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Discussione: L'ipotesi di Gaia

  1. #1
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    "Il tuo orecchio non mi percepisce, ma in cuore ti rimbombo; in forma varia esercito crudele potere" Goethe, Faust, parte prima.
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    La coscienza di Gaia

    Pur non condividendo certe conclusioni dell'autore, un po' troppo in profumo di New Age, dove pare non venga tenuta in alcun conto la fase disgregativa della manifestazione in favore d'una fantomatica, idilliaca?, fase evolutiva perenne. Credo comunque l'articolo possa offrire seri spunti di riflessione soprattutto a chi non crede sussista una identità spirituale di popolo (di ogni singolo popolo). O peggio che questa sia tanto labile dal poter essere spazzata via in pochi decenni. O peggio ancora, che non sussistano stretti legami tra le zone di Gaia (suolo) che ospitano una particolare etnia e l'essenza spirituale di quest'ultima (ed in tal senso si può ben affermare che anche il fattore ambientale sia condizioante).



    SIAMO UNITI IN UNA SOLA MENTE?

    di Javìer García Bianco e Luis G. La Cruz
    Mentre leggete questo articolo, un totale di 91 dispositivi elettronici, distribuiti in più di 40 paesi (molti di essi in università e laboratori scientifici), stanno generando incessantemente una serie casuale di zeri e di uno, alla velocità di 200 cifre al secondo, il cui significato è apparentemente senza senso. Tali dispositivi stanno funzionando dall'agosto del 1998 e tutti i dati ottenuti vengono inviati ogni cinque minuti via internet a un server centrale ubicato presso la prestigiosa università americana di Princeton. Lì, nei meandri del laboratorio del PEAR (Laboratorio di Ricerca sulle Anomalie di Princeton), ha il suo quartier generale uno degli esperimenti scientifici più ambiziosi e affascinanti degli ultimi anni: il Progetto Cos(-ien,a Globale (PCG), che comprende esperti di rami molto diversi tra loro, come la sociologia, la psicologia, la fisica quantistica e la parapsicologia. Questi dispositivi elettronici - battezzati EGG (Elettrogaiagrammi) dai loro creatori sembrano occultare, o generare nei loro circuiti, un enigma scientifico di grande importanza per l'umanità. Il loro chipinformatico è espressamente studiato per generare sequenze casuali di codici binari formate da uno e zero. Secondo le leggi della statistica, nel tempo il numero generato di zeri e di uno dovrebbe essere più o meno identico, di modo che se trasferiamo il risultato in un grafico, questo dovrebbe rappresentare una linea praticamente retta. Tuttavia, gli scienziati del PCG hanno potuto dimostrare che, in determinate occasioni, la linea retta modifica bruscamente, generando picchi marcati che non possono essere attribuiti al caso o a interferenze causate da altri apparecchi elettronici. Curiosamente, gli esperti coinvolti nell'esperimento hanno scoperto che tali "anomalie" nella sequenza di numeri coinciderebbero con eventi di rilevanza mondiale. Roger Nelson, direttore e fondatore del progetto, crede che il suo esperimento potrebbe essere sulla strada di dimostrare l'esistenza di una sorta di «mente globale o planetaria». Tutti saremmo in tal modo interconnessi, a tal punto da aver creato una sorta di "supermentè ' o mente globale che, tra le altre cose, sembra rispondere ad avvenimenti di grande ripercussione che interessano un gran numero di persone contemporaneamente. E questo è esattamente quello che starebbero rilevando i generatori di numeri del progetto: le perturbazioni o "sussulti" di questa mente globale.


