Il sensus fidei
Il “sensus fidei” è un dono assolutamente soprannaturale!
«…se il “sensus fidei”, il “senso cattolico”, avverte che qualcosa non a, il fedele ha il diritto e il dovere di “interrogare l’antichità per salvaguardare la propria fede” …» (S. Vincenzo di Lerino, “Commonitorio”; cfr. “Sì Sì No No”, 28/02/2003).
Normalmente
«è di buon senso affidarsi tranquillamente al Papa, anche quando il suo insegnamento non è garantito del carisma dell’infallibilità, perché il Papa normalmente […] parla ed agisce per il bene delle anime, ma non è più di buon senso quando il sensus fidei ed i frutti del corso ecclesiale voluto dagli ultimi pontefici ci avvertono che non siamo più in tempi normali.
Avvertita l’anormalità dei tempi, non è necessario che il semplice fedele stia a distinguere ogni volta che parla il Papa tra ciò che è giusto e ciò che non lo è. E’ sufficiente che egli, volta per volta, respinga ciò che personalmente avverte contrario alla fede costante della Chiesa, e questa fedeltà, che gli attirerà da Dio una luce sempre maggiore, non richiede una grande scienza teologica. Per chi ha avuto la buona sorte di conoscere la normalità dei tempi di Pio XII basta, quando è turbato il suo sensus fidei (che è il buon senso soprannaturale del cristiano), attenersi a quanto gli fu insegnato in quei tempi di tranquillo possesso della dottrina, insidiata, sì, già dal modernismo, ma difesa da Roma […]. Le generazioni successive, anche se non hannosì sì no no ed altre benemerite pubblicazioni, hanno l’aiuto interiore dello Spirito Santo e il Catechismo di San Pio X […]»
(cfr. “Sì Sì No No”, 31/10/2003).
Ed hanno –aggiungo io- la grazia divina di venire a contatto con sante pubblicazioni o con buoni sacerdoti che li illuminino riguardo la crisi attuale, di modo che, un numero sempre maggiore di fedeli, conosciuta la Tradizione, non si lasci ingannare e travolgere dall’errore modernista.
Si tratta per i cattolici di buona volontà di applicare la celebre regola d’oro –antichissima!- mille volte ricordata, data proprio da S. Vincenzo di Lerino per i tempi di crisi e di novità: in tempo di crisi, ricercare ciò che è stato sempre creduto, ciò che è nella Tradizione!
E sullo stesso argomento e sul meraviglioso sensus fidei dei cattolici in tempo di crisi, si leggano le meravigliose parole di Sant’Ilario in” Contra Auxentium” (cfr. “Sì Sì No No”, 15/02/1989).