Ecco il testo dell'accordo su cui si terrà il referendum...discutiamo il merito!

[Desmond]

Io rimango critico in generale sull'età fissata a 67 anni, ma lo faccio in modo astratto dalla sostenibilità economica perché mi domando cosa si possa combinare sul lavoro dai 65 anni in poi, specialmente nei lavoro manuali, di fatica o che comunque non implicano lo stare ad una scrivania. Sulla necessità di alzare l'età per l'accesso alla pensione sono invece più che d'accordo ( il limite secondo me dovrebbe essere, e anche qui ragiono guardando più alle forze delle persone che ai numeri, 62-63). Comunque, come dicevo, la Grecia è in una situazione tale per cui sicuramente l'aumento dell'età della pensione non è certo il peggiore dei mali...anche perché nulla vieta che in futuro, in una contingenza migliore, non si possano ad esempio studiare meccanismi di flessibilità come quelli a cui si sta pensando in Italia.

Al di là dell'età mi domando quali saranno gli effetti dell'introduzione del contributivo pieno...

Beh, per i lavori usuranti (e anche le madri con figli con disabilità) il documento esclude esplicitamente la soglia dei 67. E parla anche di strumenti di disincentivo economico al prepensionamento, che quindi resterebbe, ma non più "facile" come una volta. Ovviamente, vista la situazione economica, sarebbe (giustamente) molto disincentivato...

[Desmond]

Si, se votano accettano le riforme ( che comunque da una lettura veloce del documento sembrano in alcuni casi importanti, come ad esempio il contratto collettivo, rimandate a nuovi negoziati per stabilire i particolari) se non le votano avranno i rubinetti chiusi.

Nel pratico non so come si svolgerebbe il tutto, però.

Non dimentichiamoci che la proposta oggetto di referendum scade domani. E, sempre che l'UE accetti di rimetterla in campo il 6 luglio, sarebbe comunque necessario un passaggio parlamentare. Oltretutto mi pare che, umanamente, il problema ora sia anche personale. Credo che nessuno o quasi a Bruxelles voglia avere ancora a che fare con Tsipras e Varoufakis. Può darsi che come condizione per riproporre la proposta eventualmente approvata dal referendum ci sia proprio l'uscita di scena di Tsipras e un governo di coalizione tra la parte più centrista di Syriza e il resto dell'opposizione (Alba Dorata e KKE esclusi, ovvio) e/o elezioni anticipate.

[Gdem88]

Beh, per i lavori usuranti (e anche le madri con figli con disabilità) il documento esclude esplicitamente la soglia dei 67. E parla anche di strumenti di disincentivo economico al prepensionamento, che quindi resterebbe, ma non più "facile" come una volta. Ovviamente, vista la situazione economica, sarebbe (giustamente) molto disincentivato...

Ok per i lavori usuranti, ma in generale questa categoria è ( anche giustamente) contenuta...ad esempio, un macchinista delle ferrovie non credo sia considerato nella categoria, ma non ce lo vedo a lavorare fino a 67 anni...e così molti altri, anche i magazzinieri ad esempio.

Comunque questo come dicevo è un discorso generale, lo applico alla Grecia ma lo penso anche per quanto riguarda l'Italia..e nel memorandum greco non penso che questo sia il punto più "scandaloso".

[Gdem88]

Nel pratico non so come si svolgerebbe il tutto, però.

Non dimentichiamoci che la proposta oggetto di referendum scade domani. E, sempre che l'UE accetti di rimetterla in campo il 6 luglio, sarebbe comunque necessario un passaggio parlamentare. Oltretutto mi pare che, umanamente, il problema ora sia anche personale. Credo che nessuno o quasi a Bruxelles voglia avere ancora a che fare con Tsipras e Varoufakis. Può darsi che come condizione per riproporre la proposta eventualmente approvata dal referendum ci sia proprio l'uscita di scena di Tsipras e un governo di coalizione tra la parte più centrista di Syriza e il resto dell'opposizione (Alba Dorata e KKE esclusi, ovvio) e/o elezioni anticipate.

Non credo che in Syriza ci sia una parte "più centrista" di Tsipras....non scordiamoci che anche se adesso sono al governo rimangono una coalizione di forze della sinistra radicale con forti componenti anticapitaliste. C'è semmai una forte sinistra che Tsipras sta tenendo a bada...non credo che Syriza accetterebbe di silurare Tsipras pur di rimanere al governo, sarebbe la fine per loro, sarebbero un nuovo Pasok per i loro elettori

[Desmond]

Non credo che in Syriza ci sia una parte "più centrista" di Tsipras....non scordiamoci che anche se adesso sono al governo rimangono una coalizione di forze della sinistra radicale con forti componenti anticapitaliste. C'è semmai una forte sinistra che Tsipras sta tenendo a bada...non credo che Syriza accetterebbe di silurare Tsipras pur di rimanere al governo, sarebbe la fine per loro, sarebbero un nuovo Pasok per i loro elettori

Dubito anche io della cosa, e infatti ho scritto come alternativa le elezioni anticipate (a fine luglio, presumibilmente).

