Sono rimasti in carcere nemmeno 48 ore i cinque banditi arrestati dalla Squadra Mobile, subito dopo aver fatto saltare la cassa continua del supermercato «Billa» di Valdobbiadene. Dopo la convalida dell'arresto il gip di Treviso Elena Rossi ha disposto per i cinque il solo obbligo di dimora nei comuni di residenza e il divieto di uscire di casa dalle 21 alle 7 del mattino. Una decisione che lascia sconcertato il Questore di Venezia Fulvio Della Rocca i cui uomini hanno lavorato diversi mesi per incastrare questi banditi che non hanno un lavoro e vivono di questo.
«Non riesco a capire questa decisione. I ragazzi della Mobile hanno lavorato giorno e notte per individuarli e poterli catturare. Sono stati spesi tanti soldi in questa indagine e alla fine perché ammettono di aver commesso l'assalto di Valdobbiadene vengono messi fuori», spiega il dottor Della Rocca. «Ma questa è collaborazione? Figuriamoci
li abbiamo presi in flagranza, avevano ancora i cappucci in testa e in macchina gli attrezzi usati per assaltare la cassa continua. A casa abbiamo trovato il resto. C'era già tutto per incastrarli. Non ci hanno dato loro gli elementi per attribuirgli il colpo».
Il Questore poi solleva una questione molto delicata riguardo le indagini ancora in corso. «Stiamo indagando su almeno altri cinque assalti per i quali ci sono elementi per dire che sono loro ad averli commessi. Del resto siamo arrivati ai cinque grazie a quelle indagini. Adesso sono fuori, si possono incontrare e parlarsi col rischio dell'inquinamento delle prove. Non ho parole».
I cinque residenti tra le province di Padova e Treviso erano da tempo finiti nell'indagine avviata dopo alcuni assalti a bancomat commessi nella nostra provincia. Indagando su questi colpi e su altri commessi in altra parte del Nord Italia, i poliziotti della Mobile diretti da Marco Odorisio sono riusciti a bloccarli dopo il colpo di Valdobbiadene.
Con l'obbligo di dimora non c'è nessuno praticamente che li controlla.
Infatti bisognerebbe pedinarli per tutto il territorio comunale del paese di residenza per vedere cosa fanno. Impossibile. Tra le altre cose possono incontrare chiunque, dagli stessi complici ad altri pregiudicati sospettati di far parte della batteria messa in piedi per gli assalti. Un disastro per il proseguo delle indagini. Gli investigatori speravano, almeno, negli arresti domiciliari o in un processo per direttissima per l'assalto di Valdobbiadene.
«Sono sconcertato. Ma con scelte del genere che senso della sicurezza possono avere le persone per bene.
Cosa andiamo a raccontare ai cittadini se dopo l'arresto di delinquenti che vanno in giro a far saltare bancomat e casse continue causando centinaia di migliaia di euro di danni e rischiando di far male alle persone, questi ritornano tranquilli a casa e possono girare indisturbati per i loro paesi. :giagia:
Ma scusatemi in carcere ci restano e ci vanno solo gli sfigati?».
Scarcerata la banda del bancomat. Il questore: "E' una scelta incomprensibile"