Originariamente Scritto da
cireno
Mio padre si vantava di non aver mai firmato un documento di impegno, basta la mia parola, diceva, e in quel suo tempo era vero: bastava una stretta di mano, tra persone per bene. Ma oggi è tutto diverso, oggi c’è una sola legge: il denaro.
Un credente direbbe che questa società è ormai nelle mani lercie di satana, visto che il denaro è un suo escremento, la verità è che satana o no, mafie, corruzioni, criminalità sono parte logica del nostro modo di esistere oggi, specialmente, ma ovviamente non solo, in Italia.
Perché il dio denaro è un’ideologia che viene dal mondo anglosassone, fedele ai dettami di martin Lutero che diceva che essere ricchi vuol dire essere stati benedetti da Dio ma almeno in quel mondo chi rubva, chi corrompe, chi inganna la società viene messo in galera con chiave gettata nel cesso.
Qui da noi rubare è un metodo per guadagnare senza quasi nessun rischio, rischio che invece ci sarebbe a mettere in piedi un’azienda regolare, rubi, e se ti va male e poi vieni scoperto di fai qualche mese di galera, o di servizi sociali presso qualche istituto di vecchietti, nessuno di toglie il frutto dei tuoi furti e tutto va nel grande calderone. E anche la mafia funziona bene per la stessa ragione, qui a parte qualche Provenzano messo in galera seriamente, ci sono migliaia di picciotti che, NON TROVANDO LAVORO REGOLARE, non hanno altra strada che non servire la mafia, dove hanno uno stipendio garantito anche se vanno a finire in galera.
Non ci sono prigioni, ma nessun M5S o sei Leghe chiede di metterne delle nuove, ci sono Codici penali ottocenteschi, ma si preferisce parlare di reddito di cittadinanza, magistratura che nella gran parte lavora ancora su faldoni e cartacce, ma per qualcuno sono gli emigranti il nostro problema, e poi la nostra classe imprenditoriale è scadentissima e quindi non c’è lavoro, e allora?
Allora rubare è un diritto, in una società così malmessa.