Shale oil, crolla la produzione Usa. La guerra dei prezzi del petrolio ha funzionato

[Murru]

È ormai da diversi mesi consecutivi che i grandi produttori di petrolio, in particolare i Paesi Arabi, hanno intrapreso una vera e propria guerra contro lo shale oil americano ricavato dagli scisti bituminosi. In pratica i Paesi radunati sotto l'ombrello dell'Opec hanno tagliato all'inverosimile i prezzi dell'oro nero, nel tentativo di penalizzare il petrolio di scisto realizzato negli Stati Uniti.
Shale oil: la guerra degli Arabi per mandarlo fuori mercato
I grandi produttori di petrolio infatti temevano che l'America, immettendo sul mercato un quantitativo sempre più consistente di shale oil, potesse iniziare a compromettere le esportazioni di greggio. La battaglia adesso è arrivata al giro di boa e, a giudicare dagli ultimi dati, riportati dal Sole 24 Ore, sembra proprio che la vittoria stia dalla parte dei grandi prodotturi di petrolio. I baroni del barile infatti sono riusciti a mandare completamente fuori mercato lo shale oil, già di per sé più costoso da ricavare rispetto al greggio.

La produzione di shale oil negli Stati Uniti è letteralmente crollata, raggiungendo i minimi storici. Ma non è finita qui perché il Governo americano le cose non andranno meglio nemmeno l'anno prossimo. Secondo le previsioni la produzione a Stelle e Strisce potrebbe arrivare a perdere persino un milione di barili al giorno.
Petrolio: produzione ai minimi storici negli Usa
Per di più il crollo del barile sostenuto dai Paesi arabi non sta creando grossi problemi soltanto allo shale oil, ma in generale anche al petrolio estratto negli Stati Uniti. In particolare, secondo l'Energy Information Administration (EIA,) la produzione complessiva di greggio in Nord America ad agosto è scesa di 140.000 barili, attestandosi a 9,1 milioni di barili al giorno. Si tratta del risultato più basso da settembre 2015.

Un dato del genere, in un contesto normale, avrebbe dato una scossa ai mercati che invece in questo caso non hanno reagito. Il panorama complessivo infatti rimane quello di un mercato in sovrapproduzione, dove permane un eccesso di offerta a livello globale.

Per il momento quindi la situazione dovrebbe rimanere stazionaria, con il barile che si mantiene attorno a quotazione piuttosto ridotte. Con qualche vantaggio, almeno per il momento, per i consumatori che trovano prezzi alla pompa più vantaggiosi (molto meno in Italia a causa delle accise).

https://it.notizie.yahoo.com/shale-o...112426737.html

Brutta giorata per gli americanisti, dopo l' intervento russo in Siria anche questa notizia. Ma il crollo el prezzo del petrolio non doveva penalizzare solo la Russia con paulhowe che diceva che bastava ciò e stare in attesa che la Russia sarebbe ritornata presto a chiedere l' elemosina e gli USA avrebbero imperato nel mondo più che mai? Invece no, la Russia si dimostra più viva che mai nello scacchiere internazionale e il calo del prezzo del petrolio danneggia più gli Usa che la Russia.

[antite]

prevedo reazione di testone e amati ... con seguente arrampicamento sugli specchi

[Murru]

prevedo reazione di testone e amati ... con seguente arrampicamento sugli specchi

"Basta sedersi sulla riva del fiume e aspettare il cadavere" (cit paulhowe) riferito alla diminuzione del prezzo del petrolio che secondo il cazzaro era tutta una manovra Usa per mettere a tacere la Russia
aggiungo io.....il cadavere americano non certo quello russo come sperava lui

[Alexandri Magni]

Una diminuzione del prezzo del petrolio é comunque una vittoria sostanziale per i paesi grandi consumatori, per mandarlo fuori mercato i produttori si stanno praticamente dissanguando e non è che abbiano una economia così diversificata, il crollo della produzione dello shale se accompagnata da una diminuzione del prezzo del petrolio convenzionale é una ottima contropartita.

