User Tag List

Pagina 1 di 6 12 ... UltimaUltima
Risultati da 1 a 10 di 56
  1. #1
    Realismo Spietato
    Data Registrazione
    06 Feb 2013
    Località
    Batteria dello Chaberton
    Messaggi
    8,967
     Likes dati
    2,246
     Like avuti
    5,950
    Mentioned
    53 Post(s)
    Tagged
    2 Thread(s)

    Predefinito La famiglia di Torino con profugo in casa “Daman cucina per noi e ha già le chiavi”

    La famiglia di Torino che ha accolto Daman: ?Ha già?le chiavi di casa? - La Stampa
    La famiglia di Torino che ha accolto Daman: “Ha già le chiavi di casa”

    Costanzo e Graziella: “Cucina per noi e la sera guardiamo la tv insieme. E ora ha anche un lavoro da barista”


    La famiglia Bellando con Mohammed Daman- Foto di Maurizio Bosio (Reporters srl)



    16/09/2015
    lodovico poletto


    torino


    Daman cucina per tutta la famiglia, quando non è a lavorare. E guarda la tv, seduto sul divano in cuoio scuro della sua nuova vita. Se gli domandano «Cosa preferisci vedere Daman?» lui si copre il viso con una mano, e ride, cercando di nascondere l’imbarazzo. Daman, ovvero Mohammed Daman, è nato 27 anni in Guinea. È un profugo, uno che da quando ha lasciato genitori e dodici fratelli, quasi dieci anni fa, ha fatto di tutto. È stato in Libia per cinque anni, in prigione per otto mesi in Israele, espulso dalla Germania. E adesso se ne sta in una casa al quarto piano di un palazzo in centro a Torino. Ospite di una famiglia che ha detto sì al progetto di accoglienza di profughi, lanciato alcuni mesi fa dall’amministrazione comunale.

    Era aprile quando Graziella De Pace Bellando una sera a cena ne ha parlato con marito e figli: «Che ne dite se prendiamo un ragazzo con noi?» Il marito, Costanzo, che si occupa di progetti legati alla malnutrizione infantile in Africa e Lorenzo, 22 anni, il figlio minore, hanno detto subito sì. Anche il più grande, che studia a Losanna, non ha avuto tentennamenti. «Erano giornate di ansia. Mi domandavo come sarebbe stato avere in casa un estraneo, cosa ci saremmo detti, come sarebbe stato. Poi hanno organizzato una cena per farci conoscere. E tutta la paura se n’è andata. Era una persona gentile, timida, ci siamo piaciuti».

    All’ora di cena i Tg trasmettono le immagini di barconi, di gente che fugge e Daman toglie subito lo sguardo dalla tv: «Certe scene mi fanno stare male. In mezzo a loro ci sono stato pure io». E loro cambiano canale. O ascoltano i suoi racconti: «Noi vorremmo sapere tutto di lui. Cosa ha fatto, cosa ha provato. Quando, la sera, non lavora e sta qui con noi parliamo per ore. Non è sempre facile, ma è la sua vita».

    Tre mesi di convivenza e adesso nessuno riesce più a fare a meno dell’altro. Hanno trascorso un week end insieme al mare, a Spotorno: «È stato bellissimo, ma a me il mare fa paura, specialmente la notte. Il rumore delle onde è un incubo». E se lui ha paura Graziella e tutti gli altri gli stanno accanto. Se lui gioisce, è lo stesso. Quando, al bar dove lavora gli hanno detto che lo volevano assumere lui li ha chiamati in continuazione al cellulare. Loro erano al cinema. «Abbiamo visto le chiamate due ore dopo. Pensavamo al peggio e lui, invece, voleva dirci che era contento per quella prima bella notizia dopo tanti anni. Per la prima volta lo abbiamo visto davvero felice» racconta Graziella. Quando gli avete dato le chiavi di casa? «Subito. Lui è arrivato di martedì. Al venerdì noi dovevamo andare via. Gliele abbiamo consegnate, dicendogli di far attenzione e non perderle». A chi gli chiede se Daman é un figlio rispondono di no: «È una persona cara. I nostri amici che lo hanno conosciuto lo adorano». Il futuro sono almeno sei mesi di convivenza prolungabili di altri sei. «Ma quando finirà, sarà durissima separarci. Nel frattempo gli spieghiamo che deve metter su casa, risparmiare qualcosa adesso che avrà un lavoro vero. Costruirsi un futuro».

