Il problema demografico in Italia.

[Miles]

Quello demografico è un problema gravissimo per l'Italia. Chi, anche in campo cattolico, pretende di risolverlo importando immigrati di razze, culture, lingue e addirittura religioni (cosa quest'ultima, forse, più nefasta di tutte le altre, visto lo stato di scristianizzazione in cui versa la nostra nazione) diverse commette un atto di "lesa-nazione".
I nostri governi dovrebbero fare delle politiche mirate iper-cazzute a favore della natalità, prendendo esempio da quanto sta facendo Putin in Russia.
Serve anche una politica di moralizzazione della nostra società perché, cristianamente, non dobbiamo dimenticarci che solo la morale naturale e tradizionale, rafforzata dalla Fede cattolica, può indurre i singoli ad adottare quella disposizione mentale atta a compiere quei sacrifici che tutti coloro che vogliono avere figli devono necessariamente fare.
In questo caso come non mai è dimostrato che religione e amor di patria vanno di conserva: facendo più figli, si danno più vocazioni a Dio e si danno più cittadini alla nostra nazione. Beatitudine celeste e futuro terreno.

E' curioso che bene o male le stesse persone che rivendicano opzioni delirio come "la terra è sovrappopolata allora ben vengano le famigliole senzafiglimacolcane è un gesto di "responsabilità sociale" - magari poi pretendendo uteri in affitto per i culattoni , siano poi le stesse che plaudono ad un immigrazione sostanzialmente snaturalizzante (e per noi e per gli immigrati stessi) dicendo "eh, ma pagheranno le nostre pensioni" come se le stesse pensioni non avrebbero potuto pagarle (e forse anche meglio,diciamolo) i figli che abbiamo abortito sostanzialmente per puro ed insano egoismo contrabbandato per gesto di liberazione.

[emv]

I nostri governi dovrebbero fare delle politiche mirate iper-cazzute a favore della natalità,

Assolutamente così, le famiglie andrebbero trasformate in aziende per produrre figli. E l'unico modo scientifico per far girare l'economia, creare lavoro e ricchezza.
Ed è l'unico avversato dai potenti che controllano l'economia, chissà perchè.

[Giò]

E' curioso che bene o male le stesse persone che rivendicano opzioni delirio come "la terra è sovrappopolata allora ben vengano le famigliole senzafiglimacolcane è un gesto di "responsabilità sociale" - magari poi pretendendo uteri in affitto per i culattoni , siano poi le stesse che plaudono ad un immigrazione sostanzialmente snaturalizzante (e per noi e per gli immigrati stessi) dicendo "eh, ma pagheranno le nostre pensioni" come se le stesse pensioni non avrebbero potuto pagarle (e forse anche meglio,diciamolo) i figli che abbiamo abortito sostanzialmente per puro ed insano egoismo contrabbandato per gesto di liberazione.

Neo-malthusiani, progressisti, omosessualisti, abortisti e terzomondisti convergono tutti nel minacciare il futuro delle nazioni cristiane con la costante diffusione di teorie ed idee debilitanti, che rendono deboli e fiacche le giovani generazioni, imbevendole di pregiudizi superstiziosi e anti-umani.

Per l'Italia questo è doppiamente nefasto perché, come diceva padre Agostino Gemelli, il popolo italiano è catholica gens per eccellenza e la nostra nazione Dio l'ha ideata e voluta perché fosse la terra in cui risiedesse il Vicario di Cristo. Non voglio confondere i destini di quella che è pur sempre una patria terrena come l'Italia con i destini di una realtà sovratemporale e sovranazionale come la Chiesa, ma ciò che minaccia il futuro dell'Italia minaccia mediatamente anche il futuro della Cristianità e della Chiesa Cattolica.

[Miles]

Assolutamente così, le famiglie andrebbero trasformate in aziende per produrre figli. E l'unico modo scientifico per far girare l'economia, creare lavoro e ricchezza.
Ed è l'unico avversato dai potenti che controllano l'economia, chissà perchè.

