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    Arrow Tasse in Italia: il premier israeliano Netanyahu dà lezione all’Expo


    Tasse in Italia: Netanyahu dà lezione all’Expo
    Le cene ufficiali*con illustri ospiti stranieri non sono sempre noiosi. C’è anzi spazio per gustosi siparietti, su argomenti peraltro molto seri.
    E’ il caso della cena seguito alla blindatissima visita del premier israeliano Netanyahu all’Expo a Milano, che dopo avere visitato i padiglioni israeliano, italiano, cinese ed americano, ha incontrato a tavola il commissario Sala e alcuni imprenditori , tra cui Diana Bracco.
    “Ho sentito ” dice il premier israeliano “che il vostro primo ministro Matteo Renzi sta preparando una manovra per abbassare le tasse” è l’esordio, forse di cortesia, di Netanyahu. Ne nasce una discussione. Netanyahu a un certo punto chiede a Sala: “Lei quanto paga di tasse?”. Il commissario unico risponde: “Circa il 50 per cento”. Netanyahu appare basito: “Cosa?”. Inizia a scuotere la testa, chiede una penna e, sul retro del foglio con il menu della cena, inizia a tracciare un grafico, questo:
    Cos’è?
    Tasse in Italia e la curva di Laffer

    Si tratta della curva di Laffer, ovvero della di quella curva che secondo la teoria dell’economista omonimo descrive il gettito di uno Stato*in base al tasso di imposizione fiscale: vi sarà un punto in cui anche aumentando le tasse, si ricaverà meno gettito, perchè una imposizione così elevata scoraggerà gli investimenti, o diminuirà la crescita, e si rivelerà quindi un boomerang. Al contrario, riducendo la tassazione si potrà avere paradossalmente un aumento di gettito grazie al maggiore incentivo agli investimenti.
    Si tratta di un concetto non nuovo, in passato Silvio Berlusconi l’aveva fatto proprio parlando di una cifra precisa, il 33%, che non dovrebbe essere superata, e dovrebbe essere il punto di massimo di gettito, dopo il quale la tassaizone diventa deleteria per lo Stato stesso.
    Quello che forse molti non sanno è che Laffer stesso aveva disegnato la sua celebre curva in un altro tovagliolo, in un’altra cena, nel 1974, negli Stati Uniti, parlando con Donald Rumsfeld, più tardi segretario per la difesa americano
    Lo*vediamo di seguito.
    I corsi e ricorsi della storia.Per molti economisti, soprattutto quelli più keynesiani, è una teoria rozza, anche perchè in realtà non vi è certezza su quale sia il punto di massima tassazione utile a un sistema, cambiando moltissimo le condizioni dei vari Paesi, e se una elevata presione fiscale può essere sopportabile e utile in Scandinavia, potrebbe essere deleteria in Paesi mediterranei per esempio.La sua semplicità, tuttavia, l’ha sempre resa molto popolare, oltre le facoltà di economia

    Scritto da: Gianni Balduzzi
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  2. #2
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    Predefinito Re: Tasse in Italia: il premier israeliano Netanyahu dà lezione all’Expo

    Citazione Originariamente Scritto da POL Visualizza Messaggio

    Tasse in Italia: Netanyahu dà lezione all’Expo
    Le cene ufficiali*con illustri ospiti stranieri non sono sempre noiosi. C’è anzi spazio per gustosi siparietti, su argomenti peraltro molto seri.
    E’ il caso della cena seguito alla blindatissima visita del premier israeliano Netanyahu all’Expo a Milano, che dopo avere visitato i padiglioni israeliano, italiano, cinese ed americano, ha incontrato a tavola il commissario Sala e alcuni imprenditori , tra cui Diana Bracco.
    “Ho sentito ” dice il premier israeliano “che il vostro primo ministro Matteo Renzi sta preparando una manovra per abbassare le tasse” è l’esordio, forse di cortesia, di Netanyahu. Ne nasce una discussione. Netanyahu a un certo punto chiede a Sala: “Lei quanto paga di tasse?”. Il commissario unico risponde: “Circa il 50 per cento”. Netanyahu appare basito: “Cosa?”. Inizia a scuotere la testa, chiede una penna e, sul retro del foglio con il menu della cena, inizia a tracciare un grafico, questo:
    Cos’è?
    Tasse in Italia e la curva di Laffer

    Si tratta della curva di Laffer, ovvero della di quella curva che secondo la teoria dell’economista omonimo descrive il gettito di uno Stato*in base al tasso di imposizione fiscale: vi sarà un punto in cui anche aumentando le tasse, si ricaverà meno gettito, perchè una imposizione così elevata scoraggerà gli investimenti, o diminuirà la crescita, e si rivelerà quindi un boomerang. Al contrario, riducendo la tassazione si potrà avere paradossalmente un aumento di gettito grazie al maggiore incentivo agli investimenti.
    Si tratta di un concetto non nuovo, in passato Silvio Berlusconi l’aveva fatto proprio parlando di una cifra precisa, il 33%, che non dovrebbe essere superata, e dovrebbe essere il punto di massimo di gettito, dopo il quale la tassaizone diventa deleteria per lo Stato stesso.
    Quello che forse molti non sanno è che Laffer stesso aveva disegnato la sua celebre curva in un altro tovagliolo, in un’altra cena, nel 1974, negli Stati Uniti, parlando con Donald Rumsfeld, più tardi segretario per la difesa americano
    Lo*vediamo di seguito.
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  3. #3
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    Predefinito Re: Tasse in Italia: il premier israeliano Netanyahu dà lezione all’Expo

