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italicum
"....sapere nel dettaglio cosa lo Stato italiano fornisce agli immigrati: l’alloggio compresa la pulizia, tre pasti al giorno composti di primo, secondo, contorno e frutta/dolce e personalizzati per i gusti e i divieti religiosi di ogni profugo (
qui le indicazioni dettagliate), i vestiti, i prodotti per l’igiene, almeno dieci ore settimanali di corso di italiano, una tessera telefonica da 15 euro al momento dell’arrivo, e poi un fondo di 2,50 euro al giorno in contanti, che viene solitamente usato per pagare le spese telefoniche e/o le sigarette.Oltre a questo, vengono messi a disposizione servizi da usare in caso di necessità: mediazione culturale, accesso ai servizi pubblici (sanità, trasporti ecc.) e aiuto per usarli, aiuto per accedere ai centri per l’impiego e trovare borse lavoro e altre opportunità lavorative (tranne che nei primi sei mesi da richiedente asilo, in cui è vietato lavorare), aiuto per richiedere la casa popolare se se ne ha diritto, organizzazione di eventi e momenti di integrazione con la comunità locale, tutela legale e altro ancora, compreso il sostegno per il passaggio all’autonomia; per esempio, si pagano le spese perché il profugo prenda la patente di guida, e a fine progetto spesso al profugo vengono pagati un paio di mesi di affitto di una nuova casa e persino i mobili per arredarla.
E la spesa è enorme: basta moltiplicare una media di 1100 euro al mese per gli almeno 70.000 posti attualmente garantiti e per dodici mesi per arrivare attorno al miliardo di euro annuo, senza contare il costo di tutto il resto: dei soccorsi in mare, dei trasporti di profughi in giro per l’Italia, delle strutture burocratiche di gestione delle domande di asilo e dell’accoglienza.