"L'odio per la propria Nazione è l'internazionalismo degli imbecilli"- Lenin
"Solo i ricchi possono permettersi il lusso di non avere Patria."- Ledesma Ramos
"O siamo un Popolo rivoluzionario o cesseremo di essere un popolo libero" - Niekisch
Insomma...però se ne può discutere.
Il guaio è che partiti lombardisti organizzati, che rappresentino diverse tendenze politiche, che io sappia non ce ne sono. La stessa Pro Lombardia Indipendenza non riesce a presentarsi alle elezioni, e per il mio gusto personale è un po' troppo a sinistra, anche se la sostengo, perché la nostra libertà è al momento l'obiettivo prioritario.
Poi non sarebbe obbligatorio per un italiano residente in Lombardia avere la cittadinanza lombarda, se dovesse preferire conservare quella italiana, non è che dovrebbe andarsene per questa ragione. Anzi avendo - tra le altre cose - presumibilmente una pressione fiscale un po' più bassa sarà ben contento di restare.
Da esterno mi pare che Pro Lombardia sia un movimento liberale... mi sbaglio?
Comunque mi sa che per avere movimenti che rappresentino diverse tendenze bisognerà aspettare a lungo... C'è la mania del partito unico... E se fai il partito unico non puoi essere ne carne ne pesce, altrimenti il partito si spacca subito.
A Venezia per la cittadinanza c'era il discorso delle tre generazioni. La cittadinanza si poteva anche perdere, ed a quel punto anche per un autoctono...
Comunque non sarebbe male questo doppio livello di cittadinanza (cittadini originari e cittadini residenti) legato al diritto di voto amministrativo (per tutti) e politico (solo per gli originari). Con la possibilità di passare da un livello ad un altro: per i residenti dopo tot generazioni che abbiano pagato i contributi e con una fedina penale trasparente, ovviamente passaggio da farsi su richiesta non in automatico, per gli originari in caso di reati chi li commette perde completamente o per tot tempo il diritto di voto e i suoi discendenti passano allo status di residenti.