Bagnai smonta il falso problema demografico italiano

[Dogma]

Quindi se io spulcio in giro per l'europa trovo che le nascite sono più basse con maggiore disoccupazione e minor reddito?

no ...che in ITALIA (siamo in italia a parlar d'italia su questioni italiane ), il rapporto DISOCCUPAZIONE-MATRIMONIO-NASCITE, incontra una convergenza negativa esattamente a partire dal 2008, anno dell'ACCUIRSI della crisi economica.

Infatti la semplice decrescita demografica non implica maggior disoccupazione, AL CONTRARIO una diminuzione della stessa ed un incremento dei salari (è la legge della domanda e dell'offerta a voi liberali tanto cara). Mentre, al contrario la decrescita dell'occupazione e dei salari, IMPLICA, anche una caduta di nuove famiglie e nuove nascite.

Se poi vuoi parlare di altri paesi, apri un altro Thread e si parla di chi vuoi ...ma contestualizzando e con cognizione di causa implicita a quei paesi e non portando dati a mentula canis tanto per confondere le acque e creare CONFUSIONE ...celeberrima tecnica dialettica già codificata da Schopenhauer ... ...ciccio!

[Razionalista]

no ...che in ITALIA (siamo in italia a parlar d'italia su questioni italiane ), il rapporto DISOCCUPAZIONE-MATRIMONIO-NASCITE, incontra una convergenza negativa esattamente a partire dal 2008, anno dell'ACCUIRSI della crisi economica.

Infatti la semplice decrescita demografica non implica maggior disoccupazione, AL CONTRARIO una diminuzione della stessa ed un incremento dei salari (è la legge della domanda e dell'offerta a voi liberali tanto cara). Mentre, al contrario la decrescita dell'occupazione e dei salari, IMPLICA, anche una caduta di nuove famiglie e nuove nascite.

Se poi vuoi parlare di altri paesi, apri un altro Thread e si parla di chi vuoi ...ma contestualizzando e con cognizione di causa implicita a quei paesi e non portando dati a mentula canis tanto per confondere le acque e creare CONFUSIONE ...celeberrima tecnica dialettica già codificata da Schopenhauer ... ...ciccio!

ah ok eccone un altro che trova una legge generale da un caso particolare, ma che guardacaso per funzionare servono ennemila precondizioni.

[Watson]

se la colpa è la crisi allora perchè il numero di nati continua a calare fin da tempi in cui la crisi non c'era?

La natalità , come ho avuto modo di far osservare già in passato su questo Forum , è legata solo in piccola parte a motivazioni economiche.
Il fattore che influenza la natalità in modo determinante è il livello medio culturale (istruzione) dei Popoli.
Cioè , più aumenta il grado di scolarizzazione medio , specie delle donne , più la natalità si abbassa e si stabilizza sui livelli di circa 2 figli per famiglia.
Succede questo in tutto il mondo sviluppato , Europa , Nord America , Russia , Cina , Australia.
Va tendenzialmente verso questi livelli in centro e sud America e India e Indonesia.
Da notare che prescinde da fattori politici (la Cina è una dittatura , gli USA una democrazia) , o razziali (per dire Cuba è popolata in buona parte da afroamericani , ma la natalità è in linea con quella dell'Europa.
Che dopo , l'istruzione media obbligatoria costi , e quindi il fattore economico influenzi alla fine la questione , è anche questo vero.
La natalità è elevatissima in Africa e nel medio Oriente , Israele escluso , perchè la maggior parte dei paesi sono dittature con governi corrotti che hanno nei riguardi dell'istruzione motivazioni inesistenti , preferendo le risorse usarle per armi o meglio per la corruzione (fregarsele) , anche dove le risorse sono grandi , vedi la Nigeria per dire.
Da notare infine che la diminuzione della natalità in tutti (NB tutti) i paesi sviluppati , è il frutto della paternità responsabile , non è quindi una piaga biblica.

[Watson]

no ...che in ITALIA (siamo in italia a parlar d'italia su questioni italiane ), il rapporto DISOCCUPAZIONE-MATRIMONIO-NASCITE, incontra una convergenza negativa esattamente a partire dal 2008, anno dell'ACCUIRSI della crisi economica.

