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  1. #1
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    Predefinito L'importanza dell'esempio

    Salve a tutti, sono nuovo del forum e prima di iscrivermi ho seguito spesso alcune sezioni, in particolare questa.

    Vorrei condividere con voi un pensiero che mi sta molto a cuore, ovvero il "buon esempio" dei credenti. Premetto che sono cattolico e per questo ritengo che la fede sia sopratutto il dare un buon esempio agli altri, in modo particolare con il proprio comportamento.

    Fin qui tutto bene. Il problema sorge nel momento in cui vedo molta gente che si definisce credente e praticante, in politica sopratutto, vivere una costante scissione tra ciò che è (o dovrebbe essere) il cristianesimo e la propria condotta morale e comportamentale. Mi spiego meglio. Perché devo sentire un politico puttaniere che mi parla dell'importanza della famiglia? Perché devo sentire politici di partiti confessionali predicare contro il divorzio e poi hanno già cambiato tre mogli? Ecco sono questi gli esempi che mi fanno pensare (ed a molti come a me) che il cristianesimo è usato in maniera strumentale ed elettorale. Ciò che risulta incomprensibile alla gente è, in pratica come si possono prendere per buone e coerenti prediche provenienti da personaggi come questi?

    Aggiungo poi, perché la Chiesa dice poco o nulla contro questi soggetti? Considero infinitamente meglio un ateo o una persona amorale dichiarata piuttosto che un credente ipocrita, almeno so con chi ho a che fare. A che serve imporre o predicare il cristianesimo se poi non ci si fanno propri gli insegnamenti e le regole di condotta morale?

  2. #2
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    Predefinito Re: L'importanza dell'esempio

    E' il problema che già Cristo solleva riguardo ai farisei.

    Per loro essi riserva queste parole:

    Matteo 23, 1-8
    “1 Allora Gesù si rivolse alle folle e ai suoi discepoli dicendo: 2 “Sulla cattedra di Mosè si sono assisi gli scribi e i farisei. 3 Fate e osservate ciò che vi dicono, ma non quello che fanno. Poiché dicono ma non fanno. 4 Legano infatti pesi opprimenti, difficili a portarsi, e li impongono sulle spalle degli uomini; ma essi non li vogliono muovere neppure con un dito. 5 Fanno tutto per essere visti dagli uomini. Infatti fanno sempre più larghe le loro filatterie e più lunghe le frange; 6 amano essere salutati nelle piazze ed essere chiamati dalla gente rabbì”


    L'autorità non viene dalla persona, ma dalla concordanza dell'insegnamento che essa pone con la Verità.
    Certo, esiste il problema dell'ipocrisia, questo è grave.
    Penso spesso di non aver dato un buon insegnamento coi fatti o con gli esempi.
    Però in termini proprio di ragionamenti terra terra, è "meno peggio" , partendo dal presupposto che in ambito morale "meno peggio" non ha cittadinanza, l'ortodossia senza ortoprassi o l'eterodossia con ortoprassi?
    Chi predica bene e razzola male, sa che sbaglia . Non fa nulla per correggersi ma almeno è cosciente di sbagliare.
    Chi predica male e razzola bene, non sa che sbaglia e non sa nemmeno per quale motivo dovrebbe far bene invece che male. Agisce bene per legge naturale cui si adegua, ma non c'è altro.
    Ed il non aver motivazioni anche razionali facilita assai il cambiare atteggiamento (in chiave negativa) qual'ora passi la moda, che il richiamo a "civiche virtù" o a "leggi morali" che si basano sulla soggettività e relatività personale della norma (escludendo reificazioni di doveri collettivi che in se e per sè in un ambito immanente esistono solo se vuoi che esistano) appunto sono mutabili e variabili a seconda del ghiribizzo del singolo.

    Francamente non so a quali partiti confessionali tu ti possa riferire in Italia, dato che la democrazia in cui viviamo è un arte di compromesso politico basato sulla soggettività.
    I personaggi che citi tra le righe sono abbastanza chiari (Casini, Berlusconi).
    Ma non basta una pezza politica per essere paladini di chissà quali valori.
    E' curioso viceversa notare come però, sempre nell'agone della politica Italiana si sia pretesa da parte di una certa sinistra la scomunica di Berlusconi (per cui non trovo alcuna simpatia preciso) da parte delle stesse persone che in cambi forse un filo più attinenti alla sorti tutta dell'Italia, penso all'aborto, abbiano preteso che il Vaticano debba tacere , perchè l'Italia è una repubblica laica che non sopporta ingerenze estere e via discorrendo (ma Mons. Bagnasco è Cittadino italiano come Pannella o Luxurya).