[Gdem88]

Negoziato Grecia, tutte le differenze tra la proposta dei creditori e quella di Atene

Politica - Alfonso Bianchi



Aumento dell’Iva per alberghi e nelle isole, riforma delle pensioni e del mercato del lavoro, privatizzazioni e tassazione sui profitti più alti delle imprese. Le proposte di Atene e delle istituzioni a confronto


Bruxelles – A guardare le ultime due proposte, quella delle istituzioni (Commissione, Bce e Fmi) da una parte (qui il testo), e quella Greca dall’altra (qui il testo diffuso questa mattina da Kathimerini), si vede che ormai la trattativa verte su pochi, ma decisivi punti (utile leggere anche la proposta greca modificata dalle istituzioni a inizio settimana per capire dove le posizioni si sono avvicinate e dove no negli ultimi giorni). Atene non vuole cedere sullo sconto dell’Iva per le isole e sulla quota al 13% per gli hotel, accetta di alzare l’età pensionabile a 67 anni dal 2022 ma non di escludere del tutto l’aumento per le pensioni più basse, e insiste sul ripristino della contrattazione collettiva e sull’introduzione di una tassa una tantum sui profitti aziendali più alti. Ecco punto per punto le principali differenze tra le due posizioni.

Iva
La Grecia accetta di portare entro il primo luglio l’Iva al 23% ma insiste che oltre ad acqua ed energia elettrica anche cibo e soprattutto gli hotel arrivino solo al 13%. I creditori vogliono anche gli alberghi al 23 e al 13 solo cibi “di base”. Atene insiste anche per mantenere uno sconto del 30% per le isole, altro punto di forte scontro. C’è accordo sul super sconto al 6% per medicinali, libri e teatro.

Tassazione
La Grecia insiste sulla tassa una tantum del 12% sui profitti delle imprese superiori a mezzo milione di euro, a cui si oppone fortemente il Fondo monetario internazionale. Vuole eliminare dalla richiesta delle istituzioni l’anticipo del 100% dei pagamenti delle imposte di aziende e imprese individuali. La Grecia accetta di aumentare la tassazione sulle imprese solo dal 26 al 28% invece che al 29% come chiesto fino a lunedì.
Tsipras insite anche nel mantenere i sussidi sulla benzina per gli agricoltori. Accordo sulla tassa al 30% sul gioco online.

Riforma delle pensioni
La Grecia accetta di portare greadualmente entro il 2022 l’età pensionabile a 67 anni e a 62 per chi ha 40 anni di contributi, ma vuole che la riforma valga per chi va in pensione dopo il 31 ottobre 2015 (le istituzioni vorrebbero già dopo il 30 giugno).
Per quanto riguarda l’aumento delle pensioni più basse, il cosiddetto Ekas, la Grecia promette di “rimpiazzarlo” entro la fine del 2018, le istituzioni chiedono invece di “eliminarlo” entro la fine del 2019. Gli aumenti dei contributi alla salute per i pensionati verrebbero portati dal 4 al 5% (le istituzioni vogliono il 6%).

Mercato del lavoro
Atene non accetta la clausola che chiede di non ripristinare il sistema di contrattazione collettiva, uno dei punti centrali del programma di Syriza.

Privatizzazioni
La Grecia conferma di lavorare per portare a termine i bandi per la privatizzazione dei porti di Salonicco e del Pireo e dell’aeroporto di Atene (bandi lanciati dal governo Samaras e che Tsipras si è impegnato a non ritirare), ma non accetta la frase nel testo dei creditori che chiede di “non modificare i termini del bando” per Salonicco, Pireo e delle compagnie ferroviarie Trainose e Rosco. Atene non accetta neanche il punto che chiede di “adottare misure irreversibili per la vendita degli aeroporti regionali”. Tsipras ha sempre affermato che le privatizzazioni già lanciate verranno sì portate a termine, ma solo a cifre ragionevoli visto che non è intenzionato a svendere i gioielli nazionali.

Difesa
Resta il muro contro muro sui tagli alla Difesa, Atene li vuole di 200 milioni, le istituzioni di 400. La Difesa è un settore delicato per la tenuta del governo di Tsipras in quanto è stata affidata all’alleato Panos Kammenos, dei Greci indipendenti.

Mercato dei prodotti
La Grecia accetta di di riformare le regole per le licenze per gli investitori, ma non di farlo sotto la supervisione della Banca Mondiale.


Negoziato Grecia, tutte le differenze tra la proposta dei creditori e quella di Atene - Eunews

[Gdem88]

Articolo molto interessante

[pedro]

Ok per i lavori usuranti, ma in generale questa categoria è ( anche giustamente) contenuta...ad esempio, un macchinista delle ferrovie non credo sia considerato nella categoria, ma non ce lo vedo a lavorare fino a 67 anni...e così molti altri, anche i magazzinieri ad esempio.

Comunque questo come dicevo è un discorso generale, lo applico alla Grecia ma lo penso anche per quanto riguarda l'Italia..e nel memorandum greco non penso che questo sia il punto più "scandaloso".

Per come la vedo io, li si potrebbe mandare in pensione anche a 35 anni, però si devono accontentare di 10 anni di contributi spalmati su 40-50 anni di aspettativa di vita.

[Gdem88]

fare provocazioni non è utile alla discussione

[pedro]

fare provocazioni non è utile alla discussione

Non è una provocazione, perchè il punto non è tanto o solo l'età a cui li si manda in pensione, ma la sostenibilità del sistema. Quindi se gli si vuol dare l'80% dell'ultimo stipendio e fargli versare il 10% di contributi, forse tocca mandarceli a 78 anni.