Infatti la semplice decrescita demografica non implica maggior disoccupazione, AL CONTRARIO una diminuzione della stessa ed un incremento dei salari (è la legge della domanda e dell'offerta a voi liberali tanto cara). Mentre, al contrario la decrescita dell'occupazione e dei salari, IMPLICA, anche una caduta di nuove famiglie e nuove nascite.

Se poi vuoi parlare di altri paesi, apri un altro Thread e si parla di chi vuoi ...ma contestualizzando e con cognizione di causa implicita a quei paesi e non portando dati a mentula canis tanto per confondere le acque e creare CONFUSIONE ...celeberrima tecnica dialettica già codificata da Schopenhauer ... ...ciccio!

In italia la natalità , se non erro , ha toccato il massimo nel 1964 ,con 900.000 nati. e da quell'anno è costantemente scesa , attestandosi negli ultimi anni attorno a 600.000 nati vivi all'anno.
Da notare la data : 1964 , e cioè , sulla base delle mie considerazioni nel post precedente , obbligo scolastico portato a 14 anni e inizio in generale della scolarità di massa nelle superiori e in parte all'Università.....

[Torbjørn Hansen]

La natalità , come ho avuto modo di far osservare già in passato su questo Forum , è legata solo in piccola parte a motivazioni economiche.
Il fattore che influenza la natalità in modo determinante è il livello medio culturale (istruzione) dei Popoli.
Cioè , più aumenta il grado di scolarizzazione medio , specie delle donne , più la natalità si abbassa e si stabilizza sui livelli di circa 2 figli per famiglia.
Succede questo in tutto il mondo sviluppato , Europa , Nord America , Russia , Cina , Australia.
Va tendenzialmente verso questi livelli in centro e sud America e India e Indonesia.
Da notare che prescinde da fattori politici (la Cina è una dittatura , gli USA una democrazia) , o razziali (per dire Cuba è popolata in buona parte da afroamericani , ma la natalità è in linea con quella dell'Europa.
Che dopo , l'istruzione media obbligatoria costi , e quindi il fattore economico influenzi alla fine la questione , è anche questo vero.
La natalità è elevatissima in Africa e nel medio Oriente , Israele escluso , perchè la maggior parte dei paesi sono dittature con governi corrotti che hanno nei riguardi dell'istruzione motivazioni inesistenti , preferendo le risorse usarle per armi o meglio per la corruzione (fregarsele) , anche dove le risorse sono grandi , vedi la Nigeria per dire.
Da notare infine che la diminuzione della natalità in tutti (NB tutti) i paesi sviluppati , è il frutto della paternità responsabile , non è quindi una piaga biblica.

Quindi in Irlanda, Danimarca e Finlandia ci sono le persone più ignoranti e meno scolarizzate d'Europa? Il tuo discorso ha senso e in parte lo condivido (come non si potrebbe, i macrodati ti danno ragione) ma quello che non condivido è il tuo primo assunto.

Forse nei paesi del Nord Europa, dove per altro si registra un'occupazione femminile che in italia sopratutto nel sud ci sognamo, le politiche familiari consentono alle donne di perseguire i loro obbiettivi lavorativi e di realizzarsi pienamente senza rinunciare a fare figli?

[Watson]

in francia ci sono molti piu negri che da noi ,l hai mai vista la nazional di calcio francese???

La Francia è una specie di benchmark del fenomeno.
E' stata in crescita "zero" praticamente dagli anni '30 del secolo scorso fino agli anni '60 , poi c'è stata una ripresa della natalità , determinata dall'elevato numero di immigrati soprattutto nordafricani e subsahariani delle ex colonie francesi.
Leggevo che nell'area parigina la metà dei nati vivi sono di immigrati , la massa dei quali è arrivata nel paese (regolarmente per accordi fra Parigi e le ex colonie , e non alla pene del miglior amico dell'uomo su barconi e gommoni come da noi ) , negli anni '70 e '80 del secolo scorso.
E che in generale però , anche fra queste etnie ci sia una tendenza nel tempo alla diminuzione della natalità.
Da notare che il generale De Gaulle sognava una grande Francia di 100 milioni di abitanti , e fu lui a inaugurare la politica del popolamento con gli ex sudditi d'Africa , compresi gli Algerini che i Francesi li avevano cacciati a calci in culo solo pochi anni prima.
La piaga delle banlieu , bombe a tempo accese sotto il culo della "douce France" , sono uno dei risultati di queste politiche megalomani della "grandeur".
Il paese in 40 anni è aumentato di quasi 30 milioni di abitanti , ma assicurandosi un futuro su cui non scommetterei 5 delle vecchie lire......

