User Tag List

Pagina 4 di 4 PrimaPrima ... 34
Risultati da 31 a 32 di 32
  1. #31
    Forumista storico
    Data Registrazione
    08 Sep 2009
    Messaggi
    35,737
     Likes dati
    0
     Like avuti
    19,094
    Mentioned
    316 Post(s)
    Tagged
    8 Thread(s)

    Predefinito Re: La guerra delle industrie.

    Stati Uniti e scandalo Volkswagen
    Il vero obiettivo di Washington è il Governo tedesco che non vuole prolungare le sanzioni contro la Russia

    Perché gli Stati Uniti hanno proprio ora fatto scoppiare lo scandalo Volkswagen? La risposta diventa di giorno in giorno più chiara e riguarda le sanzioni contro la Russia. Ma prima di procedere facciamo un passo indietro.

    La Volkswagen ha effettivamente truccato le emissioni di gas NOX dai suoi veicoli Diesel. Questi gas sono molto nocivi per la salute umana. Il comportamento del gigante tedesco è quindi inammissibile, anche se è molto verosimile che emergeranno comportamenti simili da parte di altre case automobilistiche. Come è oramai accertato che i test per controllare le emissioni delle automobili sono una farsa, per cui i dati in materia non sono affatto credibili. In questo contesto di truffe e di dati truccati si deve situare lo scandalo Volkswagen.

    In pratica siamo in presenza, come nel settore bancario, di comportamenti criminali coperti dalle autorità che dovrebbero sorvegliare. E come nel settore finanziario assistiamo allo spettacolo di top manager “affamati” e per di più premiati per le loro malefatte come il numero uno di VW Martin Winterkorn che è stato allontanato con un premio che si aggira attorno ai 60 milioni di euro.

    Quindi, è giusto, come pensa la maggioranza dell’opinione pubblica, che il colosso di Wolfsburg paghi per il mal fatto. Ma è pure coretto che non si cada nella trappola di ritenere che Washington abbia denunciato questo scandalo, perché interessata alla salute della popolazione mondiale. Anzi, questa sembra essere l’ultima preoccupazione degli Stati Uniti, come si può facilmente capire dalla storia di questa vicenda.

    Circa un anno fa un ingegnere tedesco che abita in California scopre che i motori Diesel non sono affatto puliti come vantava il gruppo Volkswagen. Scopre pure che vi è un software che permette di truccare le emissioni durante i test. Trasmette questi risultati all’autorità di sorveglianza statunitensi senza indicare né i modelli né la casa automobilistica coinvolta. L’Agenzia americana chiede circa tre mesi fa spiegazioni alla Volkswagen e poi nulla fino alla denuncia dello scandalo. Già questo comportamento solleva molti dubbi, ma questi crescono e diventano certezze al manifestarsi delle reazioni del Governo tedesco.

    Berlino ha infatti immediatamente compreso che la truffa era stata denunciata non per amore dell’ambiente (a cui gli americani sono tra i popoli meno interessati) e nemmeno per colpire una colossale truffa di una grande società, ma per punire il Governo tedesco. E infatti il giorno successivo lo scandalo Angela Merkel annuncia che vuole incontrare il Presidente siriano Assad per cercare di trovare una soluzione alla crisi del Paese. E la settimana scorsa il vice-cancelliere tedesco Sigmar Gabriel annuncia che la Germania è contraria al prolungamento delle sanzioni economiche contro la Russia, che sono state imposte dagli Stati Uniti a una riluttante Europa. In politica estera le dichiarazioni pubbliche seguono (e non precedono) le discussioni e i confronti con gli altri Paesi. Quindi Washington era a conoscenza che la Germania e, quindi, l’Europa non avrebbe sostenuto ancora l’insana politica di isolare la Russia. Era pure a conoscenza che Berlino avrebbe assecondato l’iniziativa del Presidente Putin di sostenere Assad, mettendo a nudo il fallimento della politica di Obama nella regione. Quindi per Washington era ed è prioritario punire un alleato (e pure un Paese sconfitto della Seconda Guerra Mondiale). Quale obiettivo migliore di una Volkswagen che è il simbolo della Germania ed un suo colosso industriale?

    Insomma, se il Governo tedesco avesse ubbidito agli ordini americani, Washington non avrebbe denunciato questo scandalo. Anche se è impossibile provare questa affermazione, si puo’ certo dire che è quanto pensa il Governo tedesco.

    Ora, si dirà: sia quel che sia, ma questa denuncia è sacrosanta e soprattutto benvenuta, poiché serve a proteggere la nostra salute. Questa considerazione è corretta, ma bisogna ricordare che vi sono molti altri disastri ambientali o atti nocivi per la nostra salute che sono stati celati od oscurati. E’ dunque importante capire che, come dice Papa Francesco, siamo nel bel mezzo della Terza Guerra Mondiale, che viene combattuta con altri mezzi. Tra questi figurano la guerra economica, come il caso VW, le sanzioni contro un Paese, come quelle contro la Russia, le manipolazioni finanziarie, ecc. Gli Stati Uniti stanno usando tutte queste armi e sostenendole con una grande campagna di manipolazione dell’opinione pubblica mondiale. E’ quindi importante cercare di capire quali sono i veri obiettivi di queste campagne per non farsi abbindolare.
    Stati Uniti e scandalo Volkswagen - Ticinonews

  2. #32
    Forumista storico
    Data Registrazione
    04 May 2009
    Messaggi
    41,308
     Likes dati
    1,276
     Like avuti
    2,925
    Mentioned
    10 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)
    Se il popolo permetterà alle banche private di controllare l’emissione della valuta, con l’inflazione, la deflazione e le corporazioni che cresceranno intorno, lo priveranno di ogni proprietà, finché i figli si sveglieranno senza casa.

 

 
Pagina 4 di 4 PrimaPrima ... 34

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito