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  1. #21
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    Predefinito Re: I giovani italiani stanno emigrando tutti all'estero

    Citazione Originariamente Scritto da Mister Libertarian Visualizza Messaggio

    E soprattutto, non prendere la partita iva: se lo fai sei un uomo morto. Subito lo Stato ti salta addosso con tutto il suo apparato: finanzieri, ispettori del lavoro, vigili urbani, asl, e ti porta via tutto: la tranquillità, i risparmi, l'azienda, la casa e poi la vita.
    Allora. Sai che sono spesso d'accordo con te e ti laiko spesso gli interventi. Però, ora... io sono una partita iva, sono giovane, e vivo in Italia. La mia compagna uguale e abbiamo anche una figlioletta. Ora, l'Italia ha tutti i difetti del mondo e li conosciamo tutti dal primo all'ultimo, così come conosciamo le sue storture, la sua ingiustizia e la sua ossessione contro la libera iniziativa.
    Però, boh, a me tutto questo sembra eccessivo, e inoltre dire che l'Italia è un cesso e l'estero è l'el dorado è una cosa ridicola, io ho girato tanti paesi, e nessuno di questi mi è sembrato così tanto diverso dall'Italia. L'unica differenza che davvero salta subito agli occhi è che all'estero generalmente, anche nei paesi meno "evoluti", chi sbaglia paga. Qua chi "sbaglia" viene premiato.
    Io ero uno di quelli che quando era più giovane voleva partire. Tra una cosa e l'altra sono rimasto qua, e nonostante tutto, la mia attività va avanti. E va avanti anche abbastanza bene. Non è vero che in Italia non si possa essere una partita iva. Certo, è molto difficile, e anche svantaggioso, però se sei bravo, se hai perseveranza, ce la fai. Ce la fai ovunque.
    Anche Malandrina ha la partita iva, due figlie (e tutta la mia ammirazione), insomma, non è che ci si può sempre e solo lamentare. Non è che si può continuare a dire che all'estero di qua e all'estero di là.
    Quindi secondo me la cosa migliore da fare non è sempre e solo lamentarsi (anche se è più che legtittimo) e puntare il dito e dire che l'Italia è un cesso. Dovremmo anche fare qualcosa perché la situazione cambi. Siamo in pochi, contiamo poco e votiamo poco e male (dico, secondo quello che "dovremmo" votare secondo il PD). Non possiamo a questo punto anche continuare a ucciderci con le nostre mani.
    Io sinceramente a mia figlia spero di trasmettere quello che faccio, vorrei che seguisse le mie orme. Non come professione, intendo dire come lavoro autonomo, come farsi da sè. Non le insegnerò a scappare a lavare i cessi a Berlino o a pulire il vomito a Londra.

  2. #22
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    Predefinito Re: I giovani italiani stanno emigrando tutti all'estero

    Citazione Originariamente Scritto da Dirty Harry Visualizza Messaggio
    Senza l'Italia non ci sarebbe la Civiltà Occientale che si è sviluppata grazie all'Impero Romano.

    Torna a casa e studia CAPRA! CAPRA! CAPRA!


    guarda che all epoca romana gente disonesta, pelandrona e che non rispetta nessuna regola come gli odierni italiani li avrebbero crocifissi tutti dal primo al ultimo eh

    qua mi sa che se c'e'qualcuno che non sa un cazzo di storia sei tu

  3. #23
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    Predefinito Re: I giovani italiani stanno emigrando tutti all'estero

    Citazione Originariamente Scritto da Mister Libertarian Visualizza Messaggio

    Ormai in Italia solo i parassiti che vivono di spesa pubblica (politici, dipendenti statali e pensionati retributivi) vivono come dei pascià. Tutti gli altri fanno la fame, emigrano o si suicidano.

    Lo racconta bene Giovanna Jacob in questo articolo uscito qualche giorno fa su Tempi


    Se i giovani italiani si mettono in fila davanti al consolato Usa


    Perché gli italiani migliori fuggono all’estero, mentre in quella che fu Italia continuano ad entrare genti dal terzo e dal quarto mondo?


    Caro direttore, sono le ore 14.00 di un torrido martedì di luglio. Devono esserci 30 o 32 gradi reali, almeno 35 percepiti. Esco alla fermata di Turati e mi dirigo verso il Consolato degli Usa, con l’intenzione di chiedere alcune informazioni. Penso che in questo mese, a quest’ora, con questo caldo, non dovrebbe esserci nessuno da quelle parti. E invece mi sbaglio. A pochi metri dall’entrata del consolato si accalcano in maniera ordinata almeno cento persone, silenziose e visibilmente accaldate.