[Watson]

Quindi in Irlanda, Danimarca e Finlandia ci sono le persone più ignoranti e meno scolarizzate d'Europa? Il tuo discorso ha senso e in parte lo condivido (come non si potrebbe, i macrodati ti danno ragione) ma quello che non condivido è il tuo primo assunto.

Forse nei paesi del Nord Europa, dove per altro si registra un'occupazione femminile che in italia sopratutto nel sud ci sognamo, le politiche familiari consentono alle donne di perseguire i loro obbiettivi lavorativi e di realizzarsi pienamente senza rinunciare a fare figli?

Io ho detto "attorno a due figli per famiglia " , e non mi sembra che in Danimarca o Finlandia la media sia tanto diversa.
Per l'Irlanda il discorso è diverso , dato che il paese , che un mese fa ha approvato i matrimoni gay , purtuttavia fino a pochi anni addietro era uno di quelli dove , per motivazioni sostanzialmente religiose , vi erano leggi contro la contraccezione che impedivano quella "paternità responsabile" cui ho accennato.
Lo stesso dicasi della Polonia.
PS : difatti , vedi grafico post n° 50 , nati vivi per donna in italia 1,34 , in Finlandia 1,82 , cioè le differenze ci sono certo , ma non abissali e confrontabili con quelle del terzo mondo.
Certo che le misure cui hai accennato , vedi asili ecc. , possono influenzare positivamente la natalità , sempre dentro il range suddetto , vedi per dire il caso del Trentino alto Adige in italia.

[Torbjørn Hansen]

Io ho detto "attorno a due figli per famiglia " , e non mi sembra che in Danimarca o Finlandia la media sia tanto diversa.
Per l'Irlanda il discorso è diverso , dato che il paese , che un mese fa ha approvato i matrimoni gay , purtuttavia fino a pochi anni addietro era uno di quelli dove , per motivazioni sostanzialmente religiose , vi erano leggi contro la contraccezione che impedivano quella "paternità responsabile" cui ho accennato.
Lo stesso dicasi della Polonia.
PS : difatti , vedi grafico post n° 50 , nati vivi per donna in italia 1,34 , in Finlandia 1,82 , cioè le differenze ci sono certo , ma non abissali e confrontabili con quelle del terzo mondo.
Certo che le misure cui hai accennato , vedi asili ecc. , possono influenzare positivamente la natalità , sempre dentro il range suddetto , vedi per dire il caso del Trentino alto Adige in italia.

si infatti, il Trentino sembra l'unica realta' dove i servizi per l'infanzia e le politiche di aiuto alle famiglie sembrano funzionare, fattori che si uniscono ad un reddito medio decisamente alto.

[ugolupo]

se la colpa è la crisi allora perchè il numero di nati continua a calare fin da tempi in cui la crisi non c'era?

Perchè chi non era catto/comunista prevedeva come sarebbe andata a finire.

In ogni caso fin dagli anni sessanta in Italia si parla di "congiuntura" e di crisi;
crisi energetica e terrorismo, sovrappopolazione e devastazione ambientale.

... e poi, la "produzione" e le tartasse hanno obbligato le donne a trascurare la famiglia ed i figli per dedicarsi al lavoro.

Con queste premesse, è impossibile pensare a fare figli.

[claudiop7878]

gli italiani sono il popolo europeo che spende di piu per i cellulari e negli anni del boom e prima si facevano piu figli nel sud povero che al nord,ergo,la verita per me è che si preferisce fare i bamboccioni viziati a 40 anni al concerto di vasco piuttosto che assumersi delle responbalita