l sindaco del Pd sgombera
il campo rom con la ruspa


opo anni di ordinanze e battaglie legali, il sindaco si appropria di metà accampamento scavando un fossato: «Nessuna discriminazione: agito per la tutela della legalità»

di PIETRO GORLANI 31




Il campo nomadi di Rezzato ospita 40 persone, 19 sono minori (Foto Cavicchi)
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La notizia è di quelle destinate a fare discutere. Non solo gli avventori del bar. Ma anche la politica e interi pezzi di società, che si schiereranno compatti «pro» o «contro» il sindaco Pd di Rezzato, Davide Giacomini. Che avrà fatto mai? Ha scelto il pugno di ferro contro i rom che da decenni abitano nel campo nomadi in località Camafame, a due passi dalla tangenziale che porta al lago di Garda. Facendo sgomberare metà dell’accampamento con tanto di ruspa. Dopo il trasloco delle roulotte il mezzo meccanico ha scavato un fossato lungo il perimetro del terreno. E la terra di riporto è stata disposta a cumuli, sui 2800 metri quadrati di superficie. In modo tale che i quaranta nomadi non possano rioccupare l’area.



La battaglia legale

Va subito detto che Giacomini ha dalla sua parte la legge. Le famiglie rom oltre vent’anni fa avevano acquistato quel terreno agricolo, trasformandolo in un accampamento. Ma nessun piano regolatore ha mai previsto la residenzialità su quel campo. Era stato sanato un primo abuso edilizio per la realizzazione di una casetta di legno. I nomadi erano però accusati di un altro illecito edilizio (oltre alla permanenza illegale delle roulotte): aver coperto quel terreno agricolo con della ghiaia, per migliorarne le condizioni di vita del campo. E dopo un sequel di ordinanze di sgombero - decise dai sindaci precedenti - la battaglia si era spostata nelle sedi dei tribunali amministrativi, Tar e Consiglio di Stato. Proprio i giudici romani, circa un anno fa, avevano sancito che quel terreno - a causa l’abuso edilizio non sanato - doveva per legge diventare di proprietà comunale. Il 25 settembre quindi, con tanto di ufficiale giudiziario e agenti della polizia locale, il primo cittadino ha deciso lo sgombero dell’area. «Il Comune ha mantenuto una linea ferma nel segno della legalità - commenta il primo cittadino al Corriere -. Dopo anni di controversie giudiziarie, appena si è concretizzata la possibilità, giuridicamente fondata, di entrare in possesso del terreno, il Comune ha operato in tal senso. Per evitare successive occupazioni abusive è stato delimitato con un’escavazione il terreno in oggetto. Non è in atto alcuna discriminazione, a fronte di una situazione di illegalità il Comune ha il dovere di intervenire a tutela di tutti i suoi cittadini che rispettano le regole del vivere comune».
Il sindaco del Pd sgombera il campo rom con la ruspa - Corriere.it
adesso attendo le risposte di quei poveri bambocci che hanno urlato scandalizzati quando salvini diceva le stesse identiche cose.

li aspetto,