Renzi: adesso salvare l'Europa con la crescita per evitare nuove emergenze.

[Dav. c. G.]

"L'accordo è stato trovato ai tempi supplementari, si poteva chiudere prima - ha osservato Renzi -. Ma ora la vera scommessa è giocare una partita diversa, più basata sui valori europei. L'Europa deve essere protagonista degli scenari internazionali di cui invece si parla a giorni alterni: terrorismo, immigrazione. C'è bisogno di un'Europa che faccia bene il suo mestiere. C'è da salvare la Grecia, ma anche l'Europa e gli europei" perché "l'Europa è una pianta che rischia di morire, va annaffiata con idee, entusiasmo, proposte e non solo con gestione emergenze e crisi". "Per uscire dalla crisi - ha spiegato ancora Renzi - c'è necessità di investire sulla crescita, lo stiamo facendo poco. Credo che costi meno fare un grande investimento sulla crescita che rischiare di fare domani un grande investimento sui salvataggi".

[Iannis]

Ecco, anche quest'ultima frase illustra la pochezza del ruolo di Renzi, invisibile, in queste trattative.
Non ha detto nulla,non ha preso una posizione concreta, si parlava di privatizzazioni e di fondo di 50 miliardi, di monitoraggio delle leggi, io aspettavo un'agenzia con un intervento che dicesse "L'Italia è a favore di uno stretto monitoraggio ma ritiene 50 miliardi una cifra eccessiva e richiede che il controllo del fondo sia greco o di un fondo più indipendente di quello lussemburghese", o qualcosa del genere.
Un intervento sui numeri, tecnico, sull'economia. La Francia almeno ha assistito la Grecia nella redazione della proposta ai creditori e lo sanno tutti. L'Italia non ha fatto nulla.
Solo frasi fatte da scompartimento ferroviario, un "non ci sono più le mezze stagioni" in chiave politiche, banalità su cui tutti sono d'accordo ma che non c'entrano nulla con le questioni molto precise e concrete di cui si stava discutendo.
Ora al massimo può avere più senso dire che ci vuole un'unione politica più stretta, anche se con riferimenti più precisi, ma nei giorni scorsi era surreale sentire queste parole da Renzi. Ma non si rendeva conto di quello che stava succedendo? O non capiva? E nessuno sapeva spiegargli?

[Dav. c. G.]

Per i vari salvataggi di vari paesi sono stati spesi centinaia di miliardi e siamo ancora in recessione in Grecia e con una crescita di 1,5% in Eurozona (con inflazione zero e debito in aumento in Eurozona).

Avessimo investito il 25% di questa cifra nella crescita non saremmo mai arrivati a questo punto; naturalmente le responsabilità maggiori di questa situazione vanno ai falchi del Nord Europa ed ai pagliacci populisti di destra e di sinistra.

[Iannis]

Per i vari salvataggi di vari paesi sono stati spesi centinaia di miliardi e siamo ancora in recessione in Grecia e con una crescita di 1,5% in Eurozona.

Avessimo investito il 25%di questa cifra nella crescita non saremmo mai arrivati a questo punto; naturalmente le responsabilità maggiori di questa situazione vanno ai falchi del Nord Europa ed ai pagliacci populisti di destra e di sinisra.

La Grecia è in recessione solo per Tsipras. In realtà dovrebbe essere in piena crescita.
L'1,5% è normale per un continente vecchio, è la stessa crescita procapite degli USA considerando che lì c'è un 1% di crescita demografica e qua lo zero.
Cosa vuol dire precisamente "Avessimo investito il 25%di questa cifra nella crescita" ? Esiste un capitolo di spesa che si chiama "crescita"? La crescita può essere l'effetto di varie politiche, non si decide per decreto legge.
Dove volevi mettere quei miliardi? A quali condizioni?
Siamo sempre alla genericità renziana.

[Dav. c. G.]

Capirai che il vento è cambiato tra qualche mese. Quando si penserà maggiormente alla crescita in Eurozona ed a ridurre gli squilibri negli avanzi correnti.

[Iannis]

Capirai che il vento è cambiato tra qualche mese. Quando si penserà maggiormente alla crescita in Eurozona ed a ridurre gli squilibri negli avanzi correnti.

Cosa vuol dire "si penserà maggiormente alla crescita"?
Come se poi qualcuno fosse contrario alla crescita. Qualcuno che dica "No alla crescita?"
Qui siamo al livello di "voglio la pace nel mondo", che stava in bocca a Martin Luther King e a Mussolini nello stesso modo.

chi vuole fare lo statista come Renzi non può farsi ridere dietro ripetendo tali ovvietà, deve essere più preciso. Capisco che per lui essere un minimo tecnico sia una bestemmia, che la politica è tutto, ormai capisci chi non capisce nulla di economia dalla frase "è un problema politico", un po' come distingui un berlusconiano o un grillino quando dicono "non sono nè di destra nè di sinistra", ma deve sforzarsi.
Vuole proporre qualcosa? Non so, 100 miliardi di investimenti europei sparsi? Deve dirlo e dire dove devono essere diretti, e quale tipo di controllo deve essere garantito per la loro spesa. Con quale meccanismo e condizioni.
Perchè è chiaro che se usi soldi altrui devi rinunciare a un po' di sovranità, è il principio appunto dell'Unione Europea.
Ma deve smetterla con le frasi fatte e le banalità.

[Dav. c. G.]