    INIZI DI UNA RICERCA

    Le origini del Progetto Coscienza Globale risalgono alla fine degli anni Settanta del secolo scorso quando il professor Robert Jahn - ex decano della Scuola di Ingegneria di Princeton - si mostrò interessato alle facoltà straordinarie della nostra mente e decise di studiarle usando il metodo scientifico e strumenti sofisticati. Fu così che nacque l'idea di utilizzare un Generatore di Numeri Casuali (REG è la sua sigla in inglese): un apparecchio che generava sequenze casuali in codice binario (zeri e uno) e che fu il "prototipo" degli attuali dispositivi utilizzati per il Progetto Coscienza Globale. A tal scopo, si avvalse di sconosciuti incontrati per strada, ai quali chiedeva di tentare di alterare i risultati, concentrandosi nel generare più zeri che uno. E vi riuscì. Apparentemente, la mente di quei volontari rii forare la quantità di numeri casuali e la macchina, ottenendo più zeri quar centravano su questo numero. I primi studi di Jahn ebbero la loro importanza per Roger Nelson, altro scienziato di Princeton, attualmente professore emerito di tale università. Nelson volle determinare se queste dimostrazioni del potere della mente sulla materia avrebbero potuto ot forza utilizzando gruppi di persone vidui separati. Fu così che iniziò a fare. esperimenti con le reti di comunicazione. Di nuovo, il risultato fu positivo, nonostante sfidasse le concezioni scientifiche stabilite. Successivamente, approfittando delle possibilità che gli offriva internet, Nelson mise in comunicazione vari generatori geogratìcamente separati a un server centrale dell'università nordamericana. La ricerca ebbe una svolta inaspettata il 6 settembre 1997. Quella che fino ad allora era stata una linee orizzontale nei grafici si alterò bruscamente. Tutti i dispositivi, situati in paesi diversi, stavano registrando un'anomalia. Curiosamente, in quei momenti milioni di persone assistevano tramite i loro televisori ai funerali di Lady Diana. Due mesi dopo, nel novembre del 1997, Nelson si recò presso l'università tedesca di Friburgo per una conferenza sulle facoltà paranormali. Lì incontrò altri scienziati, tra i quali Dick Bierman, Dean Radia, Marilyn Schlitz, Jiri Wackermann e insieme posero le basi di quello che oggi conosciamo come Progetto Coscienza Globale. La pagina web del PCG (http://noosphere.princeon.edu/) offre tutti i dati. Il sito mostra una listadi 181 eventi mondiali che, secondo i membri del progetto, sono stati registrati in modo rigoroso dai dispositivi. Tra di essi, l'attentato
    11'11 settembre alle Torri Gemelle, l'affondamento del sottomarino russo Kursk il bomardamento della NATO sul Kosovo e anche gli attentati terroristici dell' I l marzo 2004 a Madrid e le ulteriori
    dimostrazioni di dolore in tutta la Spagna. Tutti questi avvenimenti appaiono registrati in grafici che mostrano le deviazioni della linea. Tuttavia, i ricercatori di Priceton e i loro collaboratori potrebbero aver
    scoperto, senza cercarlo intenzionalmente, qualcosa di ancora più affascinante



    UNA FINESTRA SUL FUTURO?

    Il 25 dicembre del 2004, ventiquattrore prima dekko Tsunami che avrebbe raso al suolo parte del sudest asiatico, i dispositivi del progetto iniziarono a comportarsi in modo strano. I grafici generati dai programmi informatici iniziarono a mostrare una marcata curva ascendente, attivando gli allarmi degli scienziati implicati nel progetto. Secondo i partecipanti all'esperimento, quella non era la prima volta che accadeva qualcosa di simile. Anche quattro ore prima degli attentati alle torri gemelle i generatori di numeri casuali "impazzirono". Allo stesso modo, le cifre generate dai dispositivi del progetto registrarono deviazioni molto significative, anche poco prima che avesse luogo il terribile terremoto del 17 agosto 1999 in Turchia. I dispositivi del Progetto Coscienza Globale possono prevedere il futuro? Nel caso del terremoto e dello Tsunami, l'analisi dei dati apre la porta a due possibilità ugualmente affascinanti: da un lato la presunta mente globale rilevata dal PCG potrebbe essere in grado di anticipare eventi futuri; dall'altra, potrebbe significare che tale mente non sarebbe formata unicamente dagli esseri umani, ma anche da tutti gli altri esseri viventi che avrebbero percepito i segnali - impercettibili per le persone - che si producono prima dei movimenti sismici. Nel caso dell'attentato dell' 1 I settembre, i grafici cominciarono a registrare anomalie quattro ore prima dell'impatto del primo aereo contro le Torri Gemelle. La mente globale aveva forse in qualche modo previsto ciò che stava per accadere o aveva captato l'estrema inquietudine dei terroristi, che si presume fossero gli unici a sapere in quel momento della tragedia? In questo ultimo caso saremmo di fronte alla conferma che anche un gruppo ridotto di persone può influire sull'inconscio collettivo

    OPINIONI A CONFRONTO.

