Sono stati gli italiani Sonia Alfano, dell'Italia dei Valori, e Leonardo Domenici (Pd) ad affossare la Nutella a Strasburgo. Di fronte all'emendamento 191, che se approvato avrebbe eliminato il principio che penalizza i dolciumi, la compagine italiana si e' presentata compatta, a prescindere dalla casacca politica. Decisivi sono tuttavia risultati i voti contrari degli esponenti del partito di Di Pietro e di quello guidato da Bersani; unici
rappresentanti del nostro Paese a voltare le spalle all'industria dolciaria nazionale.
La votazione ha infatti registrato un clamoroso equilibrio: 309 a 309, senza astenuti. Con un voto diverso da parte della Alfano, dunque, la Nutella sarebbe stata al sicuro. Ha invece votato a favore del Pdl Iva Zanicchi, secondo i dati ufficiali dell'Europarlamento, si e' schierata a favore dell'emendamento. Hanno invece votato incredibilmente contro la siciliana Sonia Alfano, eletta dalla Rete di Beppe Grillo al Parlamento Europeo e l'ex sindaco di Firenze Leonardo Domenici. Dopo il voto di marzo alla Commissione ambiente, sanita' pubblica e sicurezza alimentare, che con 32 favorevoli e 28 contrari aveva approvato l'emendamento che stralciava la parte del testo relativa alla percentuale di grassi dei prodotti, l'industria dolciaria italiana sperava in una conferma da parte dell'Assemblea. A rimescolare le carte, tuttavia, e' stata l'assenza di numerosi deputati.
Va comunque ricordato che anche se la stampa si e' concentrata sulla Nutella, il rapporto Sommer rischia di mettere in crisi l'intero settore, considerato che praticamente tutti i dolciumi superano la soglia del 10% di grassi.
A rischio sono quindi anche migliaia di posti di lavoro, che verrebbero messi a repentaglio per un dubbio principio di tutela della salute. Come ha scritto in una nota il vice presidente della Ferrero, Francesco Paolo Fulci, questo approccio "nel tempo potrebbe portare a condizionare persino le abitudini e gli aspetti più intimi della sfera privata, come i piaceri più sani e genuini che ci tramandiamo da generazioni". E' dunque anche in nome della liberta' che molti parlamentari italiani hanno votato contro un provvedimento orchestrato principalmente dai paesi del Nord Europa, che pretende di codificare i comportamenti individuali.
Persa questa battaglia, comunque, la guerra non è certo finita. Il rapporto Sommer passa ora al Consiglio europeo, dove l'Italia con ogni probabilità farà sentire la propria voce a protezione di un importante comparto dell'industria nazionale. E anche se i capi di Stato e di governo dovessero confermare la decisione di mercoledi', la materia deve tornare a Strasburgo per una seconda lettura, dove bastera' migliorare di un voto per garantire la sicurezza all'industria dolciaria italiana. La "censura" dell'Unione europea abbattutasi sulla Nutella nella recente escalation di restrizioni in ambito alimentare (che ha toccato anche le vongole e le telline pescate sui litorali italiani) sta scatenando un'insurrezione popolare. Il regolamento approvato ieri dall'Europarlamento accorpa le diverse disposizioni attualmente in vigore nell'Ue sull'etichettatura alimentare, riordinandole e aggiornandole. Secondo le nuove norme le confezioni degli alimenti dovranno riportare in etichetta, sulla faccia principale, le quantità di grassi, grassi saturi, glucidi, sale ed energia (calorie) contenute. Accanto a queste indicazioni verra' posta una tabella con le linee guida sulle quantita' giornaliere che dovrebbero essere assunte da un adulto per ognuno di questi nutrienti, indicate per 100 grammi o 100 millilitri di prodotto.
Un'insurrezione trasversale contro Bruxelles, senza colori politici perchè la Nutella piace a tutti. Tra le iniziative più evidenti, quella della
Lega Nord che ha fondato il movimento "Giu' le mani dalla nutella". Il viceministro Roberto Castelli ha fondato il comitato e anche sui social network gli internauti sono scandalizzati e preoccupati: la pagina facebook dedicata alla nutella conta oltre 1milione di fans solo in Italia.
ALFANO E DOMENICI BECCATI COL DITO NELLA NUTELLA - Clandestinoweb