Inviteremmo, comunque, i colleghi forumisti a non prendere troppo sul serio le sparate del Tarocadòr...
Gli piace scherzare.
K.
Inviteremmo, comunque, i colleghi forumisti a non prendere troppo sul serio le sparate del Tarocadòr...
Gli piace scherzare.
K.
Ultima modifica di Kobra; 03-06-15 alle 00:01
Se hai la necessità di scegliere tra un uomo e un Kobra,
preferisci chi striscia.
E se ti serve un amico, trovati un cane.
lo rimpiangerete, Renzi, KOGLIONI
lo rimpiangerete, Renzi, KOGLIONI
Se hai la necessità di scegliere tra un uomo e un Kobra,
preferisci chi striscia.
E se ti serve un amico, trovati un cane.
le "primarie " in campania?
voìuoi proprio precipitare fino in fondo?
non ti basta mai di essere sputtanato?
Campania, caos alle primarie PD: Migliore si chiama fuori, spunta l’ombra di Cosentino
di Alessandro Genovesi 26.02.2015 16:05 CET
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Matteo Renzi Reuters
A meno di due mesi dall'affare Liguria, un altro ciclone potrebbe abbattersi sul Partito democratico. La causa? Ancora loro, le primarie: lo strumento inaugurato dieci anni fa proprio dal centrosinistra e negli anni degenerato, almeno a livello locale. Ad essere nell'occhio del ciclone questa volta finisce laregione Campania, che già nel 2011 costrinse l'allora segretario Pierluigi Bersani ad annullare la consultazioni la scelta del candidato sindaco di Napoli a causa di presunte infiltrazioni camorristiche.
Stavolta, se possibile, la vicenda sta assumendo contorni ancor più grotteschi. Sono due mesi che il partito regionale agisce con metodi e contenuti imbarazzanti: le primarie, già convocate e rinviate per ben 4 volte (la data originaria era il 14 dicembre, poi l'11 gennaio, poi il primo febbraio, quindi 22 febbraio) si terranno infine questa domenica, il primo marzo.
Oggi è arrivata la ciliegina sulla torta: Gennaro Migliore, (ex SEL oggi renziano) uno dei candidati più papabili per la vittoria finale, dopo un faccia a faccia a Roma con il premier ha deciso di ritirare la propria candidatura. A due giorni dal voto, quindi, restano in lizza 4 candidati: Andrea Cozzolino, Vincenzo De Luca, Marco Di Lello e Aniello Di Nardo. Quattro nomi, di cui due (Cozzolino e De Luca) sono piuttosto chiacchierati.
Il primo, attualmente europarlamentare dem, era risultato vincente alle primarie - caos di quattro anni fa. Nel 2009, nell'ambito dell'inchiesta "Biopower", era stato indagato per associazione per delinquere finalizzata alla truffa, corruzione di pubblici ufficiali e rivelazione di segreti di ufficio.
Di Vincenzo De Luca si è già detto e scritto molto: personaggio dal curriculum giuridicamente burrascoso, divenuto celebre per aver amministrato con "pugno in ferro" la sua Salerno, con il ritiro dalla corsa di Migliore diventa il grande favorito per la leadership dell'intera coalizione.
La pessima gestione della vicenda ha però contribuito ad acuire la tensione tra i democratici. Tanto che, in polemica con i vertici campani, l'eurodeputato Massimo Paolucci ha annunciato con una lettera di fuoco la propria uscita dal partito. "Con dolore, ma coerente con le mie convinzioni - scrive - ho deciso di lasciare il PD. Ho sempre pensato, e continuo a pensare che il PD sia la nostra casa naturale, lo storico approdo delle diverse esperienze e culture del centrosinistra italiano. Ho difeso questa tesi anche quando il mio dissenso su alcune scelte compiute da Renzi era molto forte".
Il passaggio veramente duro, quello che affonda nella carne viva degli elettori ancora scottati dalla vicenda ligure, è però il successivo: "Tutti, a Napoli e a Roma - aggiunge - sanno che le nostre prossime primarie saranno un grande revival di Forza Italia. Tutti vedono le fotografie riportate dai giornali. Tanti, navigando sulla rete, hanno "scoperto" fotografie imbarazzanti. Tanti sanno che le nostre prossime primarie saranno un replay peggiore di quelle svolte nel 2011. Tanti sanno che si va incontro a un disastro annunciato. Tanti sanno che sotto i nostri occhi si definiscono accordi con interi settori del centrodestra, con i protagonisti della stagione cosentiniana". Poi l'affondo contro Renzi, Guerini e Serracchiani: "Alla pochezza e alla miseria campana si somma unasconcertante irresponsabilità del PD nazionale, che da mesi si ostina a lasciare incancrenire una situazione divenuta ormai insostenibile. Una cosa è sostenere l'autonomia del partito locale, altro è girare la testa dall'altra parte".
Una lettera al vetriolo, che mette ancora una volta sotto accusa la gestione troppo disinvolta del partito erede di PCI e (sinistra) DC. Alla stregua di quanto già accaduto in Liguria, quindi, si adombrano tattiche e strategie per coinvolgere nella partita delle primarie pezzi di quel centrodestra vicino al ex ras Nicola Cosentino da anni interessato a fare le scarpe a Caldoro.
Paolucci lo fa capire con la bordata finale: "Tra me e il segretario Renzi c'è una totale identità di vedute: ambedue sappiamo che per la democrazia e l'integrità delle casse pubbliche Caldoro è meglio di De Luca e Cozzolino. Ma lui non lo può dire. Mentre noi che abbiamo qualche responsabilità in meno possiamo dire anche le verità più scomode".
Campania, caos alle primarie PD: Migliore si chiama fuori, spunta l?ombra di Cosentino
quanto a renzi , il suo abbraccio a questo condannato gli costerà CARISSIMO, te lo ripeto, abbi fede
Verrà nominato il vice, e finché deluca non potrà presiedere il consiglio regionale comunque sarà il governatore de facto.
Faremo come il m5s, dove Grillo non ha cariche pubbliche ma comanda i parlamentari m5s tramite i fantocci Di Maio & co.
Alla fine dovremo anche ringraziare i ragazzi del movimento per la dritta.
certo vedere il Kobra e lo Svicolone che balbettano le cazzate di Travaglio lascia ben intendere che brutta fine abbia fatto la destra per colpa di Renzi
lo rimpiangerete, Renzi, KOGLIONI