User Tag List

Pagina 1 di 2 12 UltimaUltima
Risultati da 1 a 10 di 13
  1. #1
    email non funzionante
    Data Registrazione
    22 Jul 2012
    Messaggi
    16,478
     Likes dati
    3,162
     Like avuti
    3,486
    Mentioned
    101 Post(s)
    Tagged
    8 Thread(s)

    Predefinito le benedizioni dei monaci

    l'altro giorno sono andato al festival d'oriente a napoli.
    in uno dei padiglioni c'erano dei monaci che benedicevano braccialetti.
    una catena di montaggio e ragazzini che si facevano i selfie.
    all'inizio mi ha dato fastidio quella situazione.
    anche perché poi alla benedizione di un oggetto da parte di un monaco, per di più buddhista... mah.
    poi ho pensato che anche quella può essere una via per far conoscere il dhammapada.

    voi che ne pensate?

  2. #2
    Forumista senior
    Data Registrazione
    25 Apr 2009
    Messaggi
    1,354
     Likes dati
    529
     Like avuti
    871
    Mentioned
    8 Post(s)
    Tagged
    2 Thread(s)

    Predefinito Re: le benedizioni dei monaci

    Citazione Originariamente Scritto da MaIn Visualizza Messaggio
    l'altro giorno sono andato al festival d'oriente a napoli.
    in uno dei padiglioni c'erano dei monaci che benedicevano braccialetti.
    una catena di montaggio e ragazzini che si facevano i selfie.
    all'inizio mi ha dato fastidio quella situazione.
    anche perché poi alla benedizione di un oggetto da parte di un monaco, per di più buddhista... mah.
    poi ho pensato che anche quella può essere una via per far conoscere il dhammapada.

    voi che ne pensate?
    Il buddhismo tuttora in oriente è vissuto essenzialmente come una religione con tutti gli aspetti devozionali del caso, benedizioni comprese. E' qui in occidente che sorge l'equivoco che si tratti di una specie di religione laica oppure di una pura e semplice via filosofica genericamente umanistica, senza alcun aspetto magico o devozionale. In più, in Oriente il buddhismo si presenta spesso in sincretismo con svariate credenze locali, che variano da luogo a luogo e da popolo a popolo. Quanto alla catena di montaggio stile "negozio di cinesi", questo è il nuovo volto moderno di buona parte dell'Asia, non ci vedo particolari sorprese.

  3. #3
    libero
    Data Registrazione
    22 Nov 2012
    Messaggi
    25,628
     Likes dati
    17,530
     Like avuti
    8,843
    Mentioned
    666 Post(s)
    Tagged
    9 Thread(s)

    Predefinito Re: le benedizioni dei monaci

    Citazione Originariamente Scritto da Tular Visualizza Messaggio
    Il buddhismo tuttora in oriente è vissuto essenzialmente come una religione con tutti gli aspetti devozionali del caso, benedizioni comprese. E' qui in occidente che sorge l'equivoco che si tratti di una specie di religione laica oppure di una pura e semplice via filosofica genericamente umanistica, senza alcun aspetto magico o devozionale. In più, in Oriente il buddhismo si presenta spesso in sincretismo con svariate credenze locali, che variano da luogo a luogo e da popolo a popolo. Quanto alla catena di montaggio stile "negozio di cinesi", questo è il nuovo volto moderno di buona parte dell'Asia, non ci vedo particolari sorprese.
    Concordo ma sarebbe da approfondire il concetto di "sacro" nel buddhismo.
    se non ci metterai troppo io ti aspetterò tutta la vita...

  4. #4
    人牛俱忘
    Data Registrazione
    30 Mar 2009
    Località
    Ne questo né quello
    Messaggi
    10,458
     Likes dati
    11
     Like avuti
    173
    Mentioned
    2 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Re: le benedizioni dei monaci

    il buddhismo va da------------------------> a
    (Nagarjuna nella preziosa ghirlanda fa un rapido e fruibile riassunto dei livelli) e le benedizioni stanno appunto al livello zero...
    per rispondere all'altra domanda il sacro nel buddhismo è un sacco di merda su una montagna sacra ( cit Joshu in zen radicale)
    Non ho princìpi, l’adattabilità a tutte le cose è i miei princìpi

  5. #5
    libero
    Data Registrazione
    22 Nov 2012
    Messaggi
    25,628
     Likes dati
    17,530
     Like avuti
    8,843
    Mentioned
    666 Post(s)
    Tagged
    9 Thread(s)

    Predefinito Re: le benedizioni dei monaci

    Citazione Originariamente Scritto da euvitt Visualizza Messaggio
    il buddhismo va da------------------------> a
    (Nagarjuna nella preziosa ghirlanda fa un rapido e fruibile riassunto dei livelli) e le benedizioni stanno appunto al livello zero...
    per rispondere all'altra domanda il sacro nel buddhismo è un sacco di merda su una montagna sacra ( cit Joshu in zen radicale)
    Ad esempio euvitt, la sacralità del tempio è data dalla rappresentazione del Buddha o da che cosa?

