Oggi, quasi a consolarlo dal brutto episodio della lettera contenente un proiettile e delle minacce contro di lui, è poi arrivata una buona notizia per il sindaco Marino: l’aula Giulio Cesare*del Campidoglio ha infatti approvato con*38 voti a favore e e 6 contrari*la*mozione*per la candidatura di Roma alle*Olimpiadi del 2024. I no, come previsto poichè annunciato, sono arrivati dai*quattro consiglieri grillini Marcello De Vito, Daniele Frongia, Virginia Raggi ed Enrico Stefano. Contrari anche Marco Pomarici di*Noi con Salvini*e Riccardo Magi dei*Radicali italiani. Ad aver “boicottato” la seduta sono stati invece gli esponenti della*Lista Marchini*che, favorevoli ma assenti, hanno così giustificato il loro gesto tramite il capogruppo Alessandro Onorato: “Abbiamo sottoscritto la mozione perché siamo favorevoli alla candidatura di Roma per ospitare le Olimpiadi 2024 ma non saremo presenti per votarla perché*continuiamo con la nostra*autosospensione*fino alle dimissioni del sindaco Marino“. Un sì inatteso è stato invece quello dell’ex sindaco*Gianni Alemanno: “Non si tratta di essere pro o contro Marino ma di fare un regalo alla città di Roma”, ha dichiarato.
Il sindaco: “E’ per il futuro della città”
La seduta è iniziata alle 12 e 30 di questa mattina e sembra che Marino abbia riportato un ritardo di venti minuti proprio a causa del problema con il pacco bomba, cosa che ha fatto subito scattare le proteste dei consiglieri*Dario Rossin*di Forza Italia e*Sveva Belviso*del Gruppo Misto, i quali hanno richiesto la sospensione della seduta per l’assenza del primo cittadino. Ma, dopo che i presenti hanno cantato l’inno di Mameli e guardato sventolare la bandiera delle Olimpiadi del 1960, il sindaco è giunto e – prima che iniziassero le votazioni – ha dichiarato: *“Stiamo lavorando per un evento che va al di là dei nostri mandati,*è per il futuro della città. Il nostro è davvero un voto istituzionale e di prospettiva, significa che abbiamo a cuore il futuro e l’orgoglio della città, la candidatura olimpica non è un atto ordinario.*Ci prepariamo a lanciare una sfida difficile e ambiziosa. Grandi città sono candidate e questo deve darci una spinta in più, e non spaventarci. Roma deve puntare sulla sua bellezza, e noi la candidiamo a diventare di nuovo il centro delle attenzioni internazionali. Oggi facciamo il primo passo – ha poi concluso – di un percorso che ci porterà non solo a competere ma a vincere la sfida.*Roma ha tutte le carte e l’orgoglio per vincere.*Tutti insieme”.
Marino chiede scusa alla destra: “Non udirete più certe espressioni”.
Dal sindaco giungono inoltre delle scuse e ritrattazioni, proprio*nel corso della*seduta, riguardo le sue ultime uscite *alla Festa dell’Unità: “Le mie espressioni – riguardo “la destra che dovrebbe uscire dalle fogne” –*non le udirete più dalla mia voce. Se è vero che c’è tanto male in questa città*c’è anche tanto bene nei partiti di centrodestra*e di centrosinistra per curare insieme Roma”.
A seguito dell’approvazione, non sono certo mandati i commenti dei leader politici. Particolarmente contrario, dopo Beppe Grillo che aveva deriso la possibile candidatura della capitale sostenendo che le sole discipline praticabili in città sarebbero state*“il tiro al ratto e il lancio della mondezza”, si è oggi mostrato Matteo Salvini, che ha così commentato il risultato della seduta in Campidoglio: “E’ una scelta folle. Pensassero a riparare le buche delle strade”.
Scritto da: Giulia Angeletti
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