Penso che tu abbia volutamente esagerato per spirito di provocazione.
Palese che la famiglia mercificata , che è quella cui assistiamo oggi con la persona valutata come mero consumatore sia la negazione della dimensione dell'umanità in essa intrinseca, qualunque sia la sua declinazione.
Palese che semplicemente riportare la famiglia ad essere sic et simpliciter pietra angolare della società (così come la considera persino la costituzione repubblicana in vigore dal 1948) è un motore necessario (ma non sufficiente) per ribaltare una piega forse ancora reversibile che abbiamo preso.

[Draigo]

Ho aperto questo thread ieri sera causa insonnia perchè una tua riflessione di questo genere , qualche giorno il fa mi aveva fatto drizzare un poco le antenne.

Come sai in Russia da una decina d'anni hanno messo in atto una serie di misure per incentivare la natalità autoctona
Vladimir Putin vows to reverse Russian population decline - Telegraph

Secondo te riusciranno a prendere il toro per le corna?
E' possibile (ci vorrebbe una volontà politica decisa e lungimirante, quasi un miracolo, cioè) ribaltare la cosa proprio dal punto di vista statistico/demografico anche da noi?

Preciso di non essere un demografo ne di avere competenze particolari in merito.Era soltanto un tema che aveva destato il mio interesse qualche anno fa e purtroppo non ho conservato articoli o file specifici da postare....
Comunque, per ciò che ricordo: il tasso di fertilità standard che viene considerato necessario affinchè una popolazione sopravvivi stabilmente è 2.1, cioè due figli a donna con uno 0,1 di sicurezza. Sotto questo dato vi è un calo, che diventa, sempre secondo il giudizio di molti studiosi, irreversibile quando il dato si attesta a valori inferiori a 1.4 (mi sembra di ricordare!) o 1.5, che è il caso europeo. Detto questo non so cosa significa "irreversibilità" nel concreto ne quanta validità abbia una affermazione di questo genere.
Sta di fatto che, se secondo molti demografi e statistici oggi l'Europa si trova sotto il livello di reversibilità, si può pure mettere in dubbio il concetto ma non la gravità della situazione.
La realtà russa è comunque molto più catastrofica della nostra.
Bisogna oltretutto considerare non soltanto gli elementi eminentemente "culturali", ma anche le ricadute biologiche degli stessi e quelli biologici tout court. Oggi le coppie sono esageratamente infertili. Motivi culturali: si fanno figli troppo tardi. (oltre che pochi). Motivi biologici: lo sperma dei maschi contemporanei è drammaticamente molto meno fertile di quello dei nostri nonni. Le cause sono "multifattoriali" (che in medicina significa spesso : boh!). Stile di vita, alimentazione, inquinamento.... Avevo letto uno studio secondo cui perfino gli organi sessuali maschili si sarebbero accorciati. E' in atto, in Occidente, un vero e proprio meccanismo di de-sessualizzazione.

[emv]

Penso che tu abbia volutamente esagerato per spirito di provocazione.
Palese che la famiglia mercificata , che è quella cui assistiamo oggi con la persona valutata come mero consumatore sia la negazione della dimensione dell'umanità in essa intrinseca, qualunque sia la sua declinazione.
Palese che semplicemente riportare la famiglia ad essere sic et simpliciter pietra angolare della società (così come la considera persino la costituzione repubblicana in vigore dal 1948) è un motore necessario (ma non sufficiente) per ribaltare una piega forse ancora reversibile che abbiamo preso.

Penso che la procreazione e la famiglia dovrebbero essere beneficiate da politiche d'urto con sgravi fiscali, incentivi e bonus.
Del tipo di quelli che portano le persone a considerare di fare un garage, rifare un tetto o sostituire i serramenti
secondo le norme per il risparmio energetico et similia, grazie alle detrazioni sul reddito. Solo che qui il reddito sarebbe nei figli stessi
che ognuno è in grado di "produrre" a differenza di quello che succede con le normali detrazioni che penalizzano chi non può permettersi di investire.