[paulhowe]

Ma il crollo el prezzo del petrolio non doveva penalizzare solo la Russia con paulhowe che diceva che bastava ciò e stare in attesa che la Russia sarebbe ritornata presto a chiedere l' elemosina e gli USA avrebbero imperato nel mondo più che mai? Invece no, la Russia si dimostra più viva che mai nello scacchiere internazionale e il calo del prezzo del petrolio danneggia più gli Usa che la Russia.

Danneggia più gli USA???


E come?????

Ma in che mondo vivi?? Mi auguri tu viva sulla terra, almeno lo spero per te????

Gli americani secondo te vendono benzina per vivere??

O la benzina la comprano??

La benzina appunto la comprano. E quando il prezzo si abbassa, il consumatore americano risparmia.

E quindi si ritrova con dollari extra in tasca????? Ci sei fino a qua?

Che ci fanno con quei dollari extra in tasca??? Semplice, li spendono.

Dove? In russia.....no!

Li spendono in america. E quindi l'economia gira. Moltissime imprese pure risparmiano. Perché i costi dell'energia sono inferiori.
E che ci fanno con i soldi risparmiati??

Li investono. Spesso e' capitale fisso. Spesso nuova manodopera.

Gli USA non esportano ne gas ne petrolio.

La quasi totalità degli americani non fa il petroliere.

Gli shales non si trovano a NY o in California ma in sperdute regioni rurali, poco abitate.

La ricchezza in america si crea soprattutto nelle grandi citta. Non certo in qualche contea del Nord Dakota.


Prima di scrivere cretinate, accendere il cervello.

[Second chance]

Una diminuzione del prezzo del petrolio é comunque una vittoria sostanziale per i paesi grandi consumatori, per mandarlo fuori mercato i produttori si stanno praticamente dissanguando e non è che abbiano una economia così diversificata, il crollo della produzione dello shale se accompagnata da una diminuzione del prezzo del petrolio convenzionale é una ottima contropartita.

Un discorso così elementare che qui dentro i soliti noti fanno fatica a comprendere.

[Murru]

Danneggia più gli USA???


E come?????

Ma in che mondo vivi?? Mi auguri tu viva sulla terra, almeno lo spero per te????

Gli americani secondo te vendono benzina per vivere??

O la benzina la comprano??

La benzina appunto la comprano. E quando il prezzo si abbassa, il consumatore americano risparmia.

E quindi si ritrova con dollari extra in tasca????? Ci sei fino a qua?

Che ci fanno con quei dollari extra in tasca??? Semplice, li spendono.

Dove? In russia.....no!

Li spendono in america. E quindi l'economia gira. Moltissime imprese pure risparmiano. Perché i costi dell'energia sono inferiori.
E che ci fanno con i soldi risparmiati??

Li investono. Spesso e' capitale fisso. Spesso nuova manodopera.

Gli USA non esportano ne gas ne petrolio.

La quasi totalità degli americani non fa il petroliere.

Gli shales non si trovano a NY o in California ma in sperdute regioni rurali, poco abitate.

La ricchezza in america si crea soprattutto nelle grandi citta. Non certo in qualche contea del Nord Dakota.


Prima di scrivere cretinate, accendere il cervello.

Ummmm sei un po' nervosetto vedo ahhaha
A proposito, sei ancora sulla riva del fiume aspettando il cadavere?

[paulhowe]

Ummmm sei un po' nervosetto vedo ahhaha
A proposito, sei ancora sulla riva del fiume aspettando il cadavere?

Si sono sulla riva ed il cadavere passera, stai tranquillo.

[luca18]

prevedo reazione di testone e amati ... Con seguente arrampicamento sugli specchi

:d

[paulhowe]

:d

Metti le faccette perché il discorso fatto non ti convince, o perché non hai altro da dire???