lo rimpiangerete, Renzi, KOGLIONI
Le plus grand soin d’un bon gouvernement devrait être d’habituer peu à peu les peuples à se passer de lui.
Ma come.... la legge sulle intercettazioni è liberticida.
La legge che mettesse ipoteticamente in galera giornalsti infami, bugiardi, diffamatori e recidivi pure è liberticida.
La legge che impedisse a chi è condannato di ricoprire cariche pubbliche come il sindaco di Napoli ..... non vale per il sindaco di Napoli.
La legge che impedisce ai condannati di diventare presidente di regione.... non vale per De Luca.
La legge che impedisce di pubblicare notizie coperte da segreto istruttorio o secretate o comunque non ancora diffuse dalle procure è un'altra palese violazione della libertà ...bla bla bla..... e non vale se le notizie che si stampano sono a favore del PD e quindi contro i suoi ...ehm... avversari.
E infatti adesso si deve indagare, verificare, controllare, esaminare. sequestrare, perquisire .... perchè l'intercettazione interessa il pallista nazionale,
Ma non vi viene vagamente la sensazione che forse, e dico FORSE, voi sostenitori sempre e comunque del PD siete leggermente strabici e doppiopesisti ?..... la libertà di informazione, la civiltà, il diritto di stampa, la democrazia ecc...ecc...ecc.... valgono solo se danneggiano gli avversari del PD ?...... se per caso danneggiassero il PD ... enno', qua si indaga, si sequestra, si va a casa dei giornalisti, magari si minaccia velatamente qualche familiare, magari il procedimento invece di durare 5 anni ( cioè quanto impiegherà la magistratura a rispondere a De Luca su un ricorso che nel frattempo gli permette di governare....) magari impieghera' una settimana, perchè si parla di Renzi ?.....
Certo che è triste davvero assistere in Italia a queste esibizioni di squallore per le quali nessuno prova piu' vergogna, con i risultati che vediamo. Almeno la vergogna dovrebbe essere un sentimento comune e condiviso. Manco quello ......
lo rimpiangerete, Renzi, KOGLIONI
Le guerre sono fatte da persone che si uccidono senza conoscersi, per gli interessi di persone che si conoscono ma non si uccidono.
(Pablo Neruda - Attribuita)
Le plus grand soin d’un bon gouvernement devrait être d’habituer peu à peu les peuples à se passer de lui.
Intercettazioni, i pm ordinano un blitz della Dia al "Fatto". Ma quelle carte non erano segrete
Ci sono intercettazioni che si possono pubblicare, in barba al segreto istruttorio; e intercettazioni che invece secondo la magistratura dovrebbero restare sconosciute all'opinione pubblica, anche se depositate agli atti di un processo.
Del secondo tipo facevano parte le imbarazzanti chiacchierate tra Matteo Renzi, il suo staff e il generale della Gdf Michele Adinolfi, intercettate dai carabinieri del Noe all'inizio del 2014 e pubblicate dal Fatto Quotidiano il mese scorso. Ieri la Procura di Napoli ha mandato la Dia a fare irruzione a casa di due giornalisti del Fatto , Marco Lillo e Vincenzo Iurillo, autori dello scoop, con l'ordine di dare la caccia al file originale del rapporto dei carabinieri. Garbatamente, ai giornalisti è stato fatto presente che se non avessero consegnato il file l'unica soluzione era portar via i pc e il loro intero contenuto. Ovviamente, hanno consegnato il file.
Perché tanta solerzia da parte di una Procura che in passato ha assistito a fughe di notizie ben più inspiegabili? È appena il caso di ricordare che dalle intercettazioni uscivano in modo eloquente i rapporti assai confidenziali tra Adinolfi e Renzi, che si dava da fare per cercare di portare l'amico alla carica di comandante generale; ma bordate di fango, soprattutto nei dialoghi tra Adinolfi e Dario Nardella, partivano all'indirizzo di Giorgio Napolitano: che sarebbe stato «tenuto per le palle» da Gianni De Gennaro e Letta (probabilmente Enrico) con dettagli sulle attività del figlio.
Sia Palalzzo Chigi sia Napolitano avevano preso malissimo la fuoriuscita delle intercettazioni: e in soccorso di entrambi si era mosso tempestivamente il Csm che aveva aperto (caso non unico ma raro) un'indagine. Ora l'iniziativa della Procura, che apre un'inchiesta per scoprire il nome dell'ufficiale che avrebbe passato le carte segrete. L'inchiesta è resa surreale da un dettaglio: le intercettazioni non sono segrete. Furono depositate integralmente e senza omissis online sul Diap, il cervellone della procura, accessibili a tutte le parti. Due giorni dopo, lo scoop del Fatto .
Ieri gli agenti della Dia provano a sostenere, sulla base di un foglio che illustrava gli articoli, che l'informativa in mano ai giornalisti era quella «segreta»: ma, spiegano al Fatto , bastava leggere gli atti dell'inchiesta, per capire che il documento veniva proprio da li.
Le guerre sono fatte da persone che si uccidono senza conoscersi, per gli interessi di persone che si conoscono ma non si uccidono.
(Pablo Neruda - Attribuita)
questo fatto quotidiano fa una dannata paura
se non temessero di farne un martire il trava lo avrebbero già fatto secco
segui le trollate del brunik e scopri chi sta veramente scomodo allo smacchiavelli di rignano
Le guerre sono fatte da persone che si uccidono senza conoscersi, per gli interessi di persone che si conoscono ma non si uccidono.
(Pablo Neruda - Attribuita)