    Daman annuisce. E racconta di una ragazza che ha conosciuto, e per tenerlo con sé tutto il pomeriggio, a parlare, gli aveva preso lo zaino. Papà Costanzo sorride: «Lui ha già capito tutti i nostri pregiudizi. Quel giorno avrebbe voluto strapparle il suo zaino di mano e tornare a casa. Non lo ha fatto perché temeva che qualcuno, vedendolo, avrebbe chiamato la polizia immaginando uno scippo. Ha capito esattamente cosa pensiamo noi. Ecco lui ci aiuta ad uscire da certe convinzioni. Ci svela altre letture del mondo e delle cose».


    LOL
    Grandi buchi vengono scavati in segreto, dove i pori della terra dovrebbero bastare, e cose che dovrebbero strisciare hanno appreso a camminare.

  2. #2
    Realismo Spietato
    Data Registrazione
    06 Feb 2013
    Località
    Batteria dello Chaberton
    Messaggi
    8,967
     Likes dati
    2,246
     Like avuti
    5,950
    Mentioned
    53 Post(s)
    Tagged
    2 Thread(s)

    Predefinito Re: La famiglia di Torino con profugo in casa “Daman cucina per noi e ha già le chiav

    413 EURO AL MESE

    Quaranta famiglie in lista d'attesa per accogliere i profughi in casa - Repubblica.it
    Quaranta famiglie in lista d'attesa per accogliere i profughi in casa

    Il ministero dell’Interno prevede 28 posti privati dei 470 assegnati al capoluogo piemontese, ma quelli messi a disposizione dai torinesi sono ben di più. Il vicesindaco Tisi: “Di fronte a una tale generosità chiederemo di aumentarli”
    di GABRIELE GUCCIONE
    La foto di Aylan, il piccolo di 3 anni trovato senza vita sulla spiaggia di Bodrum, ha commosso il mondo; forse ha anche smosso le coscienze dei governanti sull'apertura delle frontiere ai profughi. Sicuramente, e su questo invece non c'è dubbio, ha mosso la solidarietà di tanta gente comune. Come quei torinesi che, complice anche l'appello lanciato domenica dall'arcivescovo Cesare Nosiglia ("Ospitate un profugo in casa o in parrocchia "), ieri hanno telefonato e mandato email l'Ufficio stranieri del Comune, dove un gruppo di assistenti sociali che non si risparmiano lavora ogni giorno per trovare un posto a chi, profugo, bussa alle porte di Torino.

    "Cosa possiamo fare? Vorremmo dare una mano, magari ospitandone uno in casa", è stata la richiesta, soprattutto rivolta da cittadine donne, che si è sentito ripetere per ben 6 volte in una sola giornata il responsabile degli assistenti sociali, Salvatore Bottari. Sei famiglie che si sono messe a disposizione. A cui, però, il Comune, almeno per ora, non potrà che rispondere con un: "Grazie, vi metteremo in lista d'attesa".

    La solidarietà dei torinesi non è mai stata un perla rara. Paradossalmente, però, i posti pagati dal sistema ordinario di accoglienza (per capirsi, non quello dei barconi) del Ministero dell'Interno la sistemazione dei rifugiati in famiglia sono pochi. Pochissimi: 28 in tutto, sui 470 che toccano come quota a Torino.
    E non solo, come sarebbe facile pensare, non bastano a coprire le necessità di chi ha diritto all'accoglienza - in lista d'attesa, cioè per strada, ci sono al momento 165 richiedenti asilo - ma nemmeno danno soddisfazione a tutte quelle famiglie, e sono più di quanto non si creda, che un profugo in casa lo accoglierebbe di buon cuore. Con quelle arrivate ieri, le famiglie che in lista d'attesa ormai quasi 40.

    Il Comune può farci poco. Il numero di posti finanziati per città viene assegnato da Roma, e per il momento non si parla di aumentarli: "Ora tocca ad altri Comuni fare la loro parte", ha ribadito più volte il vicesindaco Elide Tisi. Così come a monte viene decisa la ripartizione tra accoglienza nei centri o nelle famiglie. E anche se Torino è stata la prima, insieme a Parma, a vedersi riconosciuta la formula del "Rifugio diffuso" e dell'ospitalità in famiglia, l'autorizzazione è arrivata solo per 28 posti e altrettanti nuclei familiari. "Se le disponibilità crescono chiederemo di poter aumentare l'accoglienza nelle famiglie - annuncia il vicesindaco - Ma cum grano salis: solo gli ultimi mesi del percorso di inserimento possono essere fatti in famiglia. Prima, per gli aspetti sanitati e i corsi di italiano, è indispensabile passare per i centri".

