Quando l'Africa si aiutava da sola...

[Giovanni Privitera]

Premetto che è la mia prima discussione, e comunico di essere contento che esistano piattaforme del genere.
Detto ciò. Vado inizio con la mia discussione.

Tra il 13 ed il 16 luglio è stata organizzata, ad Addis Ababa, la Terza Conferenza Internazionale sul Finanziamento e lo Sviluppo.
Sto finendo di tradurre il verbale della conferenza. I punti salienti fondamentale in quei giorni sono stati (correggetemi se sbaglio):

• Creare maggiore parità di diritto tra i sessi nei paesi in cui la donna è considerata una minoranza;
• Valorizzare l'importanza dell'Istruzione dei bambini nei paesi sottosviluppati;
• Riconoscere gli obiettivi ottenuti sino ad ora dal Consenso di Monterrey del 2002;
• Creare a Settembre 2015 un programma d'azione post-2015 che ha come obiettivo portare tutte le nazioni sotto sviluppate entro il 2060 ad uno status economico equo al fine di valorizzare le vite umane(così è come ha dichiarato il nostro premier alla conferenza).

A fronte dell'ultimo punto, apro una parentesi. nel 1985 il noto giornalista Massimo Fini pubblico un articolo intitolato "Il Terzo Mondo sta morendo di Progresso", il quale dichiarava che paesi come l'Africa, prima dell'industrializzazione agli inizi del '900, avevano un loro equilibrio sociale che permetteva di vivere una vita serena priva di carestie e fame. Ma da quando i paesi industrializzati hanno iniziato ad inviare i loro "aiuti" per il popolo africano, si è rotto un equilibrio che ha portato alla fame e a fratture sociali in tutto il paese. I motivi per cui i risultati sono stati disastrosi sono diversi. Ve ne cito alcuni prendendo spunto direttamente dall'articolo:

"Molti di questi aiuti, come si sa, non arrivano a destinazione: per pastoie burocratiche, per l'enorme costo delle elefantiache organizzazioni che si occupano di queste cose, per le consuete grassazioni politiche dato che c'è anche chi non rinuncia a rubare nemmeno in casa del morto di fame. Ma questo è il minore dei mali, potrebbe anzi essere un vantaggio. Nel caso in cui arrivano, si tratta spesso di aiuti sbagliati e controproducenti. Per fare un esempio, si manda riso in paesi che non lo possono coltivare, ingenerando così abitudini alimentari che, venuto meno l'aiuto, non possono più essere soddisfatte. Oppure l'aiuto è tale da rovinare completamente gli agricoltori della zona che non possono più vendere ciò che viene dato gratis. Molto spesso i paesi europei (e la Francia sembra essere in testa in questo gioco cinico) inviano in Africa delle derrate di cui si devono semplicemente liberare per non deprimere il mercato interno, senza minimamente curarsi se siano più o meno utili alle popolazioni africane cui sono destinate e quali conseguenze provochino."

Pertanto, in occasione di questa conferenza avvenuta nella Capitale Etiope, predisposta dall'ONU, la mia domanda è la seguente:

- Cosa fareste voi, sia nei panni di un Primo Ministro che in quelli vostri, per portare un equilibrio socio-economio in uno stato come l'Etiopia, o altri paesi sottosviluppati?

P.S.
Ho sbagliato sezione del topic ma non so come modificare, perdonatemi!