aaaaah ok, parliamo della ribellione contro i Targaryen, tutto mi torna allora bella storia
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«Riformista è uno che sa che a sbattere la testa contro il muro si rompe la testa, non il muro! Riformista...è uno che vuole cambiare il mondo per mezzo del buonsenso, senza tagliare teste a nessuno» [Baaria]
Amory Loarch si avvicinò strisciando di lato alla schiena di Eddard ma quando levò la spada contro di lui una freccia dagli impennaggi verdastri gli si conficcò nel collo, dove la cotta di maglia non arrivava a coprire. Si schiantò al suolo gorgogliando sangue dalla bocca, mentre i suoi soldati si scostavano da lui.
"Io nacqui a debellar tre mali estremi: / tirannide, sofismi, ipocrisia"
IL DISPUTATOR CORTESE
Possono tenersi il loro paradiso.
Quando morirò, andrò nella Terra di Mezzo.
Allora?
Vedendo crollare Lorch, i soldati dei Lannister si allontanarono incerti, ma la Montagna che Cammina invece si lanciò in avanti.
Ned fu costretto a indietreggiare e a difendere se stesso, approfittando dello spazio che si era creato tra lui e i suoi avversari nella grande stanza.
I soldati dei Lannister, che si erano ripresi nel frattempo vennero tenuti a bada da Rodrik e Reed, i quali sguainarono le spade e minacciarono di attaccarli se fossero intervenuti.
"Fermate questa follia, Clegane, è un ordine!" gridò Ned. Ma Gregor lo ignorò, ansando forte e risollevando contro di lui la spada, che era lunga quasi quanto Ghiaccio, che Ned stringeva per difendersi.
Clegane era diventato un animale selvatico a cui era stato negata un’uccisione e ora il suo bersaglio era chiaro. Ned se ne accorse con un brivido.
Gregor era molto più forte, ma in fin dei conti lui era comunque più veloce e più agile.
- Non posso combatterlo corpo a corpo, ma forse non ne avrò bisogno, si sta stancando.-
Ed infatti, dopo ogni mossa, Gregor sembrava più lento e aveva meno forza nei suoi colpi.
Si stava affaticando.
I precedenti combattimenti dovevano averlo esaurito.
Rimaneva pericolosso, comunque.
Lanciò un fendente selvaggio che quasi staccò la testa di Ned Stark, che schivò all'ultimo momento e replicò con un colpo di Ghiaccio, debole ma ben diretto che toccò la Montagna alla spalla destra.
Questo lasciò Gregor vulnerabile per una frazione di secondo, che Ned sfruttò per chiudere lo scontro.
Girò dietro di lui e colpì un punto vulnerabile nei pressi della spalla sinistra dell'avversario.
Il sangue cominciò a venire fuori dalla ferita, ma il gigante non sembrava nemmeno accorgersene.
Si girò di nuovo e Ned fintò e colpì nuovamente l'altra spalla, facendo sgorgare il sangue ancora una volta.
Questa volta Gregor se ne accorse.
Le ferite stavano minando la sua forza mentre lui stringeva ancora la sua spada.
“Adesso basta, Clegane. Arrendetevi!” esclamò Ned con convinzione.
Gregor urlò e caricò di nuovo, il suo attacco lento e facilmente evitabile.
Ned spiccò un breve salto e sbattè il manico della spada sull’elmo di Gregor.
Il colpo lo stordì, permettendo a Ned di colpire la parte posteriore scoperta del ginocchio sinistro della montagna.
Ghiaccio morse a fondo, tagliando ossa e carne.
Il gigante urlò di dolore e infine cadde a terra.
Non era più in grado di stare in piedi, alzò le mani in segno di resa mentre i suoi occhi guardavano Ned. "Cedo!" ringhiò furioso.
“Sii grato che io credo nella misericordia”, rispose Ned.
Rivolse la sua attenzione agli uomini di Gregor che erano assolutamente scioccati.
Non avevano probabilmente mai visto il loro capo sconfitto prima.
Rodrik e Reed si aprirono la strada attraverso, i soldati non li trattennero.
“Grazie, mio signore” piagnucolò la regina. La principessa Elia e sua figlia Rhaenys avevano entrambe le lacrime agli occhi, ma che erano anche pieni di gratitudine. Poco dopo Aegon gridò tra le braccia di sua madre.
Ned diede ciascuno un sorriso confortante e notò che qualcuno mancava. "Dov'è Viserys?"
"Non lo so. Il ragazzo è scomparso questa mattina», rispose Elia.
Poi la Regina gridò di dolore. Ned si inginocchiò e le tenne la mano. "Sta arrivando." sussurrò.
"Datemi delle coperte....Adesso!" gridò Ned.
Alcuni soldati si precipitarono fuori mentre gli altri aiutavano Ser Gregor.
Stark passò una mano sul ventre di Rhaella e sentì la familiare sensazione del caldo umido del sangue.
Rhaella era colpita da una emorragia, di sicuro grave.
Qualcosa non andava.
