Il papa Bergoglio afferma: “meglio atei che cristiani ipocriti”
La scintilla che tanti anni fa avviò la mia conversione all’ateismo fu proprio la constatazione dell’ipocrisia dei cristiani.
Li vedevo commettere le peggiori nefandezze sociali a vantaggio del proprio ego, confortati dal fatto che dio li avrebbe perdonati nel confessionale.
Quando chiedevo loro una spiegazione di questo comportamento ipocrita la risposta era più o meno sempre la solita: “sono un cristiano, mica un santo“
Si ripulivano la coscienza la domenica e il lunedì ricominciavano subito ad imbrattarla perché tanto dio “perdona sempre le pecorelle smarrite”.
Ho impiegato molto tempo e fatica intellettuale per convertirmi da cristiano ad ateo, per crearmi una coscienza che facesse convivere in armonia i naturali impulsi del mio ego con le più razionali (ma anche irrazionali) istanze della società che ospita la mia esistenza.
Ateo non significa senza dio, il mio dio e la vita stessa che da miliardi di anni perpetua se stessa e si perfeziona generazione dopo generazione, il mio dio è ovunque, anche nei sassi.
Ateo significa confrontarsi continuamente con la propria coscienza, valutare il peso sociale di ogni azione tesa a soddisfare un desiderio personale.
E ora.. l’ipocrita papa vorrebbe defecare gli escrementi che la chiesa ha prodotto proprio su gli atei ?
Non ci sto caro Bergoglio, la tua merda falla a casa tua.