    Una guardia giurata ne ispeziona col metal detector e ne fa entrare quattro o cinque alla volta. Non vedo facce esotiche: sembrano tutti italiani. Sono quasi tutti giovani, quasi tutti ben vestiti. Hanno tutti l’aria di avere alle spalle famiglie benestanti e di essere riforniti di buoni titoli di studio. Ma che ci fanno lì? Che cosa vogliono? Vogliono forse andare in vacanza negli Usa? No, per quello bastano il passaporto e la Esta, documento che si può comodamente richiedere e rapidamente ottenere online. Senza dubbio quella bella gioventù fa la fila per ottenere l’ambita Green card, che consente di lavorare negli Usa. E se alle ore 14.00 di una torrida giornata di luglio davanti al consolato americano ci sono così tante persone, altrettante se non di più devono essercene in altri giorni. Mentre mi allontano dal consolato, dove evidentemente non è il caso di provare ad entrare, mi ricordo che non lontano da lì, davanti a un ufficio che sta dalle parti di via Moscova, si forma in continuazione una fila delle stesse dimensioni. Ma lì in fila non ci trovi italiani. Ogni giorno davanti a quell’ufficio parecchie decine, a volte centinaia, di extracomunitari si mettono in fila per chiedere il permesso di soggiorno per lavorare in Italia.


    E in pochi minuti si forma nella mia mente una chiara idea del futuro prossimo dell’Italia: semplicemente, l’Italia non sarà più l’Italia, ossia questa nazione con questa identità culturale, e diventerà un raccoglitore informe di enclave su base etnica in perenne conflitto fra di loro. Infatti gli italiani migliori saranno tutti fuggiti all’estero, specialmente negli Usa e in Gran Bretagna, mentre in quella che fu Italia continueranno ad entrare genti dal terzo e dal quarto mondo.


    D’altra parte al terzo mondo ci stiamo avvicinando da tempo: sono lontani i tempi in cui l’Italia era una delle più grandi potenze industriali del mondo. Negli anni Cinquanta e Sessanta l’Italia stupiva il mondo col suo boom economico, oggi stupisce il mondo col suo debito pubblico. Eravamo fra le sette più grandi potenze economiche del mondo, ora siamo fra i “porci” (Pigs). Perché dopo la guerra ci fu il boom economico? Perché un presidente intelligente (si chiamava Luigi Einaudi) aveva curato le ferite della nazione con massicce dosi di quello che gli italiani chiamano dispregiativamente “liberismo selvaggio” ma che in realtà si chiama liberalismo economico. E infatti gli italiani non impararono bene la lezione impartita da Einaudi.

    Plagiati dai maestrini marxisti, che avevano occupato tutte le scuole e le università, si inchinarono al vitello d’oro dello stato socialdemocratico che “ridistribuisce le ricchezze” (i marxisti usavano la socialdemocrazia come cavallo di troia del marxismo). Se Robin Hood toglieva ai ricchi per dare ai poveri ossia restituiva ai poveri quello che i ricchi avevano tolto loro con le tasse, invece il vitello d’oro socialdemocratico toglie ai lavoratori tramite le tasse per dare ai fannulloni tramite la spesa pubblica. È questa la “ridistribuzione della ricchezze”: togliere le ricchezze a chi le produce col sudore della fronte (liberi professionisti, imprenditori e dipendenti nel settore privato) per dare a chi le consuma soltanto cercando di lavorare il meno possibile (dipendenti pubblici in ogni settore, falsi invalidi, baby pensionati ed ogni sorta di mantenuti). A forza di “ridistribuire le ricchezze”, i governi italiani nel corso degli anni Sessanta hanno progressivamente rallentato la crescita economica.

    Negli anni Settanta l’economia era ormai ferma. Le tempeste mondiali di inflazione (scatenate dalla fine del Gold-dollar standard) più la crisi petrolifera non fecero altro che aggravare una situazione già grave. Negli anni Ottanta e nei primi anni Novanta qualche timida iniezione di “liberismo selvaggio” praticata prima da Craxi e poi da Berlusconi determinarono, una piccola ripresa economica. Ma quella ripresa è finita da un pezzo e non è improbabile che la crisi attuale abbia il carattere della definitività. Infatti, per riprendersi l’Italia avrebbe bisogno non più di qualche iniezione ma di dosi massicce di “liberismo selvaggio”, che significa libertà di produrre ricchezze senza essere taglieggiati dallo stato. Ma la maggioranza degli italiani non vogliono produrre ricchezze: vogliono solo consumarle. Quindi chiedono ai partiti meno “liberismo selvaggio” e più “stato sociale”, ossia meno libertà di produrre ricchezze e più libertà di mangiarsi le ricchezze prodotte dagli altri.