    Certo moralismo è falso come e quanto certo fariseismo, se non peggio, perchè una morale che si applica ai nemici e per gli amici si interpreta (ma quale morale, poi?) è doppiamente nociva.
    Preferisco di no.

  3. #3
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    Predefinito Re: L'importanza dell'esempio

    Innanzitutto grazie per la risposta.

    Infatti non basta avere una pezza politica per esere paladini di chissà quali valori. Il problema sorge nel momento in cui questi signori vorrebbero imporre la loro visione, che per noi credenti sarebbe anche condivisibile, a tutti, non capendo che il maggiore ostacolo al recepimento del messaggio è proprio nella mancanza di coerenza. Come se dicessi che andare a messa è importante ma poi, di fatto, non ci vado mai. Ora porre l'attenzione solo a ciò che si dice ma non a ciò che si fa è sbagliato, sopratutto oggi in un mondo fatto di esteriorità e apparenza: è facile dire, parlare come si dovrebbe, molto più difficile è vivere di conseguenza.

  4. #4
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    Predefinito Re: L'importanza dell'esempio

    Citazione Originariamente Scritto da Rhetoric Visualizza Messaggio
    Innanzitutto grazie per la risposta.

    Infatti non basta avere una pezza politica per esere paladini di chissà quali valori. Il problema sorge nel momento in cui questi signori vorrebbero imporre la loro visione, che per noi credenti sarebbe anche condivisibile, a tutti, non capendo che il maggiore ostacolo al recepimento del messaggio è proprio nella mancanza di coerenza. Come se dicessi che andare a messa è importante ma poi, di fatto, non ci vado mai. Ora porre l'attenzione solo a ciò che si dice ma non a ciò che si fa è sbagliato, sopratutto oggi in un mondo fatto di esteriorità e apparenza: è facile dire, parlare come si dovrebbe, molto più difficile è vivere di conseguenza.
    Hai pienamente ragione.
    Pretendere il pieno rispetto dell'incontro tra ortodossia e prassi è dovere.
    Tuttavia i falsi moralisti a gettone di presenza sono ancora più pericolosi.
    Quelli de "beh, ma è meglio la Bonino, almeno è coerente con quanto insegna" come se la coerenza con l'errore fosse una virtù e non una radicalizzazione dello stesso.
    Preferisco di no.

  5. #5
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    Predefinito Re: L'importanza dell'esempio

    Per fare un esempio sommario direi che un radicale (nel senso di appartenente a quell'area politica) è coerente filosoficamente e politicamente con le proprie idee, pur essendo nell'errore, almeno dal nostro punto di vista. Viceversa i crendenti strumentali (passami il termine) sono doppiamente nell'errore in quanto espongono una fede che non ha nessun riscontro con il proprio agire e prentenderebbero addirittura di imporla agli altri. In conclusione direi che tutte e due questi casi siano da rifiutare completamente.

  6. #6
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    Predefinito Re: L'importanza dell'esempio

    Citazione Originariamente Scritto da Rhetoric Visualizza Messaggio
    Per fare un esempio sommario direi che un radicale (nel senso di appartenente a quell'area politica) è coerente filosoficamente e politicamente con le proprie idee, pur essendo nell'errore, almeno dal nostro punto di vista. Viceversa i crendenti strumentali (passami il termine) sono doppiamente nell'errore in quanto espongono una fede che non ha nessun riscontro con il proprio agire e prentenderebbero addirittura di imporla agli altri. In conclusione direi che tutte e due questi casi siano da rifiutare completamente.
    Di certo la coerenza è un valore soprattutto poi quando si abbraccerà la verità, ma la coerenza si misura nella persecuzione, con tutto il rispetto quale persecuzione ha avuto la Bonino? Ha ammesso di aver fatto migliaia di aborti clandestini eppure è diventata Min degli esteri con una percentuale di voti risibile.
    ϟ qualis vibrans


