obbiezione alla teoria del valore soggettivo

[Gian_Maria]

e poi cosa da valore al lavoro? l'utilitità marginale lo spiega, la teoria del valore lavoro va in loop

Perché va in loop (continuo)?

[-Duca-]

Il valore d'uso (utilità) di una merce è soggettivo, il suo valore di scambio invece no (se lo fosse, le merci non potrebbero essere scambiate coerentemente in rapporti stabili come avviene oggi). Altro discorso per il prezzo, che generalmente ha come base il valore di scambio, e viene influenzato dalla domanda e dall’offerta e da monopoli.

ovviamente anche il valore di scambio e' soggettivo, io scambio 1000 euro con un computer perche' in quel momento un computer per me ha piu' valore di quei mille euro, per il venditore invece i 1000 euro hanno un valore maggiore del computer, e quindi avviene lo scambio.

[-Duca-]

Perché va in loop (continuo)?

ECONOMIA CLASSICA (marxista e smithiana)

domanda: qual è la fonte del valore?
risposta: il lavoro
domanda: cosa da valore al lavoro?
risposta: il lavoro
conclusione: LOOP infinito

[Gian_Maria]

ECONOMIA CLASSICA (marxista e smithiana)

domanda: qual è la fonte del valore?
risposta: il lavoro
domanda: cosa da valore al lavoro?
risposta: il lavoro
conclusione: LOOP infinito

Se non si fa distinzione tra lavoro e forza-lavoro (e non è certo il caso dell’economia marxiana), succede quello che dici.

[Platone]

esistono decine di fattori che modificano l'offerta di un bene (la sua scarsità relativa o la sua abbondanza relativa), questi fattori possono essere la pioggia, un'inondazione, la quantità di lavoro, il progresso tecnologico, una scoperta scientifica, l'obsolescenza ecc.. ecc..
Qualunque sia il motivo della data offerta di un bene, ceteris paribus il valore aumenta all'aumento dell'utilità marginale del soggetto valutante. (che puo' essere determinata anche solo da elementi psicologici non misurabili).
Francamente cmq non mi e' chiarissimo quale sia il tuo dubbio.

Non mi pare corretto sostenere che la teoria del valore-lavoro sia errata, casomai non è universale, non ha una funzione esplicativa generale quanto alla determinazione del valore dei beni. E in fondo, a ben vedere, non era così neppure per gli economisti classici.

[Platone]

Il valore d'uso (utilità) di una merce è soggettivo, il suo valore di scambio invece no

Ma tu parti dal presupposto della teoria del valore-lavoro, io invece dicevo (anzi chiedevo) che (se) quest'ultima può essere riscattata anche all'interno della teoria del valore austriaca (per la quale soggettivo è sia il valore d'uso che quello di scambio) come un caso "speciale".

[-Duca-]

Non mi pare corretto sostenere che la teoria del valore-lavoro sia errata, casomai non è universale, non ha una funzione esplicativa generale quanto alla determinazione del valore dei beni. E in fondo, a ben vedere, non era così neppure per gli economisti classici.

Se vuoi spiegare il valore con la teoria classica (valore-lavoro) secondo me si può ben dire che l'analisi in ultima istanza sia sbagliata e parziale.
Se si usano i contenuti della teoria del valore-lavoro per spiegare alcuni contenuti dell'offerta di un determinato bene allora é possibile che la spiegazione di tale parzialità sia corretta.
Ma a quanto teoria del valore francamente trovo che sia un errore logico oltre chebuna spiegazione parziale.

Inviato dal mio Nexus 5 utilizzando Tapatalk

[Platone]

Se il valore lo misuri con il prezzo di mercato comunque i conti non tornano, perché il ricavo unitario o prezzo (PQ/Q) diminuiscono (a parità di domanda) ma il lavoro unitario (QL/Q) è uguale (per ipotesi di produttività costante).

Cioè sebbene la quantità di lavoro per singolo prodotto sia costante, il prezzo decresce (perché l'offerta di prodotti aumenta, aumentando il lavoro complessivo)? A questo avevo pensato, ma in tal modo tutt'al più si può dire che, rispetto a quella classica (dove più aumenta il lavoro più aumenta il prezzo), si tratta di una teoria del valore-lavoro diversa

[Platone]

Se vuoi spiegare il valore con la teoria classica (valore-lavoro) secondo me si può ben dire che l'analisi in ultima istanza sia sbagliata e parziale.
Se si usano i contenuti della teoria del valore-lavoro per spiegare alcuni contenuti dell'offerta di un determinato bene allora é possibile che la spiegazione di tale parzialità sia corretta.
Ma a quanto teoria del valore francamente trovo che sia un errore logico oltre chebuna spiegazione parziale.

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So che sono OT, ma vorrei approfittare di questo spazio per chiederti una cosa: se non ricordo male ti sei occupato del pensiero di Sraffa, potresti sintetizzare il suo contributo (cosa lo accomuna e cosa lo distingue da Ricardo & co.) e dire dove sbaglia?

ps: la domanda è rivolta a chiunque voglia intervenire

[Robert]

per me il caviale ha valore zero, per farmelo mangiare dovrebbero pagarmi
indipendentemente dal suo valore scaturito da domanda/offerta o dal lavoro usato per produrlo

comunque per me alla fine prevale il valore di scambio
se fatichi un sacco per produrre un bene/servizio di cui però non c'è richiesta allora significa che quel bene/servizio non ha valore
a meno che tu non l'abbia prodotto per te stesso, senza scopo di lucro ovviamente ma questo è un altro discorso...