    C'è l'ingegnere, ma anche la signora pensionata. Quasi tutti hanno un'esperienza di volontariato alle spalle: le "famiglie rifugio" ricevono dallo Stato un contributo per le spese di 413 euro al mese. "Nessuno, però, lo fa per i soldi - mette in chiaro Bottari - Mettersi in casa uno sconosciuto non è un gioco e il compito della famiglia volontaria non è un affittacamere: deve seguire la persona nel suo percorso di autonomia verso una casa e un lavoro, insieme ai tutor". E poi bisogna passare uno screening molto rigido per essere ammessi.

    In 6 anni di "Rifugio" nelle case di 149 torinesi sono passati 171 profughi. "E in famiglia - spiega Bottari - gli scalini dell'integrazione si salgono 4 per volta, perché si impara assieme, italiani e non, a stare nella stessa società ".
    Grandi buchi vengono scavati in segreto, dove i pori della terra dovrebbero bastare, e cose che dovrebbero strisciare hanno appreso a camminare.

  3. #3
    .
    Data Registrazione
    30 Mar 2009
    Messaggi
    26,041
     Likes dati
    10,018
     Like avuti
    16,911
    Mentioned
    168 Post(s)
    Tagged
    44 Thread(s)

    Predefinito Re: La famiglia di Torino con profugo in casa “Daman cucina per noi e ha già le chiav

    Una famiglia da ammirare, sotto più di un riguardo.
    A iniziare da quello che non stanno su Internet a proclamarsi virtualmente migliori di altri, senza poi compiere alcun fatto o atto concreto che lo dimostri.

  4. #4
    Realismo Spietato
    Data Registrazione
    06 Feb 2013
    Località
    Batteria dello Chaberton
    Messaggi
    8,967
     Likes dati
    2,246
     Like avuti
    5,950
    Mentioned
    53 Post(s)
    Tagged
    2 Thread(s)

    Predefinito Re: La famiglia di Torino con profugo in casa “Daman cucina per noi e ha già le chiav

    Il piccolo dettaglio è che in guinea non c'è nessuna guerra, anzi la Guinea ospita qualche migliaio di rifugiati della vicina sierra leone, il signor Daman è profugo quanto lo sono io.
    Grandi buchi vengono scavati in segreto, dove i pori della terra dovrebbero bastare, e cose che dovrebbero strisciare hanno appreso a camminare.

  5. #5
    .
    Data Registrazione
    30 Mar 2009
    Messaggi
    26,041
     Likes dati
    10,018
     Like avuti
    16,911
    Mentioned
    168 Post(s)
    Tagged
    44 Thread(s)

    Predefinito Re: La famiglia di Torino con profugo in casa “Daman cucina per noi e ha già le chiav

    Citazione Originariamente Scritto da Cale Yarborough Visualizza Messaggio
    Il piccolo dettaglio è che in guinea non c'è nessuna guerra, anzi la Guinea ospita qualche migliaio di rifugiati della vicina sierra leone, il signor Daman è profugo quanto lo sono io.
    Beh, ti dovrebbe essere chiaro che ogni africano è profugo per antonomasia.
    Lo ha stabilito il Ministero della Verità, con decreto dell'Ufficio per la Neolingua.

  6. #6
    Realismo Spietato
    Data Registrazione
    06 Feb 2013
    Località
    Batteria dello Chaberton
    Messaggi
    8,967
     Likes dati
    2,246
     Like avuti
    5,950
    Mentioned
    53 Post(s)
    Tagged
    2 Thread(s)

    Predefinito Re: La famiglia di Torino con profugo in casa “Daman cucina per noi e ha già le chiav

    Poi ci sono altri piccoli dettagli, tipo il profilo FB del signor Daman che riporta che lavora al Birrificio Torino dal 2012 e in alcune foto del gennaio 2013 compare davanti a mezzi pubblici torinesi. Arrivato da tre mesi?
    Grandi buchi vengono scavati in segreto, dove i pori della terra dovrebbero bastare, e cose che dovrebbero strisciare hanno appreso a camminare.

