Originariamente Scritto da
Kobra
No, abbiamo "scoperto" Pellestrina da 2-3 anni appena e di relitti non sappiamo.
Celeste? Ce ne hanno parlato molto bene ma non l'abbiamo mai ... "assaggiato".
Siamo stati alcune volte "Ai Pescatori" e altre al Laguna.
Diffidiamo un po' dei ristoranti "chic", ci piace di più la cucina casalinga, alla buona.
Una volta siamo stati a cena in un ristorante piuttosto celebrato nel veronese (non facciamo nomi...); ambiente raffinato, musica discreta in sottofondo, tavolo rotondo e molto spazioso (eravamo in quattro), poltroncine in raso con i braccioli molto comode, tre serie di posate oltre a quelle da dolce, tre tipi di bicchieri.
Arrivano due camerieri uno dei quali comincia la descrizione dei piatti, parole francesi a profusione (non abbiamo mai capito perché la polentina che accompagna le seppioline in salsa la debbano chiamare "
créme de farine de mais"...): la situazione si stava facendo imbarazzante se non altro perché l'appetito, all'epoca, prevaricava la curiosità.
Terminata l'esposizione i due scappavano in cucina rientrando qualche minuto più tardi con le pietanze ordinate, uno dei due a mescere il vino diverso per ogni portata. Però 15 minuti tra una portata e l'altra ci sembravano eccessivi.
Per farla breve, dopo antipastino e tris di primi arriva il momento del secondo. Stesso preambolo del pinguino che ci descrive le virtù del suo "
poisson grillé", un normalissimo branzino ai ferri. Scappa in cucina e ritorna poi con un
trancio di branzino privo della testa e ancora intero acquistato probabilmente ai supermercati Tosano di Cerea.
Noi guardiamo il branzino... poi guardiamo il pinguino ... poi gli chiediamo cosa sia.
- M
a è il branzino che ha ordinato, signore...
- Questo affare qui sarebbe un branzino? senza nemmeno farci la pulizia?
- Noi lo serviamo così, signore...
- Molto bene. Allora si riprenda il surgelato e lo riporti in cucina. E quando torna torni col conto.
Una figuraccia terribile con i nostri ospiti che, per fortuna, era gente alla buona.
Andò a finire che il titolare venne a scusarsi dicendo che "purtroppo abbiamo finito il pesce fresco e ci era rimasto solo quello..."
Non tornammo mai più in quel locale. Oggi arrotonda gli incassi facendo anche le pizze a mezzogiorno.
Mira è un po' troppo fuori dai nostri giri ma abbiamo preso nota.
In alternativa, a P
onso, fra Montagnana ed Este, c'è un altro ristorantino che fa pesce, dove bisogna prenotare, e che lavora si e no tre giorni su sette. Mai la domenica.
Si comincia alle 8.30 di sera e si va avanti
fin che ghe ne sta, senza limite di portate. Il prezzo è fisso: 35 prodeuri. Questo almeno fino a 2 anni fa circa.
Comunque,
fioj, la buona cucina, il buon vino e la gnocca, sono fra le poche soddisfazioni della vita.
Godiamocele con parsimonia senza mai esagerare.
K.