Cosa vuol dire "si penserà maggiormente alla crescita"?
Come se poi qualcuno fosse contrario alla crescita. Qualcuno che dica "No alla crescita?"
Qui siamo al livello di "voglio la pace nel mondo", che stava in bocca a Martin Luther King e a Mussolini nello stesso modo.

chi vuole fare lo statista come Renzi non può farsi ridere dietro ripetendo tali ovvietà, deve essere più preciso. Capisco che per lui essere un minimo tecnico sia una bestemmia, che la politica è tutto, ormai capisci chi non capisce nulla di economia dalla frase "è un problema politico", un po' come distingui un berlusconiano o un grillino quando dicono "non sono nè di destra nè di sinistra", ma deve sforzarsi.
Vuole proporre qualcosa? Non so, 100 miliardi di investimenti europei sparsi? Deve dirlo e dire dove devono essere diretti, e quale tipo di controllo deve essere garantito per la loro spesa. Con quale meccanismo e condizioni.
Perchè è chiaro che se usi soldi altrui devi rinunciare a un po' di sovranità, è il principio appunto dell'Unione Europea.
Ma deve smetterla con le frasi fatte e le banalità.

Di quanto è cresciuta l'eurozona da inizi 2012 a fine 2015, cioè in 4 anni?
1% in 4 anni con una media dello 0,25%.

Ed il debito PIL dell'eurozona è aumentato enormemente nello stesso periodo.


La politica economica imposta dalla Germania fino a fine 2014 ha fallito sia economicamente che politicamente (sono nati populismi estremisti in tutta Europa).
Fattene una ragione.

[Iannis]

Di quanto è cresciuta l'eurozona da inizi 2012 a fine 2015, cioè in 4 anni?
1% in 4 anni con una media dello 0,25%.

Ed il debito PIL dell'eurozona è aumentato enormemente nello stesso periodo.


La politica economica imposta dalla Germania fino a fine 2014 ha fallito sia economicamente che politicamente (sono nati populismi estremisti in tutta Europa).
Fattene una ragione.

La Germania non ha imposto nulla. Cosa avrebbe imposto? A chi? Non all'Italia che non ha tagliato neanche un posto statale o una pensione. Ha prestato soldi in giro senza neanche pretendere il ritorno immediato sotto il 3%.
Chiedere all'Italia di non aumentare il deficit, attenzione non ci è neanche stato chiesto di ridurlo, solo di non aumentarlo, è una imposizione?

C'è stata una crisi strutturale di competitività dell'economia europea rispetto a quella mondiale, non si risolve per decreto, o mettendo soldi a pioggia. Che poi, i soldi a pioggia se concessi implicherebbero un controllo e quindi una perdita della sovranità, tanto cara a tutti (a me no, chiaro).
E' arrivato il QE, che però è un ausilio, è l'economia europea che deve cambiare dentro, sabbiamo timidamente cominciato in Italia, acceleriamo, senza cercare colpe altrove.

[Dav. c. G.]

La Germania non ha imposto nulla. Cosa avrebbe imposto? A chi? Non all'Italia che non ha tagliato neanche un posto statale o una pensione. Ha prestato soldi in giro senza neanche pretendere il ritorno immediato sotto il 3%.
Chiedere all'Italia di non aumentare il deficit, attenzione non ci è neanche stato chiesto di ridurlo, solo di non aumentarlo, è una imposizione?

C'è stata una crisi strutturale di competitività dell'economia europea rispetto a quella mondiale, non si risolve per decreto, o mettendo soldi a pioggia. Che poi, i soldi a pioggia se concessi implicherebbero un controllo e quindi una perdita della sovranità, tanto cara a tutti (a me no, chiaro).
E' arrivato il QE, che però è un ausilio, è l'economia europea che deve cambiare dentro, sabbiamo timidamente cominciato in Italia, acceleriamo, senza cercare colpe altrove.

Parlavo dell'Europa, non dell'Italia.

In Eurozona in 4 anni il PIL è aumentato dello 0,25% annuo. Ed il debito/PIL aumentato enormemente con inflazione 0 nel 2014 e 2015.
Il tutto mentre sono sempre più forti populismi nazionalisti di vario colore.

La politica di austerità a prescindere imposta dalla Germania ha fatto il suo tempo. E già da quando c'è Junker è cambiato qualcosa.
Ma bisogna fare molto di più.

https://forum.termometropolitico.it/...i-europei.html

[Iannis]

Parlavo dell'Europa, non dell'Italia.

In Eurozona in 4 anni il PIL è aumentato dello 0,25% annuo. Ed il debito/PIL aumentato enormemente con inflazione 0 nel 2014 e 2015.
Il tutto mentre sono sempre più forti populismi nazionalisti di vario colore.

La politica di austerità a prescindere imposta dalla Germania ha fatto il suo tempo. E già da quando c'è Junker è cambiato qualcosa.
Ma bisogna fare molto di più.

https://forum.termometropolitico.it/...i-europei.html

Mi spiace ma mi sembra un dialogo tra sordi. Potremmo anche discutere se l'austerità fosse giusta o meno se fossimo d'accordo che c'è stata.
Ma francamente io non ho visto nessuna austerità, tantomeno in Italia, ma anche altrove non ho visto nulla più di quanto era necessario per convincere gli operatori sui mercati, non la Germania, che si potesse riacquistare i titoli.
Di fatto l'ho vista in Spagna, Grecia, Portogallo e Irlanda, che sono una piccola fetta del PIL.
Se quindi c'è stata crescita così bassa non è stato certo per l'austerità in questi Paesi, ma per la scarsa competitività del continente, cui le riforme stanno cercando di rimediare, ma non è cosa semplice.
tu fai l'errore di pensare che la crescita sia una scelta. Non è così.
Si può crescere tagliando il deficit con austerità severa e si può avere recessione aumentando la spesa. Perchè le variabili sono altre, prima di tutto l'arivo di capitali e investimenti dall'estero, anche da fuori l'europa e poi la produttività dell'industria.