    Il numero di scienziati implicati nell'esperimento (oltre settanta da università di tutto il mondo), come il rigore e il controllo ai quali sono sottoposti i dati ottenuti, conferiscono una credibilità innegabile a quello che è l'esperimento parapsicologico più ambizioso realizzato finora. Naturalmente, uno studio con queste caratteristiche non poteva passare indenne per le critiche degli scienziati più increduli. Il nordamericano James Randi, uno degli scettici più famosi e attivi, è molto chiaro a tale rispetto: «Quello che stanno facendo questi ricercatori è studiare grafici prodotti dalle loro macchine per vedere se ci trovano qualcosa. E troveranno sempre qualcosa. Sono cercatori di dati e ciò è imperdonabile per la scierun». Tuttavia, i membri del progetto con Nelson in testa - scartano completamente questa possibilità. Assicurano che stanno utilizzando le tecniche scientifiche e i calcoli matematici più rigorosi per evitare proprio possibili connessioni casuali senza relazione reale.
    Vorrernmo scoprire che abbiamo commesso errori - assicura Nelson - ma non siamo riusciti a trovarne, nessun altro vi è riuscito. I nostri dadi mostrano chiaramente che la possibilità di ottenere tali risultati per caso è una su un milione. Ciò è enorrnemente significativo». Un altro scettico, Claus Larsen, ha segnalato i suoi dubbi sulle analisi realizzate da Dean Radia, uno dei collaboratori del PCG, sulle deviazioni rilevate I' I 1 settembre 2001. Secondo Larsen, Radia non ha potuto spiegare altre anomalie apparse giorni prima dell'attentato, che mostravano un grado di deviazione simile a quello registrato il giorno dell'attacco alle Torri Gemelle. Se si sono prodotte anomalie di tale livello, argomenta Larsen, avrebbe dovuto accadere qualcosa di importante, tuttavia non è stato trovato nessun accadimento che potesse essere abbinato a quei grafici. Il professor Christopher French, psicologo del Goldsmith College dell'Università di Londra, che dedica parte dei suoi studi alla ricerca sulle presunte facoltà paranormali ha affermato: «L'idea che la coscienza potrebbe influenzare direttamente i risultati di un generatore di numeri casuali non è cosa che si combina con il punto di vista scientifico convenzionale riguardo al funzionamento dell'universo. Ma il vero scetticismo non consiste nel rifiutare le affermazioni perché sembrano impossibili, ma piuttosto nell'esaminare le prove presentate in appoggio a tali affermazioni. Uno dei miei allievi, ltai hrtzan, ha terminato caio studio che esamina gli effetti della meditazione sui risultati dei generatori di numeri, basandosi su uno studio originale realizzato da Radin. l suoi risultati, per mia sorpresa, sembrano appoggiare l'idea che la meditazione può avere un effetto diretto sui generatori, ma soltanto quando le persone che partecipano a tale meditazione sono al corrente della presenza dell'apparecchio. Anche se non può essere scartata completamente la possibilità che i risultati siano dovuti a errori di funzionamento dell'equipaggiamento, questi risultati sono molto intriganti e costituiscono una sfida reale per me come scettico». Recentemente, French ha dato inizio a un ambizioso esperimento parallelo per verificare se i risultati ottenuti a Princeton siano validi.

    LA COSCIENZA DI GAIA.

