Un uomo aveva due figli. Il più pelato di loro disse a Matteo: “Matteo, dammi la parte del PD che mi spetta”. E Matteo divise fra loro il PD, dandogli la minoranza. Pochi giorni dopo il figlio più pelato, raccolta ogni cosa, se ne andò in un paese lontano e là dissipò la minoranza votando dissolutamente contro tutto quello che voleva fare Matteo. Ma quando ebbe dissipato la minoranza, in quel paese sopraggiunse una grave carestia ed egli cominciò ad essere nel bisogno. Allora andò a mettersi con uno degli abitanti di quel paese, un ex pelato con i capelli trapiantati, che lo mandò nei suoi campi a pascolare i bananas. Ed egli desiderava riempire il ventre con le carrube che i bananas mangiavano, ma nessuno gliene dava. Allora, rientrato in sé, disse: “Quanti lavoratori salariati di mio padre hanno pane in abbondanza, io invece muoio di fame! Mi leverò e andrò da Matteo, e gli dirò: Matteo, ho peccato contro il cielo e davanti a te, non sono più degno di essere chiamato piddino; trattami come uno dei tuoi lavoratori salariati.” Egli dunque si levò e andò da Matteo. Ma mentre era ancora lontano, Matteo lo vide e ne ebbe compassione; corse, gli si gettò al collo e lo baciò. E il figlio pelato gli disse: “Matteo, ho peccato contro il PD e davanti a te e non sono più degno di essere chiamato piddino”. Ma Matteo disse ai suoi servi: “Portate qui la veste più bella e rivestitelo, mettetegli un anello al dito e dei sandali ai piedi. Portate fuori il Verdini ingrassato e ammazzatelo; mangiamo e rallegriamoci, perché questo piddino era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”. E si misero a fare una grande festa de l'Unità