    Poi mi chiedo che senso abbiamo le pratiche di devozione alle murti nel buddhismo...la bakti è ciò di piu' distante, sono spinto a ritenere, dalla concezione originaria del buddhismo.
    se non ci metterai troppo io ti aspetterò tutta la vita...

  6. #6
    Forumista senior
    Data Registrazione
    25 Apr 2009
    Messaggi
    1,354
     Likes dati
    529
     Like avuti
    871
    Mentioned
    8 Post(s)
    Tagged
    2 Thread(s)

    Predefinito Re: le benedizioni dei monaci

    Citazione Originariamente Scritto da Ucci Do Visualizza Messaggio
    Concordo ma sarebbe da approfondire il concetto di "sacro" nel buddhismo.
    Piacerebbe anche a me, ma per poter approfondire questo argomento servirebbe un buddhista con consapevolezza della propria tradizione oppure uno specialista di buddhismo, soprattutto nel suo evolversi come religione popolare; io non sono né buddhista né uno specialista di religioni, quindi non posso apportare un grande contributo in questo senso. Quello che posso fare è ragionare sulla base di quel poco che so in merito; proviamoci: il buddhismo nasce come via ascetica caratterizzata principalmente da uno stile operativo “secco”, avrebbe detto Evola e fin qui siamo tutti concordi. Quindi abbiamo il Buddha storico che nella prima fase della sua vita pratica strenuamente; fin qui niente benedizioni, nel senso che si a questa parola si dà in occidente. Poi il risveglio; quindi il dubbio se far conoscere o meno quanto scoperto, perché arduo da comprendersi per l’uomo comune, pensa inizialmente il Buddha; ricordiamo che in questa tradizione la figura del Buddha alla fine di questo percorso si eleva perfino al di sopra dei regni “divini”, perfino al di sopra del regno di Brahma inteso come il piano del Dio per eccellenza (in questa cultura) , quindi è sbagliato pensare che per un buddhista fedele alla propria tradizione la figura del Buddha sia esclusivamente umanizzata ed umanizzabile così come si pensa talvolta in occidente. E proprio da questi regni sarebbe venuto il consiglio al Buddha di propagare comunque il proprio insegnamento per il bene dell’umanità, perché per quanto fosse stata capace di usufruirne ne avrebbe comunque beneficiato in qualche modo. Il Buddha alla fine decide di iniziare a parlare e questa di rigore (se il mio ragionamento è giusto, non ne ho la pretesa) sarebbe la vera bene-dizione, da cui deriverebbero tutte le altre. Questo sarebbe il “sacro” nel buddhismo, non un Dio da onorare o da adorare, non un oggetto “sacer” nel senso romano antico, per esempio, interdetto ai pro-fani (che stanno davanti al fanum ma non vi entrano), quanto piuttosto un metodo indicato da un uomo che praticandolo sarebbe giunto ad una meta letteralmente sovra-umana. Di qui forse anche la grande importanza che nel Buddhismo si dà al sangha come veicolo pratico di questa bene-dizione principiale, se vogliamo. Mi sembra chiaro (potrei anche sbagliarmi naturalmente) che questo atto è anche magico, nel senso che l’azione di un risvegliato integrale (tale in questa cultura) non può non avere effetti su tutti i piani, compreso quello materiale; l’effetto dovrebbe essere quello di sciogliere, di liberare, di creare spazio, di propiziare il risveglio, di aprire un varco che starebbe poi al singolo di attraversare; questa sarebbe la bodhicitta, la “compassione”: un atto magico, questa la bene-dizione. Questo spiegherebbe bene anche certe pratiche hinayana, per esempio quella di avvolgere con delle corde una statua del Buddha e tenerla nelle mani durante determinate pratiche comuni; si potrebbe interpretare non solo come il gesto simbolico di ricollegarsi al fondatore, ma proprio come un gesto magico-operativo, al fine di propiziare determinate influenze risveglianti; quando dico magico non intendo nel senso che a questa parola si dà quando si pensa ad esempio “sto vivendo un momento magico”, magari con animo commosso, ma proprio nel senso di determinate forze e meccanismi che si attivano così come per analogia su un altro piano la corrente elettrica attivata e manipolata nel modo giusto ad esempio produce luce fisica; da questo punto di vista ciò sarebbe attivare il “sacro”, anche se non credo che un buddhista chiamerebbe la cosa in questo modo. Chiaramente con il tempo questa tradizione si è trasformata in religione e quindi questo senso originario può essersi perso (anzi probabilmente si è perso, in molti casi) e si è ridotto all’umano ed anche comprensibile bisogno di protezione ed aiuto, di qui anche l’umanizzarsi del significato di benedizione ed il possibile abuso di esso. C’è da dire poi che il tutto si è complicato ,mano a mano che il buddhismo si propagava , con l’innesto più o meno marcato nel buddhismo di altre tradizioni pre-buddhiste e delle relative pratiche e credenze.

  7. #7
    email non funzionante
    Data Registrazione
    22 Jul 2012
    Messaggi
    16,478
     Likes dati
    3,162
     Like avuti
    3,486
    Mentioned
    101 Post(s)
    Tagged
    8 Thread(s)

    Predefinito Re: le benedizioni dei monaci

    che intendi per al di sopra del piano di brahma?

  8. #8
    Ghibellino
    Data Registrazione
    22 May 2009
    Messaggi
    48,885
     Likes dati
    2,423
     Like avuti
    14,806
    Mentioned
    95 Post(s)
    Tagged
    5 Thread(s)

    Predefinito Re: le benedizioni dei monaci

    Citazione Originariamente Scritto da Tular Visualizza Messaggio
    Piacerebbe anche a me, ma per poter approfondire questo argomento servirebbe un buddhista con consapevolezza della propria tradizione oppure uno specialista di buddhismo, soprattutto nel suo evolversi come religione popolare; io non sono né buddhista né uno specialista di religioni, quindi non posso apportare un grande contributo in questo senso. Quello che posso fare è ragionare sulla base di quel poco che so in merito; proviamoci: il buddhismo nasce come via ascetica caratterizzata principalmente da uno stile operativo “secco”, avrebbe detto Evola e fin qui siamo tutti concordi. Quindi abbiamo il Buddha storico che nella prima fase della sua vita pratica strenuamente; fin qui niente benedizioni, nel senso che si a questa parola si dà in occidente. Poi il risveglio; quindi il dubbio se far conoscere o meno quanto scoperto, perché arduo da comprendersi per l’uomo comune, pensa inizialmente il Buddha; ricordiamo che in questa tradizione la figura del Buddha alla fine di questo percorso si eleva perfino al di sopra dei regni “divini”, perfino al di sopra del regno di Brahma inteso come il piano del Dio per eccellenza (in questa cultura) , quindi è sbagliato pensare che per un buddhista fedele alla propria tradizione la figura del Buddha sia esclusivamente umanizzata ed umanizzabile così come si pensa talvolta in occidente. E proprio da questi regni sarebbe venuto il consiglio al Buddha di propagare comunque il proprio insegnamento per il bene dell’umanità, perché per quanto fosse stata capace di usufruirne ne avrebbe comunque beneficiato in qualche modo. Il Buddha alla fine decide di iniziare a parlare e questa di rigore (se il mio ragionamento è giusto, non ne ho la pretesa) sarebbe la vera bene-dizione, da cui deriverebbero tutte le altre. Questo sarebbe il “sacro” nel buddhismo, non un Dio da onorare o da adorare, non un oggetto “sacer” nel senso romano antico, per esempio, interdetto ai pro-fani (che stanno davanti al fanum ma non vi entrano), quanto piuttosto un metodo indicato da un uomo che praticandolo sarebbe giunto ad una meta letteralmente sovra-umana. Di qui forse anche la grande importanza che nel Buddhismo si dà al sangha come veicolo pratico di questa bene-dizione principiale, se vogliamo. Mi sembra chiaro (potrei anche sbagliarmi naturalmente) che questo atto è anche magico, nel senso che l’azione di un risvegliato integrale (tale in questa cultura) non può non avere effetti su tutti i piani, compreso quello materiale; l’effetto dovrebbe essere quello di sciogliere, di liberare, di creare spazio, di propiziare il risveglio, di aprire un varco che starebbe poi al singolo di attraversare; questa sarebbe la bodhicitta, la “compassione”: un atto magico, questa la bene-dizione. Questo spiegherebbe bene anche certe pratiche hinayana, per esempio quella di avvolgere con delle corde una statua del Buddha e tenerla nelle mani durante determinate pratiche comuni; si potrebbe interpretare non solo come il gesto simbolico di ricollegarsi al fondatore, ma proprio come un gesto magico-operativo, al fine di propiziare determinate influenze risveglianti; quando dico magico non intendo nel senso che a questa parola si dà quando si pensa ad esempio “sto vivendo un momento magico”, magari con animo commosso, ma proprio nel senso di determinate forze e meccanismi che si attivano così come per analogia su un altro piano la corrente elettrica attivata e manipolata nel modo giusto ad esempio produce luce fisica; da questo punto di vista ciò sarebbe attivare il “sacro”, anche se non credo che un buddhista chiamerebbe la cosa in questo modo. Chiaramente con il tempo questa tradizione si è trasformata in religione e quindi questo senso originario può essersi perso (anzi probabilmente si è perso, in molti casi) e si è ridotto all’umano ed anche comprensibile bisogno di protezione ed aiuto, di qui anche l’umanizzarsi del significato di benedizione ed il possibile abuso di esso. C’è da dire poi che il tutto si è complicato ,mano a mano che il buddhismo si propagava , con l’innesto più o meno marcato nel buddhismo di altre tradizioni pre-buddhiste e delle relative pratiche e credenze.
    Alla faccia del fatto che conosceresti poco il buddhismo..............
    Se guardi troppo a lungo nell'abisso, poi l'abisso vorrà guardare dentro di te. (F. Nietzsche)

