E' il problema che già Cristo solleva riguardo ai farisei.
Per loro essi riserva queste parole:
Matteo 23, 1-8
“1 Allora Gesù si rivolse alle folle e ai suoi discepoli dicendo: 2 “Sulla cattedra di Mosè si sono assisi gli scribi e i farisei. 3 Fate e osservate ciò che vi dicono, ma non quello che fanno. Poiché dicono ma non fanno. 4 Legano infatti pesi opprimenti, difficili a portarsi, e li impongono sulle spalle degli uomini; ma essi non li vogliono muovere neppure con un dito. 5 Fanno tutto per essere visti dagli uomini. Infatti fanno sempre più larghe le loro filatterie e più lunghe le frange; 6 amano essere salutati nelle piazze ed essere chiamati dalla gente rabbì”
L'autorità non viene dalla persona, ma dalla concordanza dell'insegnamento che essa pone con la Verità.
Certo, esiste il problema dell'ipocrisia, questo è grave.
Penso spesso di non aver dato un buon insegnamento coi fatti o con gli esempi.
Però in termini proprio di ragionamenti terra terra, è "meno peggio" , partendo dal presupposto che in ambito morale "meno peggio" non ha cittadinanza, l'ortodossia senza ortoprassi o l'eterodossia con ortoprassi?
Chi predica bene e razzola male, sa che sbaglia . Non fa nulla per correggersi ma almeno è cosciente di sbagliare.
Chi predica male e razzola bene, non sa che sbaglia e non sa nemmeno per quale motivo dovrebbe far bene invece che male. Agisce bene per legge naturale cui si adegua, ma non c'è altro.
Ed il non aver motivazioni anche razionali facilita assai il cambiare atteggiamento (in chiave negativa) qual'ora passi la moda, che il richiamo a "civiche virtù" o a "leggi morali" che si basano sulla soggettività e relatività personale della norma (escludendo reificazioni di doveri collettivi che in se e per sè in un ambito immanente esistono solo se vuoi che esistano) appunto sono mutabili e variabili a seconda del ghiribizzo del singolo.
Francamente non so a quali partiti confessionali tu ti possa riferire in Italia, dato che la democrazia in cui viviamo è un arte di compromesso politico basato sulla soggettività.
I personaggi che citi tra le righe sono abbastanza chiari (Casini, Berlusconi).
Ma non basta una pezza politica per essere paladini di chissà quali valori.
E' curioso viceversa notare come però, sempre nell'agone della politica Italiana si sia pretesa da parte di una certa sinistra la scomunica di Berlusconi (per cui non trovo alcuna simpatia preciso) da parte delle stesse persone che in cambi forse un filo più attinenti alla sorti tutta dell'Italia, penso all'aborto, abbiano preteso che il Vaticano debba tacere , perchè l'Italia è una repubblica laica che non sopporta ingerenze estere e via discorrendo (ma Mons. Bagnasco è Cittadino italiano come Pannella o Luxurya).
Certo moralismo è falso come e quanto certo fariseismo, se non peggio, perchè una morale che si applica ai nemici e per gli amici si interpreta (ma quale morale, poi?) è doppiamente nociva.