Alla domanda "perché prima del 1999 l'Italia cresceva?" si potrebbe rispondere in molti modi, ne indico un paio.
Il primo, è che prima del 1999 i cinesi, circa 1 miliardo di persone, mangiavano solo riso in bianco. Non si può non pensare che un tale spostamento degli equilibri economici mondiali non abbia influenze sulle economie locali, ed anzi proprio perchè si sapeva quali sarebbero state le conseguenze di questi nuovi equilibri, si è scelto di creare l'euro.
Il secondo è che gli italiani sono i più grandi risparmiatori del mondo (l'80% di case di proprietà, cioè l'investimento economico più conservativo che ci sia), ed è chiaro che investire per conservare se da un lato protegge, dall'altro crea dei meccanismi di scarsa crescita intrinseca.
Ne aggiungo un terzo: prima del 1999 il tasso di corruzione in Italia era (e rimane) tra i più alti del mondo (non a caso abbiamo avuto Tangentopoli noi, e non altri), quindi l'economia italiana si reggeva su un sistema di illegalità diffusa (anzi capillare, come certificò il pool di Mani Pulite, che si interruppe proprio per questo motivo: "quando ci rendemmo conto che la corruzione era diffusa ad ogni livello"). Ora, con i processi di globalizzazione avviene un radicamento delle differenze tra sistemi "virtuosi" e sistemi "anti-virtuosi", tale per cui l'Italia nel 1999 doveva scegliere se diventare più simile alla Germania, o al Messico.
Avendo scelto la Germania, ci siamo messi in un percorso in salita, più faticoso ma che porta i suoi frutti (ventenni berlusconiani permettendo).
Avessimo scelto il Messico, sarebbe stata tutta una discesa, ma quanti di voi se la cavano a spacciare eroina nel tempo libero?