    A ogni modo gli scienziati hanno pochi dubbi sul fatto che, effettivamente, si sta rilevando qualcosa di anomalo. Il fisico dell’Università di Utrecht, nei paesi bassi, Dick Bierman, le cui ricerche attuali sono dirette a chiarire la relazione tra la fisica quantistica e la coscienza, è una delle voci più qualificate per analizzare i dati ottenuti dagli EGG, dato che egli stesso partecipò alla progettazione d’alcuni apparecchi. “Nel Progetto Coscienza Globale l’ effetto è reale. L’unico punto che può essere discusso è cosa signufichi esattamente”, ha dichiarato. Se alla fine gli studi del PCG verranno confermati dal resto della comunità scientifica, le implicazioni per l'Umanità sono inimmaginabili. Sarebbe la conferma scientifica che una parte di noi, della nostra mente, è capace di influire sulla realtà fisica. E lo farebbe, inoltre, come parte di qualcosa di più grande, una mente globale che unisce in modo sorprendente tutti gli esseri viventi del nostro pianeta. Cari Gustav Jung (cfr. pag. 78) la propose come teoria scientifica di ciò che chiamò "psicologia profonda": al di là della coscienza e dell'inconscio individuale, tutti condivideremmo una stessa mente, l'inconscio collettivo. Questa ipotesi nacque dall'interpretazione di un sogno che, in una cultura prescientifica, sarebbe stato percepito come una rivelazione. Il linguaggio attraverso il quale questo psichismo farebbe giungere i suoi messaggi alla coscienza sarebbero i simboli, sostenuti da forme autonome e universali di rappresentazione, che Jung denominò archetipi. Secondo lui, questi non cambiano con le epoche e le culture. A differenza della coscienza individuale, l'inconscio collettivo sarebbe immortale e farebbe tesoro di tutta l'esperienza vivente.Questa teoria è la forma in cui la nostra cultura scientifica descrive un'entità, captata intuitivamente dagli uomini delle culture anteriori, alla quale sono stati dati i nomi più diversi. Registro akashico, anima mundi o etere riflettente, tra gli altri, sono soltanto modi diversi di denominare la stessa cosa: una memoria planetaria o cosmica che registrerebbe l'esperienza della collettività vivente. Soltanto la memoria? Evidentemente no. Tale entità risponde alle domande e non fa giungere messaggi inaspettati. Non solo opera come sostegno basilare dello psichismo personale, ma comprende anche una dimensione supercosciente. In quanto origine, equivale ad Alfa, ma come entità che conosce anche il futuro è pure Omega. Se Jung si rese conto di ciò - domandandosi anche se ciò che lui, in qualità di scienziato, chiamava inconscio collettivo non fosse proprio ciò che, dal punto di vista dell'esperienza mistica, gli altri chiamavano Dio - il gesuita Teilhard de Chardin lo trasformò in una teoria creazionista dell'evoluzione. Secondo quanto proponeva, nel tempo il mondo attraversava tre grandi fasi: la litosfera (formazione del supporto minerale), la biosfera (il fenomeno della vita) e la noosfera (progressiva evoluzione della coscienza sino ad articolarsi in un'unica mente planetaria). Quindi, l'avventura del cosmo consisterebbe in un viaggio che va da Alfa a Omega. La telepatia e altre facoltà paranormali sarebbero manifestazioni incipienti della progressiva formazione di questa supermente, recentemente teorizzata dai ricercatori del Progetto Coscienza Globale citato sopra.

