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  1. #11
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    Predefinito Re: Gay marriage declared legal across the US in historic supreme court ruling

    Citazione Originariamente Scritto da Druuna Visualizza Messaggio
    Fai tanto il "diverso" e l'intelligentone, poi non capisci le cose più elementari.
    A me pare che scriva sempre le solite cazzate.

  2. #12
    Supreme Gentleman
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    Predefinito Re: Gay marriage declared legal across the US in historic supreme court ruling

    Citazione Originariamente Scritto da Druuna Visualizza Messaggio
    Fai tanto il "diverso" e l'intelligentone, poi non capisci le cose più elementari.
    quali cose elementari? che gli asini volano?
    "Stupratori della lingua e dell'immaginario collettivo" (Felipe su Calvino, Brecht e Moravia)
    "Scribacchini di regime." (su Nazim Hikmet e Pablo Neruda)
    "Raccapricciante. Comunismo sanguinario allo stato puro." (su "Valore" di Erri De Luca)

  3. #13
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    Predefinito Re: Gay marriage declared legal across the US in historic supreme court ruling

    Un no liberale alle nozze gay

    La sentenza della Corte Suprema Usa che impone il riconoscimento del matrimonio omosessuale rappresenta l'ideologia liberal, ma non una politica liberale. Così lo Stato gerarchizza le morali individuali, interviene nel privato e sostituisce il conformismo tradizionale con il nuovo conformismo dei diritti sociali...
    di Corrado Ocone
    La sentenza della Corte suprema americana che impone, a tutti gli Stati dell’Unione, ilriconoscimento delle nozze fra i gay risponde sicuramente ai dettami della ideologia liberal, ma non certo a quelli della teoria liberale. Sia ben chiaro: il liberale riconosce a ogni individuo unalibertà totale, assoluta, di pensiero e di azione, col solo limite ovviamente che essa non venga a cozzare con la libertà degli altri. Quindi ognuno è libero, nel suo privato, di avere le sue opinioni e di coltivare le sue preferenza di vita, compreso l’ambito della vita sessuale. In una società deve esserci perciò spazio per tutte le opinioni e tutti gli stili di vita, senza che la Stato gerarchizzi le morali individuali o faccia passare l’idea che alcune opinioni siano eticamente superiori alle altre. Così come avveniva ieri, nel mondo premoderno e preliberale, con il riconoscimento discriminante della sola morale tradizionale. E come, purtroppo, avviene sempre più oggi con le idee indiscutibili, e altrettanto intolleranti e discriminanti. Trasmesseci dal “politicamente corretto“. Lo Stato non solo non deve entrare nel campo dell’etica, cioè nel foro privato del singolo, ma non deve nemmeno riconoscere come “diritto“, quindi un apriori da accettare, un riconoscimento formale di un gruppo (uno fra gli altri) che compongono la vasta e varia società umana. Lo Stato che si fa invasivo, e che cioè legifera oltre il dovuto, è uno Stato non liberale. Non lo è soprattutto se invece di avere una concezione universale e formale del diritto, cioè di una legge fatta di regole astratte valide per chiunque ed atte a garantire solamente il libero esplicarsi del gioco sociale, passa ad “azioni positive” che interessano sempre un settore solamente piuttosto che la società nel suo complesso. Ciò accade oggi con i gay, così con altre minoranze ritenute svantaggiate e, che in virtù di unamalintesa politica riequilibatrice, finiscono per avere vantaggi e per alterare quell’equilibrio mai definito che si crea continuamente attraverso le azioni degli umani.Non dimentichiamo che fra i diritti dell’individuo c’è anche quello di avere il diritto di non credere nel matrimonio, sia esso etero o omosessuale. E di non sentirsi svantaggiato, soprattutto in termini di elargizioni e guarentigie da parte dello Stato (si pensi ai cosiddetti “assegni familiari”), per questo suo libero volere. D’altronde, solo in un regime burocratico-statalistico sempre più profondamente invasivo, si può pensare di ridurre la convivenza fra due persone e il vincolo d’amore a un pezzo di carta legale. È proprio l’idea statalistica della politica che porta perciò i gruppi organizzati a richiedere la certificazione di “diritti” sempre più ampi e bizzarri. Mente l’unico diritto da riconoscere e garantire sarebbe quello alla libertà. Profondamente errato è poi, in punto di logica, ragionare perentità astratte, donne/uomini, sfruttati/sfruttatori o appunto omosessuali/eterosessuali. Non solo per il semplice ed evidente fatto che ogni individuo è un cosmo a sé, ma anche per l’effetto deresponsabilizzante che questo modo di ragionare può avere sulle coscienze. Se è infatti il gruppo o la comunità di appartenenza a stabilire l’identità degli individui, questi avranno sempre più o meno diritti a seconda delle morali dominanti o dello spirito dei tempi. Piuttosto che riproporre un gioco a somma zero di sostituzione di un conformismo all’altro, il liberale intende perciò semplicemente giudicare ognuno per quello che è, o meglio per quello che fa, cioè solo per le singole sue azioni. Non esistono gay e non, ma solo individui ognuno diverso dagli altri, unici nella loro singolarità. Come diceva Ludwig von Mises: “Solo l’individuo pensa, solo l’individuo ragiona, solo l’individuo agisce”.

