Per quello anche il Canada per secoli è stato parte dell'Impero Britannico, e con il Regno Unito condivide il monarca. Considerando l'epopea coloniale europea, è meglio stare attenti con questi discorsi...
L'Alaska è in America. La Groenlandia pure, non in Europa (attenzione a fare troppo facilmente eccezioni, o potrebbero diventare la regola).Se guardiamo agli Stati Uniti d'America, non mi sembra che stati come le Hawaii e l'Alaska siano vicini al nucleo centrale dello stato. Ovvero l'Alaska sta agli stati uniti come la Groenlandia sta all'Europa.
E l'Alaska, quando divenne stato, nel 1959, aveva 225000 abitanti circa. All'epoca, la popolazione degli Stati Uniti ammontava a 180 milioni. Cioè, il nuovo stato era abitato dallo 0,125% degli americani. Ma lo 0,125% della popolazione dell'attuale Unione Europea, equivale a oltre 600.000 abitanti, cioè dieci volte il numero di persone che vivono in Groenlandia. Significa che, per avere un reale paragone, gli Stati Uniti avrebbero dovuto accettare come stato un'Alaska con poco più di ventimila abitanti (la popolazione del comune di Sondrio).
Per quanto riguarda le Hawaii, si tratta di un arcipelago in mezzo al Pacifico, geograficamente in Oceania. Credo sia assegnata a quel continente per motivi etnici e culturali. Un po' come si considera europea l'Islanda. Comunque, le Hawaii divennero stato dell'Unione anche loro nel 1959, quando avevano 630000 abitanti, il triplo (quasi) dell'Alaska.
Quindi, a parte la posizone extracontinentale dell'arcipelago (peraltro trasformato in stato cinquant'anni fa, quando gli Stati Uniti erano ormai assai ben consolidati), Alaska e Hawaii hanno poco a che vedere, dal punto di vista della rappresentanza nelle istituzioni europee, con la Groenlandia.
E non dimentichiamo la cosa principale, e cioè che una Groenlandia indipendente e stato membro, avrebbe un posto nel Consiglio, la nostra camera alta, dove si vota a maggioranza (più o meno elevata) di stati e popolazione (e c'è ancora il diritto di veto, di cui speriamo di liberarci presto, escluse, magari, particolarissime questioni). Ora, la Groenlandia, nel conteggio per stati, conterebbe quanto la Germania. Come si fa agestire una cosa simile? Sessantamila persone che equivalgono a ottanta milioni. E' vero che nel Senato americano ogni stato ha due senatori, però, lo stato meno popoloso lì ha 550.000 abitanti, mentre il più popoloso, la California, ne ha 37 milioni. Il rapporto è 1:67, da noi, tra Groenlandia e Germania sarebbe 1:1367. Insomma, ci sarebbe un 1300 di troppo... (e tra Malta e la Germania siamo già intorno a 1:200, che peggiorerà ancora di più con l'Islanda (senza contare la forse necessità di inglobare uno staterello turco-cipriota in futuro... Poveri noi... Che pasticcio abbiamo combinato con l'isoletta asiatica di Cipro...))
Se poi, la Groenlandia vuole rientrare (e restare) come provincia autonoma della Danimarca, allora va bene, facciano pure. Ma se diventa indipendente, in quanto paese non europeo, deve andarsene (in fin dei conti, l'ha fatto anche l'Algeria (anche se erano altri tempi))
Non posso dire se Obama sia o meno discutibile, non seguendolo, però che ci sia bisogno di un rafforzamento dell'Europa, in modo che sia autonoma da chiunque, concordo decisamente (il che non vuol dire necessariamente neutrale: io non ho problemi ad essere alleato dell'America, da pari a pari (politicamente ed economicamente. Militarmente non mi interessa competere, una volta raggiunta l'autosufficienza europea)).E, dopo l'ascesa alla presidenza di un presidente piuttosto discutibile come Obama, si impone un rafforzamento dell'Europa, nella prospettiva di una futura autonomia rispetto alle politiche americane.
Saluti.
Midìl
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