"Mia regina. State perdendo troppo sangue", le disse, con uno sguardo da cui traspariva la preoccupazione.
Lei ricambiò il suo sguardo, con lacrime di dolore.
Se avesse dato alla luce ora, molto probabilmente sarebbe morta.
"Posso chiedere chi siete?" chiese all'uomo impolverato e stanco che la aveva salvata.
“Lord Eddard Stark di Grande Inverno” rispose Ned.
"Per favore, lord Stark. Cerchi di aiutarmi come meglio può", implorò Rhaella.
Lui annuì e cercò di darle un sorriso rassicurante.
Rodrik si precipitò al suo fianco con diverse coperte. Ned le prese e si preparò. "Spinga mia signora!" gridò. Rhaella urlò di dolore mentre una piccola testa veniva fuori. Con un altro grido, il bambino era fuori per metà. Il terzo e ultimo grido fu sostituito dalle grida di una piccola bambina cullata tra le braccia di Ned Stark. "E’ una femmina" sussurrò.
Rhaella era completamente esausta e non riusciva nemmeno a sollevare le mani per tenere il suo neonato.
Ned delicatamente mise il bambino giù tra le braccia. La Regina cullò e zittì tranquillamente sua figlia. "Daenerys" sussurrò alla bambina.
Chiuse gli occhi e la sua testa crollò a terra, completamente priva di vita.
Ned era senza parole e per un attimo era immobile, tirò via delicatamente il bambino e si alzò in piedi.
"E’ bella", Elia disse a Ned che cullava Daenerys avanti e indietro tra le sue braccia.
“Sì, lo è”, concordò Ned.
"Io nacqui a debellar tre mali estremi: / tirannide, sofismi, ipocrisia"
IL DISPUTATOR CORTESE
Possono tenersi il loro paradiso.
Quando morirò, andrò nella Terra di Mezzo.
Un'ora dopo la tragedia della Regina.....la battaglia di Approdo del Re era stata vinta. La capitale era caduta, la Fortezza Rossa, in seguito all'ordine di Eddard di dare quartiere ai lealisti dei Targaryen aveva capitolato. I pochi soldati rimasti alla Casa del Dragone si erano ritirati in una piccola area vicino alla Fortezza, Guardati a vista da forti scorte delle truppe di Stark, dopo aver seccamente riufiutato di arrendersi ai Lannister.
La guerra era finita.
Rimanevano delle battaglie da combattere, forse.
I Tyrell stavano assediando Capo Tempesta, tenuta da Stannis Baratheon e i Martell combattevano a loro volta per i loro congiunti di casa Targaryen, i cui lealisti nel sud forse erano ancora capaci di raccogliersi per dare battaglia, ma non avevano più una figura attorno a cui unirsi, con Rhaegar morto.
Del resto Ned aveva salvato la sorella di Doran Martell e lui senza dubbio avrebbe mostrato la sua gratitudine interrompendo la sua lotta e i Tyrell avrebbero di sicuro fatto lo stesso una volta che la notizia di questa vittoria avesse raggiunto le loro orecchie.
Robert sarebbe divenuto presto il nuovo Re dei Sette Regni.
Per il momento Ned stava su un balcone che si affacciava sulla città di Approdo del Re.
In un giorno tutto era cambiato.
Re Aerys era morto e il dominio di Casa Targaryen, esercitato dai figli del Drago per tre secoli era finito, concluso.
Non c'era modo in cui i Targaryen potessero recuperare il Trono di Spade dopo questa disfatta clamorosa.
Ned aveva salvato le loro vite, ma le altre grandi case dei Regni non avrebbero mai consentito loro di salire di nuovo al potere.
Poteva sentire gli schiamazzi e gli applausi dei soldati all'interno della città, i loro cori di trionfo, segno evidente che la notizia della vittoria era giunta alle loro orecchie.
Poteva immaginare i soldati di ogni casa dalla parte vittoriosa far festa: Lannister, Stark, Arryn, Baratheon, tutti abbracci e congratulazioni a vicenda.
Vessilli e insegne, alleanze e amicizie non significavano ormai più nulla al momento.
In attesa della prossima guerra....
Se fosse scoppiata.
Ma l'arrivo di Robert avrebbe posto fine allo scontro, sicuramente, prima che potesse esplodere dalle tensioni ancora sepolte dalla vittoria comune.
Ned poteva anche sentire il rumore di passi dietro di lui.
Guardò per vedere il suo vecchio amico e mentore Jon Arryn muoversi al suo fianco.
"Vorrei che Robert fosse qui. Questa è la sua vittoria," sospirò Ned.
Robert Baratheon era stato ferito nel duello con Rhaegar Targaryen e aveva lasciato le sue forze sotto il comando di Ned.
- Ammazza quel bastardo di Aerys e poi metti ordine come sai fare tu -
Era stato il suo comando....
"Io nacqui a debellar tre mali estremi: / tirannide, sofismi, ipocrisia"
IL DISPUTATOR CORTESE
Possono tenersi il loro paradiso.
Quando morirò, andrò nella Terra di Mezzo.