  9. #9
    Forumista senior
    Data Registrazione
    25 Apr 2009
    Messaggi
    1,354
     Likes dati
    529
     Like avuti
    871
    Mentioned
    8 Post(s)
    Tagged
    2 Thread(s)

    Predefinito Re: le benedizioni dei monaci

    Citazione Originariamente Scritto da MaIn Visualizza Messaggio
    che intendi per al di sopra del piano di brahma?
    Intendo questo: nel buddhismo si ritiene che il Buddha abbia prima realizzato tutti gli stati di coscienza che definiremmo "divini", fino al primo di essi, per poi andare oltre in quanto avrebbe trovato in essi un residuo di "samsara", per quanto sottilissimo. In pratica la condizione divina, per quanto felice e beata (in quanto libera da dualità, si potrebbe aggiungere) non sarebbe tuttavia esente da una forma molto sottile di limite e quindi di attaccamento; in fondo ciò che è "uno" è definito e quindi "limitato" da questo suo essere "uno", appunto; qui c'è un residuo di limite ed il Buddha sarebbe andato oltre anche questo.
    Era per far notare come in questa tradizione la figura del buddha storico, pur certamente umana, non è comunque del tutto umanizzata o umanizzabile come a mio parere a torto ritengono molti che in occidente si dicono buddhisti.
    Attenzione, non sto dicendo che il buddha storico sia riuscito in questo (io non lo so di certo); sto solo dicendo che la tradizione buddhista dice questo e che quindi, chi si ritiene buddhista, dovrebbe coerentemente prenderne atto.

    Quando invece sento alcuni buddhisti occidentali (e non solo) parlare mi chiedo se nella loro mente il buddhismo sia poco più che una specie di via filosofica laica a sfondo genericamente umanitarista. Mi sembra cioè che in alcuni casi si sia persa di vista l'originaria dimensione sovra-umana di questa tradizione.

  10. #10
    Forumista senior
    Data Registrazione
    25 Apr 2009
    Messaggi
    1,354
     Likes dati
    529
     Like avuti
    871
    Mentioned
    8 Post(s)
    Tagged
    2 Thread(s)

    Predefinito Re: le benedizioni dei monaci

    "Alla faccia del fatto che conosceresti poco il buddhismo "

    E' proprio così, credimi; un conto è essere più o meno informati su alcune questioni, tutt'altro conto conoscere davvero queste questioni.

 

 
Pagina 1 di 2 12 UltimaUltima

Discussioni Simili

  1. DOTTRINA - Monaci e Frati
    Di AgnusDei nel forum Cattolici
    Risposte: 20
    Ultimo Messaggio: 17-01-18, 23:58
  2. Il monaco buddista e le benedizioni: mazzate in testa per tutti
    Di MaIn nel forum Filosofie e Religioni d'Oriente
    Risposte: 2
    Ultimo Messaggio: 08-10-15, 01:08
  3. Monaci
    Di Jungmann nel forum Tradizione Cattolica
    Risposte: 2
    Ultimo Messaggio: 05-06-07, 18:16
  4. “benedizioni” Ebraiche: La Birkat Ha-minim
    Di Der Wehrwolf nel forum Etnonazionalismo
    Risposte: 0
    Ultimo Messaggio: 12-09-05, 10:54
  5. Benedizioni giudaiche
    Di Thomas Aquinas nel forum Cattolici
    Risposte: 0
    Ultimo Messaggio: 20-12-04, 23:51

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito