il principe Don Giacomo di Borbone a Napoli per celebrare la vittoria sanfedista

[Bartolo]

Giusto pochi giorni fa, in occasione della disputa, con strascichi giudiziari, tra il Movimento Neoborbonico e quello che attualmente è il principale movimento politico meridionalista, ho pubblicato un appello, se non a ritrovare la concordia, almeno a fare di tutto per coltivare il rispetto reciproco, dato che personalismi e "scomuniche" possono solo nuocere a tutti.
La risposta del presidente non si è fatta attendere, ed è stata molto chiara: dice, in sostanza, che il Movimento Neoborbonico, forte di ventimila iscritti e otto milioni di contatti, oggi è più vivo, attivo e popolare che mai, e svetta solitario su una confusa marmaglia di movimenti, politici e culturali, sostanzialmente insignificanti... Dunque, nessuna presa di coscienza è dovuta da parte loro, se non ricordare a tutti noi di essere i soli, i primi e i migliori.

I vari gruppuscoli che si sono andati a creare in questi anni non hanno mai impensierito il MN perchè formatisi con intenti totalmente velleitari: cioè contare e fare qualcosa di concreto nella politica italiana. Quando era chiaro che con il numero esiguo di attivisti che avevano la cosa era ridicolissima.
Il ragionamento che facevano i dirigenti del MN quando espellevano e mortificavano i poveri patrioti è questo: o 100 o 10 iscritti è la stessa cosa quindi è meglio 10 così si evitano le confusioni e gli sfascisti. E' cosa notoria infatti, a chi di politica se ne intende un po, che se si vuol incidere in qualche modo in politica si deve partire almeno da 5.000 iscritti.
Quindi se pur pochi quei 10 rimasti nel MN, a differenza dei vari inutili ed inconcludenti gruppuscoli, avevano il loro piccolo spazio di autorevolezza culturale a livello nazionale rappresentando essi la storia borbonica delle Due Sicilie sostenuti dalla figura del Principe Carlo - cosa che gli bastava per i loro piccoli calcoli.
Ciò fino al 13 giugno scorso.
Perchè dal 13 giugno 2015, con la comparsa dell'altro legittimato al trono, cambia tutto!
Il MN non ha più l'esclusiva a rappresentare la storia borbonica delle Due Sicilie.
E ciò perchè ora tutti i fuoriusciti che nel frattempo avevano organizzato gruppi e gruppuscoli irrilevanti ed innocui, avranno un punto di riferimento storico-culturale e si sentiranno addosso la legittimità regale di un erede borbonico. Avranno un "principe" senza la necessità di un tramite rappresentato movimento neoborbonico.
E, d'altro canto, al Principe Don Giacomo non gli sembrerà vero di avere all'improvviso e senza aver fatto nulla file di patrioti duosiciliani ai suoi piedi.
E sarà tutta n'ata storia veramente!

[Vanvitelli]

Ma se già prima, con Carlo unico punto di riferimento, era tutto un fiorire di distinguo, figurati ora, con due eredi in competizione!
Quello che si è visto il 13 giugno, se devo essere sincero, mi pare semplicemente un ulteriore capitolo della infinita e finora fruttuosissima ricerca di motivi per dividersi, e oltretutto non si tratta certo del tema più importante, dato che, francamente, vorrei vedere quanti effettivamente ritengono che il nostro elemento unificante debba essere non la nostra terra, i nostri comuni problemi e le nostre speranze, ma un aristocratico francese o spagnolo, pronipote del fratellastro del nostro ultimo sovrano.

[Vanvitelli]

Vorrei aggiungere, ad uso di considera interessanti questi dettagli, che in ogni caso il pretendente non è il ventiduenne don Jaime, ma semmai suo nonno Carlo Maria, Duca di Calabria, che oggi, a causa dell'età avanzata (77 anni) è rappresentato dal figlio quarantasettenne don Pedro, duca di Noto e nominato, giusto lo scorso anno, cittadino onorario della capitale del Barocco Siciliano.

[FrancoAntonio]

Vorrei aggiungere, ad uso di considera interessanti questi dettagli, che in ogni caso il pretendente non è il ventiduenne don Jaime, ma semmai suo nonno Carlo Maria, Duca di Calabria, che oggi, a causa dell'età avanzata (77 anni) è rappresentato dal figlio quarantasettenne don Pedro, duca di Noto e nominato, giusto lo scorso anno, cittadino onorario della capitale del Barocco Siciliano.

il nonno non esce piu' di casa per malattia, mi pare l'Alzheimer, il figlio ha deciso di dare spazio a Giacomo forse proprio perl'intelligenza di non mettere in competizione due principi della stessa generazione (Carlo del ramo francese e Pedro del ramo spagnolo) : io vedo molto bene il 22 enne come erede di Carlo che ha 30 anni piu' di lui e fra 20 o 30 anni gli lascia il posto e intanto il giovane Giacomo si fa vedere e magari intanto impara l'italiano (se non lo parla già)

Tra un cinquantenne e un suo presunto successore di 30 anni piu' giovane non vedo rivalità ma solo il principio di successione, cioè l'essenza del principio monarchico

[salvator.rosa]

La questione potrebbe rivelarsi uno stimolo a far maturare in senso positivo i dirigenti del movimento neoborbonico il cui comportamento puerile nella gestione personalistica del movimento ha impedito in tutti questi anni una crescita armonica del brobonismo.
ricordo ad esempio che quando venne lanciato il parlamento delle due sicilie vennero nominati come parlamentari solo quelli simpatici ai dirigenti del MN e tenuti fuori gli antipatici e tra questi ultimi tutti gli amici di Fiore Marro il quale però ora è ritornato nelle grazie del presidente al posto di Gulì anche lui espulso come tutti gli altri: cose da ridere purtroppo! per fare politica ci vuole una certa attitudine altrimenti si fanno cose ridicole e dannose che poi spingono la gente esasperata a trovare vie alternative per portare avanti la causa patriottica

quoto

[largodipalazzo]

Il movimento neo borbonico , si occupa del piano culturale.
Altri del piano politico , a Matera vi è stato il congresso di Unione Mediterranea