    Un no liberale alle nozze gay | L'intraprendente

  4. #14
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    Predefinito Re: Gay marriage declared legal across the US in historic supreme court ruling

    Giorno storico.

  5. #15
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    Predefinito Re: Gay marriage declared legal across the US in historic supreme court ruling

    Citazione Originariamente Scritto da Indra88 Visualizza Messaggio
    Un no liberale alle nozze gay

    La sentenza della Corte Suprema Usa che impone il riconoscimento del matrimonio omosessuale rappresenta l'ideologia liberal, ma non una politica liberale. Così lo Stato gerarchizza le morali individuali, interviene nel privato e sostituisce il conformismo tradizionale con il nuovo conformismo dei diritti sociali...
    di Corrado Ocone
    La sentenza della Corte suprema americana che impone, a tutti gli Stati dell’Unione, ilriconoscimento delle nozze fra i gay risponde sicuramente ai dettami della ideologia liberal, ma non certo a quelli della teoria liberale. Sia ben chiaro: il liberale riconosce a ogni individuo unalibertà totale, assoluta, di pensiero e di azione, col solo limite ovviamente che essa non venga a cozzare con la libertà degli altri. Quindi ognuno è libero, nel suo privato, di avere le sue opinioni e di coltivare le sue preferenza di vita, compreso l’ambito della vita sessuale. In una società deve esserci perciò spazio per tutte le opinioni e tutti gli stili di vita, senza che la Stato gerarchizzi le morali individuali o faccia passare l’idea che alcune opinioni siano eticamente superiori alle altre. Così come avveniva ieri, nel mondo premoderno e preliberale, con il riconoscimento discriminante della sola morale tradizionale. E come, purtroppo, avviene sempre più oggi con le idee indiscutibili, e altrettanto intolleranti e discriminanti. Trasmesseci dal “politicamente corretto“. Lo Stato non solo non deve entrare nel campo dell’etica, cioè nel foro privato del singolo, ma non deve nemmeno riconoscere come “diritto“, quindi un apriori da accettare, un riconoscimento formale di un gruppo (uno fra gli altri) che compongono la vasta e varia società umana. Lo Stato che si fa invasivo, e che cioè legifera oltre il dovuto, è uno Stato non liberale. Non lo è soprattutto se invece di avere una concezione universale e formale del diritto, cioè di una legge fatta di regole astratte valide per chiunque ed atte a garantire solamente il libero esplicarsi del gioco sociale, passa ad “azioni positive” che interessano sempre un settore solamente piuttosto che la società nel suo complesso. Ciò accade oggi con i gay, così con altre minoranze ritenute svantaggiate e, che in virtù di unamalintesa politica riequilibatrice, finiscono per avere vantaggi e per alterare quell’equilibrio mai definito che si crea continuamente attraverso le azioni degli umani.Non dimentichiamo che fra i diritti dell’individuo c’è anche quello di avere il diritto di non credere nel matrimonio, sia esso etero o omosessuale. E di non sentirsi svantaggiato, soprattutto in termini di elargizioni e guarentigie da parte dello Stato (si pensi ai cosiddetti “assegni familiari”), per questo suo libero volere. D’altronde, solo in un regime burocratico-statalistico sempre più profondamente invasivo, si può pensare di ridurre la convivenza fra due persone e il vincolo d’amore a un pezzo di carta legale. È proprio l’idea statalistica della politica che porta perciò i gruppi organizzati a richiedere la certificazione di “diritti” sempre più ampi e bizzarri. Mente l’unico diritto da riconoscere e garantire sarebbe quello alla libertà. Profondamente errato è poi, in punto di logica, ragionare perentità astratte, donne/uomini, sfruttati/sfruttatori o appunto omosessuali/eterosessuali. Non solo per il semplice ed evidente fatto che ogni individuo è un cosmo a sé, ma anche per l’effetto deresponsabilizzante che questo modo di ragionare può avere sulle coscienze. Se è infatti il gruppo o la comunità di appartenenza a stabilire l’identità degli individui, questi avranno sempre più o meno diritti a seconda delle morali dominanti o dello spirito dei tempi. Piuttosto che riproporre un gioco a somma zero di sostituzione di un conformismo all’altro, il liberale intende perciò semplicemente giudicare ognuno per quello che è, o meglio per quello che fa, cioè solo per le singole sue azioni. Non esistono gay e non, ma solo individui ognuno diverso dagli altri, unici nella loro singolarità. Come diceva Ludwig von Mises: “Solo l’individuo pensa, solo l’individuo ragiona, solo l’individuo agisce”.