  7. #7
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    Predefinito Re: L'importanza dell'esempio

    Citazione Originariamente Scritto da Rhetoric Visualizza Messaggio
    Per fare un esempio sommario direi che un radicale (nel senso di appartenente a quell'area politica) è coerente filosoficamente e politicamente con le proprie idee, pur essendo nell'errore, almeno dal nostro punto di vista. Viceversa i crendenti strumentali (passami il termine) sono doppiamente nell'errore in quanto espongono una fede che non ha nessun riscontro con il proprio agire e prentenderebbero addirittura di imporla agli altri. In conclusione direi che tutte e due questi casi siano da rifiutare completamente.
    Però Cristo (non io, non te, non l'ultimo blogger) tra i due esempi preferisce il Fariseo e dottore della Legge.
    Dal punto di vista logico ha il suo perchè.

    Hai due insegnanti di Matematica.

    Uno è bravissimo, ma insegna il suo "dono" dopo aver tenuto brillantissime e dotte lezioni, per truccare i videopoker, fare il sistemone al totocalcio e coi soldi guadagnati ci va a meretrici.

    Invece ne hai uno scarsissimo. Confusionario, impreparato, che vuol dimostrare la realtà delle scie chimiche con teoremi ed algoritmi. Però è umanamente bravissimo, legge le fiabe ai bambini ciechi , dona il sangue e via discorrendo.

    Chi darà di più al prossimo, nella sua qualità di insegnante?

    Eppure nessun merito o demerito sarà ignoto a Dio.

    Il che non vuol dire tollerare passivamente la cattiva prassi, attenzione, ma di non soffermarsi solamente su di essa.
    Preferisco di no.

  8. #8
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    Predefinito Re: L'importanza dell'esempio

    Vorrei anche aggiungere che il mio intervento va al di là della dicotomia destra/sinitra. Bisogna chiarirlo altrimenti si entra nel dibattito, fuori luogo, se sia meglio la Bonino o Casini. A me non interessa chi di questi due sia meglio, tra l'altro entrambi palesemente integrati nel più becero materialismo. A me interessa capire perché chi professa e promuove determinati valori poi non li applichi nella propria vita. Siccome questi valori non sono flatus vocis, optional, ma sono essenziali nella vita di un cristiano, non ritengo di dare credito religioso a chi non è coerente con la propria fede.
    Ultima modifica di Rhetoric; 15-06-15 alle 18:21

  9. #9
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    Predefinito Re: L'importanza dell'esempio

    Citazione Originariamente Scritto da Rhetoric Visualizza Messaggio
    Vorrei anche aggiungere che il mio intervento va al di là della dicotomia destra/sinitra. Bisogna chiarirlo altrimenti si entra nel dibattito, fuori luogo, se sia meglio la Bonino o Casini. A me non interessa chi di questi due sia meglio, tra l'altro entrambi palesemente integrati nel più becero materialismo. A me interessa capire perché chi professa e promuove determinati valori poi non li applichi nella propria vita. Siccome questi valori non sono flatus vocis, optional, ma sono essenziali nella vita di un cristiano, non ritengo di dare credito religioso a chi non è coerente con la propria fede.
    Se chiedi un parere personale, posso darti il mio.
    San Paolo diceva che senza la Fede è impossibile piacere a Dio.
    Io modestissimamente aggiungo che senza umiltà è impossibile una corretta ortoprassi.
    E che senza Confiteor è impossibile correggersi.
    Pretendiamo prima da noi stessi quello che pretendiamo dal prossimo.
    Preferisco di no.

  10. #10
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    Predefinito Re: L'importanza dell'esempio

    Se permetti Miles citerei un tuo intervento che ho trovato proprio oggi, per caso, leggendo una discussione su Evola.

    L'intervento è una spiegazione ulteriore alle antinomie della DR e l' esoterismo.

    Nel comportamento individuale di una stragrande maggioranza di sgammarati, che parlano di purezza dell'essere e si sbregano in birreria, ciarlano di forza tranquilla e lucida e si menano allo stadio, di Famiglia Tradizionale e vanno a cerca di trombamiche infoiate e la lista è lungo.

    Lo riporto perché è quello che intendo io quando parlo di persone incoerenti.

 

 
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