"Il giovane regno cominciò la propria vita sotto la minaccia della bancarotta finanziaria. Si doveva ora pagare il costo della guerra e dell'indipendenza, ed era necessario trovare denaroper far funzionare l'apparato fondamentale di uno stato moderno: un esercito e una marina unificati, i lavori pubblici e un'amministrazione efficiente.
Nel 1862, anno in cui fu presentato il primo bilancio finanziario dell'italia unita, le entrate dello stato di 450 milioni di lire erano meno della metà delle uscite. Per più di dieci anni il paese visse finanziariamente alla giornata"
Da "L'Italia dal liberalismo al fascismo 1870-1925", vol I, di Christopher Seton-Watson, edita da Laterza