    PIU’ CHE UMANA

    In ultima analisi, questa presunta coscienza globale che sembra esprimersi inducendo l'apparizione di un modello nella serie casuale dinumeri generata dal computer del PCG, potrebbe anche obbedire alla presenza dello psichismo animale, o anche a quello della stessa Gaia. Peter Westbroek dell'Università di Leiden, nei Paesi Bassi, crede che il nostro pianeta possa essere dotato di una coscienza.
    Essa connetterebbe tutti gli esseri viventi, consentendo l'accesso alle informazioni comuni, che potrebbero anche essere immagazzinate nello strato minerale della Terra (litosfera). Non vi è dubbio che esista una base per questa ipotesi. Le alterazioni prodotte nella serie casuale del PCG da parte dello Tsunami asiatico del 26 dicembre 2004 - e che gli animali avvertirono prima degli umani -iniziarono con un giorno di anticipo sul cataclisma, molto prima di quelle generate dall'attentato dell' 11 settembre 2001(quattro ore d'anticipo) o di quelle rilevate in occasione della morte di Lady D, che iniziarono soltanto al diffondersi delle immagini del funerale. Questi dati sono coerenti con la logica di una mente più che umana. Poiché lo Tsunami riguardò tutte le forme di vita di un'ampia regione, l'attentato delle Torri Gemelle commosse unicamente la società umana e la morte di Lady Diana produsse un impatto emozionale molto più limitato, senza conseguen- II gesuiti ze rilevanti. Tutto è informazione. Non esiste forma animata o inanimata non risponda a un modello e non possegg codice. La stessa cosa che accade con la f grafia digitale di un paesaggio - traducibil un codice numerico che permette di tradur accade con gli esseri viventi (DNA) e, sica mente, anche con i diversi ecosistemi che c figurano il grande ambiente terrestre.

    L’UNITA’ DEL MONDO.

    I mistici di tutte le epoche hanno sem espresso la convinzione, tanto in Oriente qu to in Occidente, che Gea o Gaia (la Terra) un'entità animata, salvaguardata da una ver propria gerarchia cosmica di esseri planeta stellari, dotati di coscienza e spirito. La tra zinne esoterica raccolse e trasmise questa a vinzione attraverso le più svariate correnti punto di partenza della creazione (Alfa) è 1' nità piena. L'avventura dell'universo consi nella disintegrazione di questo Uno in parti tonome (varietà), che fanno tesoro della n moria inconscia delle proprie origini e si ev vono, dando luogo a forme integrate ogni v ta più complesse: galassie, sistemi stellar pianeti, concepiti come organismi superiori Il senso della Creazione si esprime mediai un rito ricorrente. La caduta equivale alla sintegrazione dell'unità. L'essere cosmic l'Adam Kadmon della Qabala ebraica, "l'L mo Universale" di Rabindranath Tagore, o stesso Lucifero, culminano così la loro avve tura, prendendo coscienza di sé stessi. Ga. Noosfera, Omega sono diversi nomi per dee gnare l'Unità superiore del pianeta e, nel lin te, quella del cosmo intero. Così, ad esempi l'uomo zodiacale ha la sua testa nell'ultin segno astrologico (ariete), e i piedi nel prin (pesci). Non è una teoria nuova. La trovian già nella cosmogonia dell'antico Egitto.
    Al principio è Atum (Uno) che, prendendo coscienza di sè si sdoppia in soggetto e oggetto (Atum-Ra). Per un processo di divisione crescente dà origine ai nove dèí dell'Enneade, le divinità supreme della città santa di Heliopoli. Riassumendo: la Creazione consiste nella disintegrazione dell'Uno e l'obiettivo di tutto ciò che vive è reintegrarsi e fondersi nuovamente nell'Uno, alla fine di un processo che reitera lo stesso modello mediante successive reincarnazioni. Una visione analoga la incontriamo nell'induismo e nel buddismo. Gli antichi egizi formalizzarono l'idea nel simbolismo della piramide: quattro facce triangolari che ascendono dalla base e
    convergono nel vertice (il sole, fonte di luce, soglia tra il nostro mondo e quello delle divinità, Alfa e Omega dell'esistenza umana). La piramide esprimeva questo significato: la base quadrata (quattro è il numero del mondo creato), si evolve in un triangolo ascensionale (tre è il numero dell'idea), fino a una sintesi finale nel vertice (Uno, simbolo del Dio supremo). Millenni più tardi, analizzando il linguaggio dell'inconscio collettivo nei sogni, Jung giunse alla conclusione che questa «trinità quadrupla è l'archetipo della pienezza» nel simbolismo di tale inconscio collettivo. Il cosmologo e astrofisico Fred Hoyle lo espresse con coraggio a metà del XX secolo. Esisterebbe una « supermente che controllerebbe il cosmo, che dirigerebbe l'evoluzione, agendo mediante segnali quantici dall'infinito futuro». I colleghi rifiutarono in toto la sua "teoria cosmica". Se non osarono ridicolizzarlo in pubblico fu soltanto perché nessuno poteva discutere che Hoyle era uno dei giganti della scienza moderna.