    Non voglio cedere alla tentazione di pensare che l’Italia sia “irriformabile”, come dicono molti, ma è probabile che lo sia: infatti in Italia ormai il numero dei consumatori di ricchezze (“tax consumers” che lavorano nel settore pubblico e si fanno mantenere dal welfare) è troppo grande rispetto a quello dei produttori di ricchezze (“tax payers” del settore privato). E’ chiaro che quando vanno nelle urne i troppi consumatori dei soldi degli altri voteranno per i partiti che consentono loro di continuare a consumare i soldi degli altri. E i politici, se vogliono essere eletti, devono promettere di spremere per benino questi “altri”. E così oggi nella quasi irriformabile Italia anche i politici che si autoproclamano “liberali” ti parlano di “politiche per il sociale”, “investimenti produttivi” e “sussidiarietà”, eufemismi che stanno per “spendere i soldi degli altri”.


    Ma il problema è che, come disse Margareth Thatcher, ad un certo punto i soldi degli altri finiscono. In sostanza, i produttori di ricchezze ad un certo punto non ce la fanno più: o trasferiscono le imprese in Svizzera o si suicidano davanti alle cartelle di Equitalia. Invece i giovani più dotati si mettono in fila davanti al consolato degli Usa. D’altra parte, poco tempo fa Francesco Lacapra, giovane brillante ex dipendente della Olivetti che nella Silicon Valley ha fondato con un altro ex Olivetti (Luciano Dalle Ore) una azienda di successo che fornisce software di altissimo livello (la Peaxy), ha detto: «Cari giovani, se volete bene all’Italia, dovete lasciarla». Se va avanti così, in Italia resteranno solo i fannulloni di stato, i vecchi e gli extracomunitari… (immagino città d’arte trasformate in giganteschi suk in cui vecchi italiani subiscono ogni sorta di soprusi dai nuovi italiani).


    E poiché i produttori di ricchezze diminuiscono progressivamente, il vitello d’oro riceverà sempre meno tributi fin quando non ne riceverà più e i suoi assistiti moriranno di fame. E di fame ci moriranno per davvero, perché in Italia non ci sarà più né il vitello d’oro né strutture produttive né giovani menti brillanti, in grado di metterne in piedi di nuove. E mentre l’Italia sarà sconquassata da un caos alla greca, gli orfani del vitello d’oro, in preda alle convulsioni della fame, continueranno a inveire contro i capitalisti, le banche, i massoni, gli ebrei e soprattutto gli Usa.

    E proprio negli Usa gli italiani migliori apriranno imprese e negozi. Cosa c’è negli Usa che non c’è in Italia anzi in tutta Europa? C’è ancora molto “liberismo selvaggio”. Obama, il peggiore presidente americano di tutti i tempi, sogna di importare negli Usa il vitello d’oro del modello socialdemocratico europeo. Non ci riuscirà. Infatti l’Europa intera, malata da troppo tempo di socialdemocrazia, cadrà presto nel baratro della povertà sotto gli occhi del popolo americano, che a quel punto capirà che il vitello d’oro socialdemocratico mente, come tutti gli idoli.



    di Giovanna Jacob


    10 luglio 2015


    Leggi di Più: Se i giovani italiani vanno tutti negli Usa | Tempi.it


    daiiii......ma come si a scrivere una cosa del genere?

  4. #24
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    Predefinito Re: I giovani italiani stanno emigrando tutti all'estero

    Citazione Originariamente Scritto da Airbus Visualizza Messaggio
    guarda che all epoca romana gente disonesta, pelandrona e che non rispetta nessuna regola come gli odierni italiani li avrebbero crocifissi tutti dal primo al ultimo eh

    qua mi sa che se c'e'qualcuno che non sa un cazzo di storia sei tu
    Tu saresti stato crocifisso per primo.

    Offendi l'Italia e gli italiani gratuitamente e in modo intollerabile.

    HAI ROTTO I COGLIONI!
    "Un tempo per la meraviglia alzavamo al cielo lo sguardo sentendoci parte del firmamento, ora invece lo abbassiamo preoccupati di far parte del mare di fango." Cooper (Interstellar).

