Se gli ultimi due secoli sono stati segnati da uno ''scontro tra fede e modernita''', oggi c'e' bisogno ''dell'incontro - non lo scontro!- tra fede e laicita''': e' questo il messaggio che papa Benedetto XVI, ''pellegrino'' a Santiago da Compostela, e' venuto a portare alla Spagna del 'laicista' Jose' Luis Zapatero. Un messaggio articolato subito, durante la consueta conferenza stampa sull'aereo papale, che e' servita per dare il tono al viaggio, dopo i molti contrasti degli ultimi anni tra il governo socialista e l'attivismo dell'episcopato locale, arrivato persino a scendere in piazza e manifestare.
Un invito, quello del papa, ad abbassare le armi e camminare insieme, ''superando - come ha scritto il direttore dell'Osservatore Romano Gian Maria Vian - la logica dello scontro prevalsa in alcuni periodi dell'Ottocento e del Novecento e che talvolta si riaccende nell'intolleranza''; per evitare che, come negli anni '30 accadde proprio in Spagna, quando nacque ''una laicita', un anticlericalismo, un secolarismo forte e aggressivo'', anche oggi lo ''scontro tra fede e modernita', ambedue molto vivaci, si realizza anche oggi di nuovo in Spagna''. Non a caso, nei confronti del Paese iberico, il pontefice ha fatto un'apertura di credito, parlando di Paese che mosso ''dal suo ricco patrimonio di valori umani e spirituali, cerca di progredire in mezzo alle difficolta'''.
Ma il pontefice, da Santiago de Compostela, meta' sin dal Medioevo del cammino di pellegrini che arrivano da tutta Europa, ha allargato il suo sguardo all'intero Continente. Di qui l'accorato appello affinche' l'Europa ''della scienza e delle tecnologie'', ''della civilizzazione e della cultura'' sappia ''gioiosamente'' ''aprirsi a Dio''. Dio, ha detto il papa, non e' ''l'antagonista dell'uomo e il nemico della sua liberta''', come l'ha dipinto qualcuno nell'Ottocento: anzi, e' ''il fondamento e culmine della nostra liberta''' e per questo ''e' necessario che Dio torni a risuonare gioiosamente sotto i cieli dell'Europa''. E a chi paventa un nuovo 'fondamentalismo' cristiano in queste parole il papa ricorda che la ''parola santa'' di Dio non si deve pronunciare ''mai invano'' ne' deve venire ''stravolta facendola servire a fini che non le sono propri''. L'Europa, per il papa, ''deve aprirsi a Dio'' per rimettersi in contatto con ''quella dignita' dell'uomo'' scoperta dalle migliori tradizioni della sua cultura: ''Oltre a quella biblica, fondamentale a tale riguardo, quelle dell'epoca classica, medievale e moderna, dalle quali nacquero le grandi creazioni filosofiche e letterarie, culturali e sociali dell'Europa''.
L'Europa ha quindi ''radici cristiane'', a cui deve dare ''nuovo vigore'', ma esse non sono le sue uniche origini.
''L'Europa della scienza e delle tecnologie, l'Europa della civilizzazione e della cultura - per papa Ratzinger -, deve essere allo stesso tempo l'Europa aperta alla trascendenza e alla fraternita' con altri continenti, al Dio vivo e vero a partire dall'uomo vivo e vero''. E al suo progetto continentale verso ''nuove configurazioni'', la Chiesa e' disposta a dare il suo contributo specifico: ricordare ''che Dio esiste e che e' Lui che ci ha dato la vita''.
PAPA FEDE E LAICITA UN CAMMINO COMUNE PER COSTRUIRE ILFUTURO DELL EUROPA