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Dav. c. G.
Ad Orio sul Serio pagavano di IMU prima casa di Monti una media di oltre 2100 euro. Prova ad immaginare quanto pagava il 10% delle case più ricche.
Prima casa, a Selvino l'Imu più alta A Viadanica il conto meno salato
Livello zero A Orio 38 hanno pagato per la prima casa anche se non era dovuta: saranno rimborsatiTurismo A Foppolo imposta contenuta sugli immobili non prima abitazione: in media 150 euroOrio terza in Italia: media sopra i 2 mila euro per gli altri immobili
Se lo aggiudica Viadanica il record del Comune bergamasco dove si è pagata l'Imu più bassa sulla prima casa: qui il versamento medio per i 117 immobili per cui è stata pagata - escludendo ovviamente dal conto chi è risultato esente - è stato di 50,41 euro. La cifra è bassa rispetto ad altri paesi della Bergamasca, ma abbastanza lontana dai 16,14 euro pagati a Zerfaliu, paesino sardo «low cost» in fatto di Imu. Nella Bergamasca le cifre più basse sono state pagate in generale nei piccoli paesi di montagna, come Blello e Valnegra. Dall'altra parte della classifica, con il conto Imu più alto sulla prima abitazione, c'è Selvino, dove in media sono stati pagati 255,87 euro. Anche qui c'è grande distanza dal record nazionale, detenuto da Portofino, dove il versamento medio sulla prima casa è stato di 1.030,81 euro. E se a livello nazionale l'Imu più cara sulla prima abitazione si paga in città turistiche (nella top ten ci sono anche Forte dei Marmi, Capri e Courmayeur), da noi il record per i versamenti più alti spetta (dopo Selvino) al capoluogo e a paesi per nulla turistici come Torre dè Roveri e Gorlago, che battono «capitali» delle seconde case come Foppolo o Castione dove gli immobili diversi dalla prima abitazione hanno pagato in media un'imposta di 155,36 e di 238. I dati sull'Imu ? diffusi dal ministero dell'Economia - assegnano al capoluogo l'incasso maggiore (da ripartire tra Stato e Comune): 66 milioni di euro, per 9 milioni legati alla prima casa e per 57 agli altri immobili. Segue Treviglio con 11,1 milioni (1,7 legati alla prima casa e quasi 9,5 per gli altri immobili). In termini di imposta media spicca però Orio al Serio: è il terzo Comune d'Italia con l'Imu più alta (il versamento medio è 2.181,35 euro) sugli altri immobili diversi dalla prima abitazione (come seconde case, esercizi commerciali e capannoni). In particolare da 931 immobili sono arrivati oltre 2 milioni di euro. «L'aeroporto e l'Oriocenter, su cui abbiamo applicato l'aliquota al 10,1 per mille ci fanno impennare la media», spiega il vicesindaco di Orio al Serio, Alessandro Colletta. I dati del ministero dicono che al totale dei versamenti (2.030.840 euro) hanno contribuito 931 realtà, relativamente poche rispetto ad altri Comuni. «Senza l'aeroporto e il centro commerciale ? dice il vicesindaco ? la media sarebbe notevolmente più bassa. Le altre attività artigianali e commerciali più piccole hanno aliquote più basse rispetto a queste due realtà». Orio al Serio si rifà però sulla classifica dell'Imu sulla prima abitazione, dove ? secondo i dati del ministero ? è tra i primi 20 Comuni bergamaschi con l'imposta più bassa. «A noi però risulta ? dice Colletta ? che il versamento medio sia stato pari a zero: nessuno ha pagato l'Imu sulla prima casa». La differenza tra i dati del ministero e quelli del Comune forse nasce dal fatto che, a giugno, alcuni cittadini (trentotto per la precisione) hanno voluto pagare comunque l'Imu sulla prima casa con le aliquote al 4 per mille, come aveva chiesto inizialmente lo Stato. «Avevamo chiesto di aspettare a pagare ? spiega Alessandra Locatelli, funzionario responsabile della contabilità ?, qualcuno però ha voluto portarsi avanti. Così ora li abbiamo dovuti rimborsare. Se il ministero avesse il dato aggiornato al netto dei rimborsi (pari a 2.742,11 euro) ? dice Locatelli ? a noi spetterebbe il record d'Italia sulla prima casa». Nella Bergamasca l'Imu più bassa su seconde case e edifici commerciali si paga soprattutto nei piccoli Comuni di montagna, come Oltressenda Alta e Brumano, dove gli immobili risultano di piccole dimensioni. Quella più cara, invece, viene pagata nel capoluogo in alcuni paesi della Bassa, dove le casse dei Comuni «beneficiano» delle grandi superficie di capannoni e industrie.