La discussione sulle unioni civili rischia di lasciare strascichi pesanti all’interno della maggioranza. Matteo Renzi e Angelino Alfano sull’argomento hanno idee diverse (anche se il premier, dopo aver visionato alcuni sondaggi, sarebbe dubbioso sulla stepchild adoption). Ieri il ministro dell’Interno ha risposto per le rime alla collega delle Riforme, Maria Elena Boschi, che in precedenza aveva avvertito gli alleati di Ncd: “Siamo pronti a votare il testo sulle unioni civili anche con altre forze politiche”. Parole a cui Alfano aveva subito replicato: “Anche noi siamo pronti a ogni alleanza in parlamento e al ricorso al voto segreto pur di bloccare le adozioni da parte delle coppie gay, pur di difendere il diritto dei bambini ad avere un papà e una mamma, pur di impedire il ricorso all’utero in affitto che vogliamo diventi reato universale, cioè che sia considerato reato anche quando effettuato all’estero”. I Cinque Stelle tirati in ballo su questa questione, non si fidano. *“Ho chiesto di iniziare a discutere la proposta Cirinnà martedì e chiuderla giovedì, è il Pd che non vuole, quindi le loro sono chiacchiere” rivela Gianluca Castaldi, capogruppo M5s al Senato.

Unioni civili, Verdini pronto ad approfittarne

Il giorno dopo la questione non cambia, anzi, rischia di incancrenirsi. E a farne le spese è la maggioranza di governo. Quagliariello ha sfidato Alfano chiedendogli pubblicamente di abbandonare Renzi al suo destino. L’Occidentale ha decretato, in un editoriale, la fine dell’alleanza. Ma Schifani e il ministro dell’Interno non hanno intenzione di divorziare. In tutta questa situazione nebulosa si è inserito Denis Verdini pronto ad accorrere in aiuto del premier Renzi. Le sue truppe hanno già mostrato la loro efficienza durante la votazione della riforma del Senato. E anche la legge di stabilità è pronta a ricevere il loro sostegno. A patto che Palazzo Chigi accolga alcune loro richieste. Che in sintesi sono 4 e sono state riportate dal Corriere della Sera.
In cima alla lista c’è la richiesta di accelerazione sul progetto del Ponte sullo Stretto. Poi, al secondo punto, un supercondono edilizio che riguarda 75 mila costruzioni in Campania, altrimenti destinate a essere abbattute. Quindi, un nuovo intervento che rimetta più soldi nella sanità. E anche un provvedimento che riguarda la fiscalità di vantaggio nel Sud Italia.
Martedì una delegazione di Ala andrà in visita dal premier per esporgli pubblicamente il loro piano di azione. Che include anche Ncd. Verdini è pronto a lanciare un’Opa sulla creatura di Alfano. Come? Aspettando. L’ex plenipotenziario berlusconiano è convinto che alla fine si arrivi alla “scissione dell’atomo”, con l’ala settentrionale di Ncd pronta a ritornare con Berlusconi mentre l’ala meridionale sarebbe, nelle intenzioni di Verdini, fagocitata dalla stessa Ala. Ed è allora che nascerà il Renzi bis.


Scritto da: Andrea Turco
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