A furia di leccare gli stivali al padrone quello, alla fine, si sente in dovere di schiacciarti la testa.
La Grecia sta andando alla deriva e non mancherà molto che l'attenzione famelica della speculazione si accorgerà dell'altro anello debole della catena: l'Italia.
Siamo esposti con quel Paese tra i 40 e i 65 miliardi di crediti che riusciremo ad incassare chissà quando, forse mai più... Le nostre banche sono esposte per 800 milioni, si prevede un innalzamento del famigerato spread di 200 punti in 1 anno il che equivarrebbe a15-16 miliardi persi in interessi cioè 1 punto di PIL.
Per cui i calcoli fatti qualche giorno fa anche da conf-commercio sono quanto meno inattendibili.
Abbiamo una compagine di governo retta da un partito che si sta sfilacciando ogni giorno che passa, la corruzione è ai massimi livelli, la disoccupazione non è mai stata così elevata e le leggi idiote sul lavoro volute da questo governicchio di saltimbanchi servi della Germania ci procureranno ulteriore debito che fra tre anni ci toccherà ripianare.
Non parliamo di immigrazione e di clandestini ormai senza controllo ovvero controllata da organizzazioni statal-mafiose che lucrano su questi disgraziati.
E sopra di noi c'è il nostro Padrone: questa organizzazione comunitaria in mano ai tedeschi e alle banche.
Crediamo sia arrivato il momento di responsabilizzarci tutti.
Lo smembramento progressivo di questo simulacro di unione sovrannazionale è solo questione di tempo.
Prima ne usciremo, prima ci renderemo conto che siamo soli e dobbiamo fare da soli, sarà meglio per tutti.
Forse, chissà? la soluzione dei problemi in Grecia passerà ancora con il ritorno dei colonnelli.
E da noi?
® Kobra