L'arresto di Pedetti (PD), dalla Sinistra giovanile al clan di Buzzi
econdo i magistrati, Pedetti, accusato di corruzione e di turbativa d'asta, avrebbe promosso gli affari del clan con la sua attività politica per costruire il consenso in assemblea e far passare in giunta delibere favorevoli alle Onlus di Buzzi.
di Chiara Avesani e Paolo Mondani
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È una lunga militanza quella di Pierpaolo Pedetti arrestato alle 5 del mattino del 4 giugno scorso: dalle associazioni della Sinistra giovanile alla fondazione del sindacato studentesco universitario UDU. Per il Partito Democratico di Roma presiede l’associazione che si occupa di scrivere il programma ed è membro della Segreteria Regionale del PD del Lazio. Poi nel 2013 viene eletto Consigliere comunale del PD ed è il presidente della VII Commissione patrimonio e Politiche Abitative del Comune di Roma.
È proprio la commissione di Pedetti quella che si occupa di gestire l’emergenza abitativa, che per il gruppo di Carminati e Buzzi è un business fruttuoso. Secondo i magistrati, Pedetti, accusato di corruzione e di turbativa d'asta, avrebbe promosso gli affari del clan con la sua attività politica per costruire il consenso in assemblea e far passare in giunta delibere favorevoli alle Onlus di Buzzi. Grazie a lui, Buzzi ottiene consistenti sconti, anche del 40%, per comprarsi quattordici appartamenti al prezzo di 3 milioni di euro, in sede di dismissione del patrimonio del Comune. Ma di questi vengono pagati solo 120 mila euro come anticipo e 900mila come parte del valore residuo.
I due si parlano spesso per telefono e Pedetti si assicura il risultato positivo interessandosi direttamente delle gare d’asta e comunicando a Buzzi i nomi dei partecipanti. Inoltre il consigliere si spende perché alla Eriches, del gruppo della cooperativa 29 giugno, venga rinnovata la concessione del servizio per l’emergenza alloggiativa a valori sovradimensionati.
In cambio Pedetti chiede a Buzzi di acquistare un suo appartamento su cui gravano pesanti oneri finanziari e lo scambio non avviene solo per l’intervento di Umberto Marroni, ex capogruppo Pd al Comune oggi deputato, che blocca la cosa. Alessandra Garrone, compagna di Buzzi e oggi detenuta, così descrive Pedetti nelle intercettazioni dell’ordinanza di custodia cautelare: “Però lo sai qual è la cosa che mi dà fastidio?...che questo quando stava in Sinistra giovanile con me faceva tanto quello di grandi valori, poi oggi lui piglia i soldi...fa’ ste cose...ma vaffanculo…”
5 giugno 2015 | 17:16
L'arresto di Pedetti (PD), dalla Sinistra giovanile al clan di Buzzi - Corriere.it
io affanculo ci mando questo partito di merda strapieno di delinquenti.