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    Predefinito La crisi che verra': Global hard lending!

    LA CRISI CHE VERRA': GLOBAL HARD LENDING!





    Scritto il 27 luglio 2015 alle 11:00 da icebergfinanza
    Dopo una settimana di pausa è forse giunto il momento di riprendere in mano il timone visto che all’orizzonte le dinamiche attuali ricordano quello che accade nel 2007, quando uno sconosciuto Icebergfinanza intravide i bagliori della tempesta perfetta.Dimenticate i mercati azionari quelli ormai non riflettono più in alcuna maniera l’economia reale, sono ormai dominio della fisica e degli algoritmi, anzi nel 2016 nuovi massimi sono all’orizzonte prima di una nuova e ancora più spettacolare tempesta perfetta.Ci spiace per tutti coloro che vedono solo disfattismo dietro le nostre analisi, ma questa è la pura e semplice verità figlia del tempo e noi siamo solo suoi figli, ottimisti ben informati.No la prossima crisi non arriverà esclusivamente da oriente, non dai paesi emergenti o dalla sola Cina, la prossima crisi troverà solo materiale esplosivo in Europa, ma l’innesco sará sempre e solo l’America.Abbiamo più volte scritto che una debt deflation, una deflazione da debiti storicamente ed empiricamente si risolve solo in quattro modi:a) la crescita economica supera il livello del debito.b) il livello del debito scende sotto quello della crescita economica.c) l’inflazioned) default e ristrutturazioni del debito di massa.Livello del debito in Europa è solo l’ultima conseguenza di una crisi essenzialmente di debito privato che ha portato a nuovi record i debiti pubblici La conferma è arrivata dai dati Eurostat dell’altro ieri. Alla fine dello scorso marzo, il debito pubblico dell’Eurozona si ritrova più alto di quasi 254 miliardi di euro rispetto a un anno prima. Il rapporto debito-Pil dell’area euro polverizza così un nuovo record, a quota 92,9%, in aumento di un punto percentuale rispetto a 12 mesi prima. Nel 1999, anno di introduzione dell’euro, il rapporto era al 72%. Ha oscillato negli anni successivi fino a un minimo del 66,2% nel 2008, per poi impennarsi prima con la crisi finanziaria globale e poi con quella dei debiti sovrani dell’eurozona (appunto)La stessa dinamica è in corso a livello globale, il debito aumenta in maniera esponenziale…Per quanto riguarda il debito pubblico italiano meglio lasciare perdere se no il ministro Padoan si annoia ogni mese a sentir parlare di nuovi record, sai ciò che conta è la crescita nominale, peccato sia estinta da anni…
    Provate ad immaginare quali possano essere le armi non convenzionali che le banche centrali potranno utilizzare con tassi a zero e deflazione ovunque!Solo e sempre quantitative easing, un livello di liquidità tale da dare l’ultima e definitiva accelerazione alle illusioni dei mercati azionari prima dell’esplosione deflativa finale.Gli ultimi dati sono chiari ovunque!La dimensione del duro atterraggio cinese deve essere chiara a tutti siamo ai minimi da 15 mesi…Ciò che sta accadendo in America invece non è altrettanto chiaro, perché si rifiuta di accettare la realtà .Abbiamo più volte detto in passato che secondo il NBER unico ente che certifica l’inizio e la fine di una recessione …” The committee defines a recession as a “significant” decrease in economic activity over a sustained period of time. The decline would be visible in gross domestic product, payrolls, industrial production, sales and incomes. ”
    ….” La recessione è un calo significativo dell’attività economica diffusa in tutta l’economia, della durata di più di due mesi, normalmente visibile nei dati del PIL, in termini reali, reddito, occupazione, produzione industriale, vendite al dettaglio …
    Si salva solo l’occupazione che è un indicatore ritardato del ciclo economico per il resto non c’è storia!Produzione…Consumi…… O magari immobiliare?Vendite case nuove Usa -6,8% a giugno, molto sotto le stime
    A giugno le vendite di case nuove negli Stati Uniti si sono attestate in ribasso, un dato in controtendenza rispetto ad altri indicatori, positivi, sull’andamento del mercato immobiliare ameriano. Secondo quanto riportato dal dipartimento del Commercio americano, il dato è sceso del 6,8% rispetto al mese precedente a 482.000 unità. Gli analisti attendevano un rialzo a 550.000. In maggio il dato è sceso dell’1,1% a 517.000 unità (rivisto al ribasso dal rialzo del 2,2% a 546.000 unità della prima stima).
    Per carità due rondini consecutive che cadono non fanno inverno, visto che ormai in America l’invio dura 12 mesi, ma questo è stato un vero e proprio crollo con addirittura un meno 13% nel west America.Abbiamo avuto un buon dato dalle vendite di case esistenti ma anche se la vendita di nuove abitazioni vale solo il 10% dell’intero settore immobiliare l’occupazione e buona parte del fatturato dell’edilizia passa da qui, mentre la compravendita di case esistenti può al massimo stimolare i profitti delle agenzie immobiliari, qualche ristrutturazione e acquisto di mobili e via dicendo.quello che non mi è chiaro guardando qui sotto è come il precedente dato delle vendite di case esistenti abbia fatto decollare il PIL reale calcolato dalla Fed di Atlanta nell’ormai famoso GDP NOW, il 22 giugno di ben 1,2 punti percentuali…Attendiamo cosa accadrà nei prossimi giorni con molta curiosità.Inoltre una delle migliori cartine tornasole private al mondo CATERPILLAR ci sta dicendo da tempo che una nuova depressione globale é alle porte…E’ forse per questo che i Tbond stanno salendo da quattro sedute consecutive e la curva dei rendimenti in America si sta appiattendo?Quello che nel frattempo sta accadendo all’oro era nelle riflessioni del nostro Machiavelli da tempo e soprattutto in quelle del nostro Leonardo per non parlare poi del famigerato rimbalzo del gatto morto finito dentro un barile di petrolio!Ma di questo avremo tempo e modo di parlarne con Machiavelli prima di una nuova severa correzione dei mercati nelle prossime settimane in attesa dell’ultimo treno previsto per l’autunno.A si la Grecia, dimenticavo…PARIGI (Reuters) – I rischi che la Grecia sia costretta a lasciare la zona euro appartengono ormai al passato. Lo ha detto il membro del board Bce Christian Noyer in un’intervista a ‘Le Monde’ pubblicata oggi. Noyer, governatore della Banca di Francia, ha detto che la Grecia rappresenta un rischio “quasi nullo” di contagio per le banche straniere, dato che esse hanno ampiamente ridotto la loro esposizione alla Grecia.Mamma quanto mi piace tutta questa sicurezza l’euro è irreversibile, la crisi è finita, la Grecia non uscirà mai dall’euro… Appuntamento al 2017 o forse chissá!

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