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Risultati da 1 a 6 di 6
  1. #1
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    Thumbs down Il Pd non sa più cosa dire nemmeno agli operai

    Ostaggio dei suoi dogmi, la sinistra non ammette che a Pomigliano la Fiom corre verso il suicidio. E Bersani elogia i bidelli "martiri della manovra". Incapace di pensare al futuro, l'opposizione lotta contro ogni riforma: dalle pensioni alla Costituzione... :giagia:


    I bidelli. Bersani ha detto che questa manovra tartassa e colpisce sempre gli stessi poveri cristi, quelli che da una vita pagano il conto per tutti. E chi sono questi martiri, questi tartassati, questi Stakanov? I bidelli. Bersani dice proprio i bidelli. Nulla contro i bidelli, ma davvero è difficile immaginarseli come i titani che portano sulle spalle le fatiche di questo Paese. Forse è qui il problema. Sono anni che la sinistra vede un’Italia immaginaria. Il risultato è che da quattro lustri non fa politica e vaga ubriaca dribblando tutta la realtà che rischia di falsificare il suo mondo virtuale.

    Le fiaccole di Pomigliano sono uno specchio, un crocicchio, una porta scorrevole. Ma ogni volta che il Pd, e tutto ciò che gli sta intorno sono costretti a fare i conti con il tempo che passa, si manifesta una crisi d’identità. Si barcamenano e sprofondano la testa nella sabbia. Non vogliono perdere quei quattro o cinque dogmi a cui aggrapparsi. Il resto è nulla. Non esiste. Poi un giorno arriva un manager senza cravatta, uno che va in giro con i maglioni blu a girocollo, e si mette a parlare come la Thatcher. Ti dice che quella fabbrica che sta sotto il Vesuvio, nata sotto il segno della Cassa del Mezzogiorno, simbolo di una stagione in bianco e nero, lontana, molto lontana nel tempo, così com’è non ha senso. Ti dice che la Fiat si è lanciata in una grande avventura. È andata in America a spiegare ai padri di Detroit come si fanno auto piccole, ecologiche e a prezzi popolari. La cultura del lavoro di Pomigliano non è all’altezza di questa sfida. Bisogna cambiare. Niente scioperi quando c’è il mondiale. Niente furbate sui certificati medici. Altrimenti la Panda la faranno i polacchi. La Polonia è più affidabile. È terra più sicura, con meno imprevisti e non si trova nel cuore in cancrena del regno di Gomorra. La Polonia costa di meno. Questo è il bivio. Marchionne non è un santo, ma la cultura del lavoro di Pomigliano non è al di sopra di ogni sospetto. La maggior parte degli operai è pronta ad accettare questa scommessa. Se riesce va bene alla Fiat. Ma soprattutto è una prova d’orgoglio del Meridione. È dire al mondo che al Sud si può investire. È questa la svolta, il salto culturale. Cisl e Uil lo hanno capito. La Fiom no, e sogna l’autunno caldo. In mezzo ci sono gli ignavi. La Cgil, casa madre della Fiom, e il Pd che con la vocina sussurrano un sì incerto e malfermo.

    Come mai il Pd non sceglie? La sua classe dirigente sa benissimo che la battaglia della Fiom è in gran parte un suicidio. Il problema è che resta prigioniera dei suoi quattro dogmi, quella voglia di fermare il tempo, di arroccarsi a un Novecento dove ogni cosa era definita, illuminata, certa, con le mappe ben disegnate, senza ombre, senza rischio, senza scelte. Il Pd non riesce a liberarsi dal dogma: il metalmeccanico ha sempre ragione, anche quando è assenteista o finto malato. Non riesce a rimandare al museo il sindacato pesante, ideologico, liturgico, fedele al mito dell’operaio massa, avanguardia della rivoluzione, leggendario soggetto politico di un secolo che non c’è più. Non ce la fa. È come bestemmiare.

    Il Pd conserva nella parte atavica della sua politica tutti i vecchi schemi. Si abbarbica, si aggrappa, si stringe come un koala impaurito al passato, interpretando giorno dopo giorno il ruolo di partito reazionario. La Costituzione diventa così il tabernacolo intoccabile, su cui non si può neppure pensare o immaginare una riforma, un passo avanti, una revisione. Come se quella Carta nata strabica e compromessa non sentisse l’usura di un’Italia che non è più quella di De Gasperi e Togliatti, del post fascismo, agricola e paesana, con il Sud che cerca fortuna al Nord, sconquassata dalla più grande migrazione interna di una terra divisa dalla fortuna e dai dialetti. No, quella Costituzione ora è sacra. E i chierici del Pd ne sono diventati la casta sacerdotale. Così se Berlusconi parla di riforme costituzionali, quelle che vent’anni fa erano il sogno dei referendari e dovevano segnare la fine della prima Repubblica, diventa subito l’eretico e il bestemmiatore. Bersani si straccia le vesti e minaccia: «Se non gli piace la Carta se ne vada a casa».