    UNA NUOVA SAPIENZA

    Ora, i risultati del PCG hanno fatto arrivare questi scienziati riduzionisti al limite di un attacco dì nervi. Perché i protagonisti, nonché gestori, della scienza attuale si mostrano tanto disorientati davanti ai risultati sperimentali di questo progetto? Perché, come ha affermato il dottor Roger Nelson dell'Università di Princeton, personaggio trainante del progetto, il PCG «è qualcosa che riduce tutto in pezzi».Tuttavia, come abbiamo visto, siamo davanti a una scoperta coerente con una cosmovisione millenaria, comune a tutte le culture precedenti. Di modo che, in realtà, l'unica cosa che fanno «a pezzi» questi risultati è il concetto di mondo sostenuto dalla maggioranza degli scienziati attuali. Avrebbero motivo di lamentarsi di una tale perdita soltanto quelli che, nell'Apocalisse di San Giovanni, piangono sulle rovine della Grande Babilonia distrutta, non dalle bombe ma dalla luce della conoscenza: la nuova Gnosi di un mondo rinnovato La supermente integrata ci unirebbe progressivamente in una rete psichica. Disintegazione e reintegrazione a un livello superiore. Tutto verrebbe "fatto a pezzi" per ricostruire con questi frammenti un nuovo modello che ci permetterebbe di riconoscere e avvalerci della perfezione di quella prima innocenza dalla nostra ultima sapienza, alla fine della prodigiosa avventura dell'evoluzione. Ciò è decisivo per generare un salto qualitativo che produca una forma di vita superiore, capace di culminare nel modello paradisiaco della Gaia immaginata da Isaac Asimov. In termini tradizionali, l'Uomo "si sveglierebbe" all'albeggiare sognato dagli spiriti più evoluti di tutti i tempi.

    Bibliografia consigliata:

    Jefferey Satinover, Il Cervello Quantico, Macro Edizioni.
    Sabrina Mugnos, L’Universo che Pensa, Macro Edizioni.
    http://www.ilgiardinodeilibri.it/_hera_edizioni.php


  2. #2
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    Lightbulb usciamo dal tunnel....?

    Ho letto qualcosa del genere su riviste piuttosto eterogenee come Hera o Nexus : possono costituire ricerche interessanti nella misura in cui non le si rivesta di una pseudo-religiosità ottimistica new age o, peggio ancora, next age...come giustamente rileva Yggdrasyll...

    Il rapporto "sangue-suolo" e il "genio della specie" sono categorie sepolte dentro di noi, è vero....ma il Sè Eterno , che dovrebbe essere la nostra vera meta , brilla libero sopra di loro...

    E' utile nominare certe cose ( sangue-suolo-specie-razza ) finchè è utile nominare uno ad uno i propri "carcerieri", per potersene sbarazzare in un processo di Ascesa : al mondo e al suo caro principe Leviatano non piace chi vuole svincolarsi da tutte le trame intessute di illusione ( veri matrix )...per cui le moltiplica a dismisura e le rende sempre più convincenti, a volte con le grucce della cultura o della scienza....

    Un libro di facile e accattivante lettura ( con tutti i limiti dell'impostazione generale della casa editrice in questione) su questo simpatico "leviatano" potrebbe essere " Tentando di fuggire dal Nulla -ovvero la consapevolezza di vivere in un mondo di rovine " Mario Negri, ediz. della Terra di Mezzo, Milano.

    Non si tratta di una lettura eccezionale o imperdibile, ma utile per suscitare ( o rinfocolare ) qualche piccolo desiderio di svincolamento.

    Resta impregiudicato il fatto che leggere i Testi Classici di tutte le grandi Tradizioni sia la cosa migliore...

    Cordialmente

    Eliodoro

  3. #3
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