Roma, 27 mag. (askanews) - Alta tensione a Garmen, un paesino della Bulgaria sudoccidentale, dove nei giorni scorsi ci sono stati scontri tra i residenti e membri della minoranza rom. Secondo quanto riferisce oggi l'agenzia di stampa Novinite, la polizia ha inviato i propri agenti anti-sommossa per impedire che possano svilupparsi nuovi disordini.
Ieri centinaia di persone hanno partecipato a una manifestazione, senza che si siano sviluppati tafferugli, dopo che nel fine settimana la situazione era degenerata.
I dimostranti chiedono che 124 abitazioni siano demolite e che la comunità rom venga sgomberata e minacciano una nuova, ampia protesta il 2 giugno se la loro richiesta non verrà soddisfatta.
A Garmen vivono 1.846 residenti, secondo il censimento di quest'anno. I membri della maggioranza bulgara sostengono di essere vittime di furti e aggressioni da parte della popolazione rom. I rom, dal canto loro, dicono di essere vittime di discriminazioni.
L'agenzia di stampa Bgnes ha rivelato oggi che il quartiere rom fu costruito a metà anni 2000 sulla base di un programma Ue gestito dal Fondo statale per l'agricoltura. Il ministero dello Svilupo regionale di Sofia, comunque, invita alla rimozione degli edifici, ma sostiene che le autorità locali devono trovare una sistemazione per le persone che verebbero sgomberate.
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