    E così è su tutto. Non si cambia il welfare, non si toccano le pensioni, non si nomina la giustizia, non si tagliano gli sprechi, non si fa il federalismo, non si cambia la scuola. Tutto questo sempre sbiascicando le parole, con un quarto di sì e un tre quarti di no, con posizioni opache, cariche di eccezioni e ma o però. Tergiversano. Poi, quando si arriva al bivio, bloccano tutto. Vince quel desiderio nostalgico di reazione. Vince il paradosso. Vince l’equivoco mai chiarito. Questo. Il Pd santifica Tangentopoli e poi passa il tempo a rimpiangere la Prima Repubblica.

    Il Pd non sa più cosa dire nemmeno agli operai - Interni - ilGiornale.it del 20-06-2010
    Ultima modifica di 100% Antikomunista; 20-06-10 alle 13:32

  2. #2
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    Predefinito Rif: Il Pd non sa più cosa dire nemmeno agli operai

    Il Pd non riesce a liberarsi dal dogma: il metalmeccanico ha sempre ragione, anche quando è assenteista o finto malato.
    pensa che c'è un partito in Italia che si crede di far sempre bene anche quando gronda di inquisiti e assume ministri condannati.

    ognuno ha i suoi limiti.

  3. #3
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    Predefinito Rif: Il Pd non sa più cosa dire nemmeno agli operai

    Il PD è alla frutta da un sacco di tempo. TROPPO gli è andata bene alle elezioni ad aver mantenuto un 25-27%. E' un partito VUOTO, è un non partito. Il suo unico programma elettorale è "non far governare il cdx". Non ha avuto il coraggio di fare il grande salto e diventare una sinistra europea, anglosassone. Sono ancora "post" ed "ex". Si sono fatti fregare l'antiberlusconismo da Di Pietro ma entrambe le opposizioni non sanno cosa fare né quello che vogliono oltre che ocupare poltrone.

    La verità è gli unici partiti con ancora uno straccio di programma e visione di governo rimasti in Italia sono Lega (su tutti) e PDL. Gli altri campano solo di luce riflessa, sono gli "anti" gli "a me non va bene" ovviamente senza alternativa credibile.

    L'IDV ha provato il colpo di teatro della "manovra alternativa" e ha fatto ridere i polli, uno studente di seconda media avrebbe fatto un temino più approfondito e particolareggiato del "faccio questo e quello" che hanno tirato fuori i "geni" dipietrini.
    Difendi il Crocefisso
    Croce:"Il governo degli onesti? Un'utopia per imbecilli. L’onestà politica non è altro che la capacità politica"
    Forleo:"Strapotere dei Pm, sì a carriere separate"
    Falcone:"Mafia: non esistono terzi livelli di alcun genere"

  4. #4
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    Predefinito Rif: Il Pd non sa più cosa dire nemmeno agli operai

    certo che credere che il pdl abbia un programma.......

    l'operazione di condizionamento della coscienza ha funzionato perfettamente su di te

  5. #5
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    Predefinito Rif: Il Pd non sa più cosa dire nemmeno agli operai

    Indubbiamente il PD è un partito in piena crisi, il fatto che Berlusconi continui a governare dopo 15 anni di prestazioni non proprio esaltanti, la dice lunga su chi dovrebbe essergli alternativo.

    L'indubbia e difficile situazione generale in cui tutta l'Europa si trova, necessiterebbe di ben altro spirito che non quello attualmente mostrato dai dirigenti del PD.

    E' un fatto che il lavoratori dipendenti del settore privato hanno abbandonato la sinistra, sia moderata (PD) che "radicale" (comunisti vari), la maggior parte si è rivolta al CD una minoranza a Di Pietro.iango:

    Ritengo che questo PD sia largamente insufficiente a rappresentare i lavoratori dipendenti del settore privato e i precari, l'IDV non lo prendo nemmeno in considerazione, i comunisti vari non esistono più. Che fare? Boh!
    Senza conservatori e senza rivoluzionari, l'Italia è divenuta la patria naturale del costume demagogico.
    Piero Gobetti

  6. #6
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    Predefinito Rif: Il Pd non sa più cosa dire nemmeno agli operai

    Citazione Originariamente Scritto da SEMPRE LIBERO Visualizza Messaggio
    Ritengo che questo PD sia largamente insufficiente a rappresentare i lavoratori dipendenti del settore privato e i precari, l'IDV non lo prendo nemmeno in considerazione, i comunisti vari non esistono più. Che fare? Boh!
    O uno vuole "essere" e quindi elabora proposte che necessariamente andranno contro gli interessi di alcuni, oppure si avvoltola nelle liturgie e nelle parole d'ordine.

    Il male è comune a tutti e due gli schieramenti per via della perdita di sovranità che li rende sostanzialmente impotenti, e la situazione della finanza internazionale che li rende totalmente impotenti.

    Ed effettivamente l'elettorato si chiede che vota a fare per l'uno o per l'altro se in cambio a solo la certezza di continuare un andazzo negativo ormai da una ventina di anni.
    Io sono al bando da circoli, logge e sagrestie.
    Ma col mio carattere e i miei gusti me ne consolo facilmente.

 

 

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