  5. #25
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    Predefinito Re: I giovani italiani stanno emigrando tutti all'estero

    Citazione Originariamente Scritto da Dirty Harry Visualizza Messaggio
    Senza l'Italia non ci sarebbe la Civiltà Occientale che si è sviluppata grazie all'Impero Romano.

    Torna a casa e studia CAPRA! CAPRA! CAPRA!
    Un paese in cui per sopravvivere devi o evadere le tasse oppure essere un dipendente statale, oppure scappare via a gambe levate... altro che impero romano lol
    " Sei su termometro politico ora, adeguati "

    " questa discussione e chiaramente indirizzata verso la colpevolizzazione dei bianchi in quanto tali perchè fa molto ritardato di sinistra terminale, e quanto siano buoni e giusti i marroni "

  6. #26
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    Predefinito Re: I giovani italiani stanno emigrando tutti all'estero

    Citazione Originariamente Scritto da zen_dynamic Visualizza Messaggio
    Un paese in cui per sopravvivere devi o evadere le tasse oppure essere un dipendente statale, oppure scappare via a gambe levate... altro che impero romano lol
    Quartum non datur ...

  7. #27
    Lo Stato è un furto!
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    Predefinito Re: I giovani italiani stanno emigrando tutti all'estero

    Citazione Originariamente Scritto da Conte Oliver Visualizza Messaggio
    l'articolo è fazioso e delirante, basta legger certe perle come questa, in cui i principali colpevoli della catastrofica deriva fasciocomunista, l’uomo col mafioso in casa e il malavitoso di Hammemet, che hanno consegnato l’Italia alle élite parassitarie e portato il paese sull’orlo della bancarotta, sono additati come esempio.

    ("Negli anni Ottanta e nei primi anni Novanta qualche timida iniezione di “liberismo selvaggio” praticata prima da Craxi e poi da Berlusconi determinarono, una piccola ripresa economica.)

    Detto questo, un giovane oggi, deve valutare per bene le carte che ha in mano: se appartiene alla famiglia giusta, legata alle caste burocratiche oppure può avviare/continuare un’attività in cui l’evasione fiscale è garantita, insomma, se fa parte dell’elite parassitarie o pensa di poter un giorno accomodarsi al tavolo dove i loro signori si dividono il bottino rapinato a chi produce, che resti in Italia, dove troverà il paradiso, il benessere garantito da un popolo di sudditi a cui basta un osso ogni tanto per stare bene.

    Altrimenti, o se ne va all’estero in paesi dove il merito conta qualcosa oppure sta qui e accetta di fare il servo delle elite parassitarie senza possibilmente lamentarsi.
    Su Berlusconi e Craxi concordo con te. Dal mio punto di vista i politici sono tutti farabutti, bugiardi e nemici di classe, per cui non faccio distinzioni fra questo e quel partito.

    Non concordo invece sulla tua valutazione negativa dell'evasore fiscale: per me l'evasore è un eroe, un santo, un giusto delle nazioni, perchè vuole solo tenersi quello che ha guadagnato col duro lavoro, senza essere costretto ad acquistare in regime obbligatorio e di monopolio dei (dis)servizi pubblici pessimi e non richiesti al solo fine di mantenere milioni di parassiti statali.

    L'evasore fiscale è dunque quella figura eroica che, a proprio rischio e pericolo, cerca di sottrarre risorse allo Stato-criminale, la vera fonte di tutte le ingiustizie e di tutti i nostri problemi.

  8. #28
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    Predefinito Re: I giovani italiani stanno emigrando tutti all'estero

    Citazione Originariamente Scritto da Dirty Harry Visualizza Messaggio
    Tu saresti stato crocifisso per primo.

    Offendi l'Italia e gli italiani gratuitamente e in modo intollerabile.

