Trapianto della testa, è già possibile sui topi «Entro qualche anno anche sull'uomo»


Il trapianto di testa è possibile, almeno nei topi. Lo afferma il ricercatore cinese Xiao-Ping Ren in un articolo pubblicato da CNS Neuroscience and Therapeutics, in cui descrive la tecnica utilizzata su oltre mille animali, che definisce «abbastanza promettente da avvicinare la possibilità di effettuare l'intervento sull'uomo». Secondo l'articolo uno degli ostacoli principali, la riperfusione del sangue nella testa trapiantata, può essere superato con una 'circolazione incrociatà tra il donatore e il ricevente.

«Questa strategia preserva le funzioni neurologiche - scrive Ren, che lavora alla Harbin Medical University -, come dimostrano l'elettroencefalogramma e i riflessi dei nervi facciali, che rimangono intatti».

L'ipotesi di un trapianto di testa è molto controversa nel mondo scientifico, e ha tra i suoi fautori il neurochirurgo torinese Sergio Canavero, secondo cui l'intervento sarà possibile già dal 2017. Lo studio di Ren è il primo che descrive l'esperimento su un animale e lo stesso ricercatore, in una intervista al Wall Street Journal, si è detto pronto a tentarlo sulle scimmie in tempi brevi.

Non è la prima volta che la Cina fa notizia per l'uso di tecniche 'spregiudicatè. Poche settimane fa un gruppo di ricercatori ha scatenato il dibattito nella comunità scientifica per aver usato delle tecniche di “taglia e incolla” del Dna su un embrione.