    Un no liberale alle nozze gay | L'intraprendente
    Questo non sa nemmeno quello che scrive, tanto infarcito di contraddizioni è l'articolo...

  6. #16
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    Predefinito Re: Gay marriage declared legal across the US in historic supreme court ruling

    Citazione Originariamente Scritto da Felipe K. Visualizza Messaggio
    quali cose elementari? che gli asini volano?
    La tua omofobia delirante comincia ad essere sospetta. O sei un troll, e allora sei solo un maleducato, o hai una personalità ossessivo compulsiva, e allora ti devi far curare; sperando che tu non abbia anche tendenze violente, perchè allora saresti anche pericoloso.

  7. #17
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    Predefinito Re: Gay marriage declared legal across the US in historic supreme court ruling

    Citazione Originariamente Scritto da Felipe K. Visualizza Messaggio
    quali cose elementari? che gli asini volano?
    Hai già cominciato a prendere le prime lezioni di volo?

  8. #18
    Impopolare per vocazione
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    Predefinito Re: Gay marriage declared legal across the US in historic supreme court ruling

    Citazione Originariamente Scritto da Scipione Visualizza Messaggio
    Questo non sa nemmeno quello che scrive, tanto infarcito di contraddizioni è l'articolo...
    Il problema sta in poco posto. Tutte le idiozie scritte in quell'articolo non tengono conto del fatto che sui "pezzi di carta legali" il sistema liberale (e non liberal) si fonda.

    Esso si fonda sui contratti, che, secondo la dottrina liberale, devono poter essere stipulati da chiunque, per le ragioni più varie, e con chiunque lo si desideri.

    Impedire ai gay di contrarre matrimonio civile significa discriminare i gay, impedendo loro di stipulare quel contratto con chi desiderano.
    Il matrimonio egualitario rimedia ad una ferita del sistema liberale dunque, e non a quello liberal, dei diritti sociali, che non sono minimamente toccati in questo caso. Il fatto che il matrimonio dia adito anche a diritti sociali è del tutto contingente, e non tocca affatto il senso del matrimonio legale. Potrebbero anche non esserci alcun diritto sociale legato al matrimonio, che sarebbe lo stesso.

    La verità è che i liberali sono troppo spesso ance conservatori ed omofobi. Ed è semplice da fare: tu applichi il principio di eguaglianza e pari trattamento solo alle persone che ritieni legittimamente portarici del diritto morale di avere diritti. Così puoi essere liberale e nel contempo schiavista o segregazionista, liberale ed omofobo, liberale e sessista ecc. Basta non riconoscere la dignità morale ad una minoranza, e il goco è fatto

    Apposta servono le Corti Supreme, per eliminare questi pregiudizi discriminatori, e in questo caso, ribadire che:

    SIAMO CREATI TUTTI FOTTUTAMENTE UGUALI!

  9. #19
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    Predefinito Re: Gay marriage declared legal across the US in historic supreme court ruling


    "Quante persone ci sono in questa strada, un centinaio? Quante sono le persone intelligenti, sette, otto? Bene, io lavoro per le altre novantadue" Phineas Taylor Barnum

    UE, mondo, futuro Michio Kaku:
    https://www.youtube.com/watch?v=7NPC47qMJVg

  10. #20
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    Predefinito Re: Gay marriage declared legal across the US in historic supreme court ruling

    Quindi visto che è un diritto inalienabile dell'uomo voi giustifichereste embarghi se non addirittura azioni militari verso quelle nazioni che non rispettano questo diritto? Un po' come l'embargo al sud africa? Se una comunita gay repressa nella propria nazione chiedesse l'aiuto agli yankee con un intervento di vario genere voi l'approvereste come se fosse l'appello di una minoranza etnica repressa tipo Kossovo?
    1) la formazione di una solidarietà civica.
    2) la classe creativa come stato guida della società.
    3) la cultura come organo del sapere e dell'influenza ideologica.
    4) l'istruzione e la scienza come fonti essenziali di competitività.

 

 
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