    Netanyahu dovrebbe essere in galera

    Ormai in italia vengono cani e porci a fare i fenomeni col culo degli altri


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  4. #4
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    Predefinito Re: Tasse in Italia: il premier israeliano Netanyahu dà lezione all’Expo

    Alla Bocconi la conoscono la curva di Laffer?
    Perché da come si è comportato al governo della nazione, il rettore e presidente di quella "illustre" scuola, sembrerebbe proprio di no.
    Mario Monti ha istituito l'IMU perfino sui macchinari delle aziende, idonei alla produzione. Un palese comportamento per la distruzione del tessuto produttivo nazionale. Forse glielo avrà suggerito qualche straniero di adottare quei provvedimenti da apocalisse economica.
    Probabilmente ai bocconiani ancora non è noto il concetto che le aziende e le famiglie: o pagano imposte o investono nell'economia reale. Questa semplicissima nozione l'ho sentita per la prima volta in America negli anni '50.
    Se Monti mi avesse chiesto consiglio, gli avrei suggerito di prendere i soldi dai moltissimi risparmi dormienti depositati nelle banche. Ah già, i soldi nelle banche non si toccano altrimenti si ferma la speculazione (che invece i bocconiani chiamano economia) finanziaria. E poi mettendo mano sui risparmi dormienti nelle banche si andrebbero a toccare i tanti super paperoni delle istituzioni: ex generali, ex funzionari, ex presidenti, ex...

  5. #5
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    Predefinito Re: Tasse in Italia: il premier israeliano Netanyahu dà lezione all’Expo

    non vi è certezza su quale sia il punto di massima tassazione utile a un sistema



    Una cosa però è certa, più questo punto è alto meno sarà utile al sistema.
    "I socialisti sono come Cristoforo Colombo: partono senza sapere dove vanno. Quando arrivano non sanno dove sono. Tutto questo con i soldi degli altri."

  6. #6
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    Predefinito Re: Tasse in Italia: il premier israeliano Netanyahu dà lezione all’Expo

    Citazione Originariamente Scritto da POL Visualizza Messaggio

    Tasse in Italia: Netanyahu dà lezione all’Expo
    Le cene ufficiali*con illustri ospiti stranieri non sono sempre noiosi. C’è anzi spazio per gustosi siparietti, su argomenti peraltro molto seri.
    E’ il caso della cena seguito alla blindatissima visita del premier israeliano Netanyahu all’Expo a Milano, che dopo avere visitato i padiglioni israeliano, italiano, cinese ed americano, ha incontrato a tavola il commissario Sala e alcuni imprenditori , tra cui Diana Bracco.
    “Ho sentito ” dice il premier israeliano “che il vostro primo ministro Matteo Renzi sta preparando una manovra per abbassare le tasse” è l’esordio, forse di cortesia, di Netanyahu. Ne nasce una discussione. Netanyahu a un certo punto chiede a Sala: “Lei quanto paga di tasse?”. Il commissario unico risponde: “Circa il 50 per cento”. Netanyahu appare basito: “Cosa?”. Inizia a scuotere la testa, chiede una penna e, sul retro del foglio con il menu della cena, inizia a tracciare un grafico, questo:
    Cos’è?
    Tasse in Italia e la curva di Laffer

    Si tratta della curva di Laffer, ovvero della di quella curva che secondo la teoria dell’economista omonimo descrive il gettito di uno Stato*in base al tasso di imposizione fiscale: vi sarà un punto in cui anche aumentando le tasse, si ricaverà meno gettito, perchè una imposizione così elevata scoraggerà gli investimenti, o diminuirà la crescita, e si rivelerà quindi un boomerang. Al contrario, riducendo la tassazione si potrà avere paradossalmente un aumento di gettito grazie al maggiore incentivo agli investimenti.
    Si tratta di un concetto non nuovo, in passato Silvio Berlusconi l’aveva fatto proprio parlando di una cifra precisa, il 33%, che non dovrebbe essere superata, e dovrebbe essere il punto di massimo di gettito, dopo il quale la tassaizone diventa deleteria per lo Stato stesso.
    Quello che forse molti non sanno è che Laffer stesso aveva disegnato la sua celebre curva in un altro tovagliolo, in un’altra cena, nel 1974, negli Stati Uniti, parlando con Donald Rumsfeld, più tardi segretario per la difesa americano
    Lo*vediamo di seguito.
    I corsi e ricorsi della storia.Per molti economisti, soprattutto quelli più keynesiani, è una teoria rozza, anche perchè in realtà non vi è certezza su quale sia il punto di massima tassazione utile a un sistema, cambiando moltissimo le condizioni dei vari Paesi, e se una elevata presione fiscale può essere sopportabile e utile in Scandinavia, potrebbe essere deleteria in Paesi mediterranei per esempio.La sua semplicità, tuttavia, l’ha sempre resa molto popolare, oltre le facoltà di economia

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    Forse occorrerebbe spiegare a Netanyahu che in Italia le tasse sono alte ... perchè a pagarle sono sempre gli stessi che non possono permettersi di evaderle .... e magari allora "capirebbe"

 

 

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