Un'iniziativa tipo potrebbe essere...

"Cara facciamo un figlio così lo Stato ci dà un contributo per una casa più grande"!







Sarebbe una via per imporre attraverso il liberalismo una virtù.

Non mi preoccuperei di una mercificazione della famiglia, del tipo "Sai io e mamma ti abbiamo messo al mondo perchè con il contributo
dello Stato ci siamo fatti il garage nuovo..." in quanto la famiglia numerosa è sempre stata necessaria per motivi economici, avere tanti figli per coltivare la terra
(per cui i figli maschi erano una benedizione invece delle femmine). Meglio tornare a una concezione agricola e organica che alla concezione egoistica laicista attuale.

Poi ovviamente spetta alla Chiesa aducare e correggere, io mi riferisco solo a quelle che possono essere lo competenze dello stato.

[Anthos]

Preciso di non essere un demografo ne di avere competenze particolari in merito.Era soltanto un tema che aveva destato il mio interesse qualche anno fa e purtroppo non ho conservato articoli o file specifici da postare....
Comunque, per ciò che ricordo: il tasso di fertilità standard che viene considerato necessario affinchè una popolazione sopravvivi stabilmente è 2.1, cioè due figli a donna con uno 0,1 di sicurezza. Sotto questo dato vi è un calo, che diventa, sempre secondo il giudizio di molti studiosi, irreversibile quando il dato si attesta a valori inferiori a 1.4 (mi sembra di ricordare!) o 1.5, che è il caso europeo. Detto questo non so cosa significa "irreversibilità" nel concreto ne quanta validità abbia una affermazione di questo genere.
Sta di fatto che, se secondo molti demografi e statistici oggi l'Europa si trova sotto il livello di reversibilità, si può pure mettere in dubbio il concetto ma non la gravità della situazione.
La realtà russa è comunque molto più catastrofica della nostra.
Bisogna oltretutto considerare non soltanto gli elementi eminentemente "culturali", ma anche le ricadute biologiche degli stessi e quelli biologici tout court. Oggi le coppie sono esageratamente infertili. Motivi culturali: si fanno figli troppo tardi. (oltre che pochi). Motivi biologici: lo sperma dei maschi contemporanei è drammaticamente molto meno fertile di quello dei nostri nonni. Le cause sono "multifattoriali" (che in medicina significa spesso : boh!). Stile di vita, alimentazione, inquinamento.... Avevo letto uno studio secondo cui perfino gli organi sessuali maschili si sarebbero accorciati. E' in atto, in Occidente, un vero e proprio meccanismo di de-sessualizzazione.

La qualita' dei gameti diventa questione religiosa o social- religiosa.


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[emv]

Avevo letto uno studio secondo cui perfino gli organi sessuali maschili si sarebbero accorciati.

Chiamiamo Druuna, se ne sa qualcosa.

[Draigo]

La qualita' dei gameti diventa questione religiosa o social- religiosa.


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Miles mi ha chiesto un parere sul fenomeno di crisi demografica che è in corso in Occidente. Mi sono inserito nel discorso solo per rispondere alla sua domanda. Personalmente non ho fatto alcun riferimento religioso.

[Miles]

Miles mi ha chiesto un parere sul fenomeno di crisi demografica che è in corso in Occidente. Mi sono inserito nel discorso solo per rispondere alla sua domanda. Personalmente non ho fatto alcun riferimento religioso.

E' curioso che le persone del brodo culturale adottivo di Anthos (non Anthos di per se, prendo solo come esempio) , il lettore medio di repubblica per intenderci , crede che vi sia un riferimento religioso intrinseco ad ogni discorso fatto dal proprio interlocutore Cattolico e ribatte tirando fuori la religione anche quando questa c'entra poco o nulla (il Cristianesimo comprende ovviamente la logica e la ratio, estendendola ma appunto la include) , ribattendo ad ogni osservazione in questo caso scientifica con gli immancabili mantra tipo "eh si, ma l'inquisizzzzyone????"