Originariamente Scritto da
-Caligola-
salve! leggo spesso questa sezione, ma non sono mai intervenuto..vedrò di rimediare!
vorrei esporvi brevemente la mia situazione, per avere eventuali chiarimenti e/o consigli.
a 19 anni, dopo un lungo periodo di riflessione(certo, relativamente alla mia età), aiutato nel mio percorso dagli scritti dei Padri e dei Dottori della Chiesa, la mia mente ha finalmente accettato una Verità che il cuore desiderava con tutto se stesso: Cristo è un'evidenza a cui non ci si può che arrendere.
credevo che da quel momento in poi, quell'epifania che così gradualmente si era realizzata nella mia coscienza, il mio cammino sarebbe stato non dico in discesa, perchè vita est militia, ma sicuramente non avrei mai pensato di incontrare una serie così impressionante di tortuose salite burocratiche. sono passati tre anni, e ancora vago nel nulla.
ho raccolto tiepidi entusiasmi, inspiegabile diffidenza e addirittura indifferenza. sembra impossibile iniziare concretamente un percorso che mi conduca ai sacramenti.
"eh servono un paio d'anni" benissimo, quando si inizia? silenzio. bisogna vedere, bisogna organizzarsi, per una persona soltanto il corso non si fa...un altro prete mi ha detto che non era interessato, un altro che era necessario sentire dei colleghi e dei superiori, un altro ancora che non si fidava..
fidarsi? cos'è, otterrei forse dei vantaggi materiali ad abbracciare platealmente la fede cristiana nel 2015? cos'è questa diffidenza di fondo nemmeno troppo velata? perchè si cerca di trovare eventuali falle nelle mie convinzioni invece di aiutarmi a radicarne ulteriormente le basi? è un test a risposta multipla? devo studiare dei manuali?
l'iterarsi della cosa mi ha procurato, devo ammetterlo, un certo fastidio. è vero, si deve essere più diligenti nell'accogliere chi da fuori viene alla Chiesa rispetto a chi nella Chiesa nasce. analizzare i motivi di una conversione, indagarne la purezza, ecc..sono d'accordo. ma ritengo anche che questa mia frustrazione non sia un capriccio immotivato di chi vuole tutto e subito..
sono un ignorante, è un dato di fatto, nonostante abbia cercato di sviscerare la teologia nel mio piccolo e ora anche all'università..ma non credo di aver bisogno di una trascendentale catechesi (che comunque mi è stata descritta solo fumosamente, nessuno mi ha detto chiaro e tondo di cosa si tratti) per aderire con consapevolezza alla religione.
vi chiedo, è normale una trafila simile? oppure ho solo avuto la sfortuna di incontrare un congruo numero (preoccupante) di preti "sbagliati"?
p.s. dimenticavo di dire che non sono un caso di passaggio da una religione ad un'altra, sono nato in una famiglia atea che ha deciso di non battezzarmi per lasciarmi libera scelta da adulto. io mi converto a Cristo, semplicemente.
Grazie.