In Area Popolare si fa strada l'idea di rompere con il Pd e di far saltare il governo. Alla base della svolta i timori di scomparire
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
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Perché Matteo Renzi ha dichiarato durante l'assemblea dei deputati dem che "è il momento più difficile della legislatura"? Si riferiva soltanto ai risultati delle Regionali in Liguria e ai ballottaggi per le Comunali? Pare proprio di no. Certamente a preoccupare il premier-segretario sono l'emergenza immigrazione, le proteste degli insegnanti sulla riforma della scuola e le divisioni all'interno nel suo Pd, ma c'è anche un altro punto che agita il Nazareno e Palazzo Chigi: secondo indiscrezioni raccolte da Affaritaliani.it in Transatlantico, all'interno del Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano comincerebbero ad aumentare le voci che spingono per un'uscita dal governo e per la rottura con il Partito Democratico.
Nunzia De Girolamo sembrava isolata ma, dopo le elezioni amministrative, in Area Popolare in molti ragionano sul fatto che andare avanti con il sostegno a questo esecutivo porta soltanto all'inesorabile estinzione dell'Ncd, modello Fli di Gianfranco Fini, e quindi, forse, sarebbe meglio far saltare il banco e tentare di partecipare alla ricostruzione del Centrodestra. Attendendo il 2018 si corre il rischio che a dominare lo schieramento anti-Renzi sia Salvini e quindi non ci sia più spazio e per i moderati, perciò - è il ragionamento che si fa in queste ore in Area Popolare - è meglio muoversi per tempo e prima che sia troppo tardi.
Anche perché con l'Italicum quasi certamente Renzi correrà da solo non lasciando alcun spazio ai centristi che lo hanno sostenuto in questi anni a Palazzo Chigi (esattamente come nessuno spazio ci sarà per gli esponenti della sinistra Pd). Se questi rumor venissero confermati, le parole del premier sul momento più difficile della legislatura assumerebbero un contorno molto diverso e potrebbero segnare l'inizio della fine dell'attuale esecutivo con una corsa dritta verso le elezioni politiche anticipate.
Il governo si spacca, rottura Renzi - Alfano - Affaritaliani.it