"L'odio per la propria Nazione è l'internazionalismo degli imbecilli"- Lenin
"Solo i ricchi possono permettersi il lusso di non avere Patria."- Ledesma Ramos
"O siamo un Popolo rivoluzionario o cesseremo di essere un popolo libero" - Niekisch
Ultima modifica di whatnext; 28-07-15 alle 22:29
In uk 45 centesimi
Sarebbe ora di aprire gli occhi sulla farsa delle università (per non parlare di quella ancora più grande del dottorato) e di tutte le statistiche che descrivono un paese come perduto, ignorante, senza speranza se la maggioranza della popolazione non è laureata.
Ad esempio negli Stati Uniti un terzo della popolazione è laureata e per quanto le università facciano ogni anno propaganda da quattro soldi per convincere sempre più persone a iscriversi, con un business miliardario dietro avvantaggiato da tasse scolastiche e debiti che molti americani non hanno finito di pagare ancora a 50 anni suonati, la verità è che non serve che oltre 1/3 della popolazione sia laureato.
Le università in america sono sature, ci sono troppi iscritti ai corsi di laurea e troppi pochi sbocchi professionali. La percentuale di laureati che trova lavoro nei primi 5 anni dopo la laurea in USA é sempre più bassa, il numero di laureati che lavora da McDonald o ai Call Center è sempre più alto. Tanto che c'è chi parla di "college bubble"
E in tutto questo c'è una richiesta enorme di idraulici, elettricisti, commessi e contadini. Richiesta che non viene soddisfatta perché malgrado i guadagni siano più alti di quelli di un laureato, ormai in USA è stato fatto il lavaggio del cervello ad almeno 3 generazioni, lasciando intendere che le scuole professionali sono per gli stupidi (e così vengono poco incentivati) e che l'unico modo per avere una vita dignitosa è essere laurati. Sempre più politici, professori, scrittori stanno combattendo contro questo luogo comune che tra l'altro viene smentito da dozzine di dati e studi sulla "literacy" dei laureati chè in molti casi è più bassa di un semplice diplomato che legge tanto.
Infine risulta ridicolo il paragone con i paesi in via di sviluppo, dove la percentuale di laureati è molto alta ma i buchi professionali da riempire di un sistema tecnologico-industriale appena fiorito sono tanti. Con il tempo anche lì ci sarà una saturazione di lauree senza sbocchi.
Ultima modifica di Denny Galfre; 29-07-15 alle 22:27