TAGES, FANCIULLO DIVINO DEGLI ETRUSCHI

Uno dei pochi miti etruschi sopravvissuto integro nella memoria storica è quello di Tages. Il mito concerne le origini della religione etrusca, fatte risalire ad una “rivelazione”. Da questa prese forma il corpus dottrinale dell’etrusca Disciplina, l’insieme di dottrine su cui era fondata la religione dei Tirreni.
Secondo il mito, ampiamente citato nella letteratura latina, la”rivelazione” avvenne nella campagna di Tarquinia. Secondo un’attendibile ricostruzione storica (1), l’evento si sarebbe verificato nei pressi del tempio chiamato Ara della Regina, area sacra e funeraria situata su un colle davanti all’attuale Tarquinia.

Il mito narra di un certo Tarchun (probabilmente uno dei Tarquini) che, mentre arava un campo, vide sortire da un solco un bambino con la sapienza di un anziano. Il suo nome, Tages, venne poi latinizzato in Tagete. Accorsero al prodigio i lucumoni, i massimi sacerdoti e, mentre il bimbo sentenziava, trascrissero i libri Tagetici, chiamati anche Acherontici. Finita la sua recita, Tages scomparve come un dio. La leggenda tramanda che fosse figlio della Madre Terra e nipote del dio celeste Tinia.
La figura di un infante, fondatore di religioni o civiltà, è un tema ricorrente nella storia degli antichi popoli. Roma ebbe i suoi gemelli, il Cristianesimo il Bambino Gesù, così Tages è la divina creatura che trasmette la rivelazione delle cose sacre agli Etruschi. Il momento iniziale, la nascita di una religione o di una civiltà, possono essere simbolicamente rappresentati con la nascita di un infante, di origini sovrannaturali.
Nella mitologia greca ricorre il mito di Erictonio, metà bimbo e metà rettile, anch’egli figlio della Madre Terra, poi adottato dalla dea Athena, finché divenne re di Atene, dove fondò sull’acropoli il primo tempio della dea (2). Suo padre, Cecrope, aveva diviso l’Attica in dodici regioni. I paralleli tra i miti di Tafes e Erictonio sono più d’uno. Nella figura del bambino anziano sono paradossalmente unite due qualità complementari: la purezza e la sapiente esperienza. E’ una “coincidenza di opposti” per raffigurare uno stato di perfezione, di totalità.
Il fanciullo è di origini divine e la sua nascita, o apparizione, segna l’inizio di un nuovo ciclo religioso e storico.
Nato dalla Madre Terra, come il suo omologo Erictonio (il serpente era il simbolo della dea della terra), Tages probabilmente dettò nei suoi libri sacri, i libri Tagetici, temi relativi al mondo del quale era l’araldo, il mondo sotterraneo e terrestre. Per questo i libri furono anche detti “Acherontici”, in riferimento al fiume infero che conduceva nel mondo sotterraneo degli dei della terra: Aita e Phersipnai.




Note
Vedi il sito Web di Alberto Palmucci: http://web.tiscali.it/etruschi_tarquinia.
Vedi i Miti greci, Robert Graves, Longanesi 1983.


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