  7. #7
    Sagittarius A
    Data Registrazione
    09 Jun 2015
    Località
    Alpha Tauri A
    Messaggi
    18,125
     Likes dati
    3,161
     Like avuti
    11,526
    Mentioned
    50 Post(s)
    Tagged
    3 Thread(s)

    Predefinito Re: La famiglia di Torino con profugo in casa “Daman cucina per noi e ha già le chiav

    Citazione Originariamente Scritto da Cale Yarborough Visualizza Messaggio
    Poi ci sono altri piccoli dettagli, tipo il profilo FB del signor Daman che riporta che lavora al Birrificio Torino dal 2012 e in alcune foto del gennaio 2013 compare davanti a mezzi pubblici torinesi. Arrivato da tre mesi?
    Insomma un'altra mossa propagandistica. Goebbels a confronto era un dilettante.

  8. #8
    Realismo Spietato
    Data Registrazione
    06 Feb 2013
    Località
    Batteria dello Chaberton
    Messaggi
    8,967
     Likes dati
    2,246
     Like avuti
    5,950
    Mentioned
    53 Post(s)
    Tagged
    2 Thread(s)

    Predefinito Re: La famiglia di Torino con profugo in casa “Daman cucina per noi e ha già le chiav

    Citazione Originariamente Scritto da Dirty Harry Visualizza Messaggio
    Insomma un'altra mossa propagandistica. Goebbels a confronto era un dilettante.
    Non so. A febbraio 2013 un certo Mohamed Daman Traore nato nel 1988 compare nella graduatoria per il servizio civile volontario per giovani immigrati del Comune di Torino, al novantunesimo posto.

    Servizio Civile Volontario - Giovani immigrati a Torino - Graduatoria

    Nel 2012 un Traore Mohamed Daman nato nel 1988 risulta aver completato un corso di 600 ore e uno stage di 300 presso la casa di carità arti e mestieri di Torino, con indirizzo alberghiero/ristorazione.

    Curricula Allievi/e Torino "Città dei Ragazzi" | Casa di Carità Arti e Mestieri

    Il profilo facebook di Mohamed Daman, che tra gli amici annovera Lorenzo Bellando, riporta nel 2012 come foto di copertina il birrificio torino, che dal medesimo profilo risulta essere il datore di lavoro del Daman.

    Può essere una coincidenza ovviamente.
    Grandi buchi vengono scavati in segreto, dove i pori della terra dovrebbero bastare, e cose che dovrebbero strisciare hanno appreso a camminare.

  9. #9
    email non funzionante
    Data Registrazione
    21 Aug 2015
    Messaggi
    3,975
     Likes dati
    1,380
     Like avuti
    1,712
    Mentioned
    43 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Re: La famiglia di Torino con profugo in casa “Daman cucina per noi e ha già le chiav

    Che i soldi dei contribuenti vengano usati così arbitrariamente non mi va proprio...
    Se vuoi fare solidarietà fallo fino in fondo e senza contributi..
    Questi fanno le fotone sorridenti, hanno una colf a tempo pieno e pantalone paga...

    Inviato dal mio XT1072 utilizzando Tapatalk

  10. #10
    Forumista esperto
    Data Registrazione
    03 Apr 2009
    Messaggi
    15,464
     Likes dati
    52
     Like avuti
    2,014
    Mentioned
    25 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Re: La famiglia di Torino con profugo in casa “Daman cucina per noi e ha già le chiav

    Citazione Originariamente Scritto da Cale Yarborough Visualizza Messaggio
    Non lo ha fatto perché temeva che qualcuno, vedendolo, avrebbe chiamato la polizia immaginando uno scippo. Ha capito esattamente cosa pensiamo noi. Ecco lui ci aiuta ad uscire da certe convinzioni. Ci svela altre letture del mondo e delle cose».
    Gli conviene lasciare subito quella famiglia se gli fanno fare ragionamenti di questo tipo.

 

 
Pagina 1 di 6 12 ... UltimaUltima

Discussioni Simili

  1. Risposte: 1
    Ultimo Messaggio: 10-09-15, 16:36
  2. Risposte: 287
    Ultimo Messaggio: 07-09-15, 17:04
  3. Risposte: 46
    Ultimo Messaggio: 22-08-15, 15:22
  4. Risposte: 44
    Ultimo Messaggio: 17-05-15, 00:21
  5. Cucina di casa o cucina del ristorante..
    Di blob21 nel forum Il Seggio Elettorale
    Risposte: 29
    Ultimo Messaggio: 02-01-08, 16:16

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito