“Un assassinio orchestrato dalla propria figlia non e’ mai piacevole”: è questo l’amaro commento di*Jean-Marie Le Pen, padre della nota Marine e cofondatore di quello stesso Front National che ieri, su ordine del proprio comitato esecutivo, lo ha espulso.
“E’ Marine Le Pen che ha preso questa decisione, senza assistere al plotone d’esecuzione ma*da lontano, al telefono.*E’ brutto far uccidere tuo padre e*non l’ha fatto lei stessa ma l’ha fatto fare dai suoi tirapiedi” ha continuato lo sfogo l’ormai 87enne Le Pen parlando ai microfoni di Rtl. Ma lui non ha certo intenzione di arrendersi: in quanto presidente onorario*“eletto da un congresso e non da un gruppetto di 5 persone” – quanti sono cioè i membri del succitato comitato – non abbandonerà tanto presto questa causa. Il 5 e 6 settembre, quando si svolgerà a Marsiglia un evento del Fn, lui sostiene di voler essere al suo posto.


L’espulsione e il ricorso

L’espulsione, come anticipato, è stata votata ieri “a maggioranza sufficiente” e con l’assenza della presidente Marine Le Pen – colei che più ha spinto per l’allontanamento del padre. Per quanto riguarda le motivazioni, il comitato ha specificato che esse saranno notificate all’interessato nei prossimi giorni.
Comunque l’avvocato di*Jean-Marie Le Pen*ha annunciato – già prima che giungesse la sentenza – che presenterà un nuovo ricorso contro l’espulsione. Nuovo sì, poichè non è il primo: già lo scorso luglio il Tribunale di Nanterre aveva annullato il suo allontanamento dal partito, il quale era stato disposto a seguito di alcune dichiarazioni antisemite del cofondatore del FN. Egli aveva infatti definito le camere a gas che sterminarono gli ebrei durante la seconda guerra mondiale come un “dettaglio della storia”, per poi prendere anche le difese del regime collaborazionista del maresciallo Petain. E’ da quel momento che sua figlia Marine, la quale da tempo sta cercando di togliere quell’impronta estremista dal suo partito, ha dato inizio a questa faida famigliare “tutta a destra”.



Scritto da: Giulia Angeletti
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