    HAI ROTTO I COGLIONI!
    io indico quali sono le cose da cambiare..... le cose negative quindi veramente sono piu'patriota di te che invece credi che una critica costruttiva sia un insulto

    se ragioni cosi'non avrete mai possibilita'di cambiamento (cosa che tra l altro credo altrimenti non me ne sarei andato via) non cambierete mai

    pelandroni, disonesti, truffatori e restii a ogni regola....

    ripeto all epoca dell impero romano vi avrebbero raso al suolo pur di farvi rigare dritto

  9. #29
    Lo Stato è un furto!
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    Predefinito Re: I giovani italiani stanno emigrando tutti all'estero

    Citazione Originariamente Scritto da Hockey Visualizza Messaggio
    Allora. Sai che sono spesso d'accordo con te e ti laiko spesso gli interventi. Però, ora... io sono una partita iva, sono giovane, e vivo in Italia. La mia compagna uguale e abbiamo anche una figlioletta. Ora, l'Italia ha tutti i difetti del mondo e li conosciamo tutti dal primo all'ultimo, così come conosciamo le sue storture, la sua ingiustizia e la sua ossessione contro la libera iniziativa.
    Però, boh, a me tutto questo sembra eccessivo, e inoltre dire che l'Italia è un cesso e l'estero è l'el dorado è una cosa ridicola, io ho girato tanti paesi, e nessuno di questi mi è sembrato così tanto diverso dall'Italia. L'unica differenza che davvero salta subito agli occhi è che all'estero generalmente, anche nei paesi meno "evoluti", chi sbaglia paga. Qua chi "sbaglia" viene premiato.
    Io ero uno di quelli che quando era più giovane voleva partire. Tra una cosa e l'altra sono rimasto qua, e nonostante tutto, la mia attività va avanti. E va avanti anche abbastanza bene. Non è vero che in Italia non si possa essere una partita iva. Certo, è molto difficile, e anche svantaggioso, però se sei bravo, se hai perseveranza, ce la fai. Ce la fai ovunque.
    Anche Malandrina ha la partita iva, due figlie (e tutta la mia ammirazione), insomma, non è che ci si può sempre e solo lamentare. Non è che si può continuare a dire che all'estero di qua e all'estero di là.
    Quindi secondo me la cosa migliore da fare non è sempre e solo lamentarsi (anche se è più che legtittimo) e puntare il dito e dire che l'Italia è un cesso. Dovremmo anche fare qualcosa perché la situazione cambi. Siamo in pochi, contiamo poco e votiamo poco e male (dico, secondo quello che "dovremmo" votare secondo il PD). Non possiamo a questo punto anche continuare a ucciderci con le nostre mani.
    Io sinceramente a mia figlia spero di trasmettere quello che faccio, vorrei che seguisse le mie orme. Non come professione, intendo dire come lavoro autonomo, come farsi da sè. Non le insegnerò a scappare a lavare i cessi a Berlino o a pulire il vomito a Londra.
    Bravo. Oggi in Italia i lavoratori autonomi come te e Malandrina sono degli autentici eroi. Tutto quello che c'è rimasto di buono nel nostro paese proviene dalle partite iva e dai loro collaboratori e dipendenti.

    Non capisco però perchè siano così paurosi e remissivi nei confronti di un apparato statale composto da miserabili parassiti privilegiati che li insulta e li perseguita, costringendoli spesso a emigrare o a suicidarsi.

    Il mio obiettivo è quello di creare una coscienza di classe unitaria fra i ceti produttivi.

    Quando avranno preso coscienza della propria forza, e si renderanno conto di produrre il 100 % del pil e del gettito fiscale, potranno muovere in forze contro gli sfruttatori statali, e annientarli senza pietà.
    Ultima modifica di Mister Libertarian; 15-07-15 alle 09:15

  10. #30
    Lo Stato è un furto!
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    Predefinito Re: I giovani italiani stanno emigrando tutti all'estero

    Citazione Originariamente Scritto da zen_dynamic Visualizza Messaggio
    Un paese in cui per sopravvivere devi o evadere le tasse oppure essere un dipendente statale, oppure scappare via a gambe levate... altro che impero romano lol
    Tutti i giorni apro il giornale,e tutti i giorni, ormai da 15 anni a questa parte, trovo due generi di notizie:

    1) Notizie di privilegi scandalosi a favore di questa o quella categoria di statali;

    2) Notizie di tremende bastonate a danno dei lavoratori privati.

    Anche oggi la regola viene confermata. Ecco due notizie:

    Notizia 1:

    POSTE ITALIANE

    Tredicimila dipendenti assenti al giorno!!! Dico 13.000!!!!
    Quasi uno ogni dieci!!!!

    Notizia 2:

    Gli schiavi delle partite IVA saranno costretti a giustificare ogni prelievo col Bancomat altrimenti saranno multati!

    E poi c'è ancora chi nega che l'Italia sia uno stato classista, fondato sulla dittatura della casta burocratica!

    Ultima modifica di Mister Libertarian; 15-07-15 alle 11:29

 

 
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