Risultati da 1 a 9 di 9
  1. #1
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    Predefinito Poste Italiane..fregatura in arrivo: occhio!

    Il vero capo del governo Pier Carlo Padoàn – Matteo Renzi è solo un fantaccino adibito a confondere le idee agli italiani – ha deciso che questo è il momento migliore per privatizzare le poste italiane: un vero delitto. Come risulta ai più accorti e ai maggiormente informati, il vero capo del governo, il presidente del Consiglio, è il ministro dell'economia,
    l'altro, Matteo Renzi, non è che un fantaccino, uno scudiero messo lì, dai potentati, per tranquillizzare gli italiani, dire loro che va tutto bene, e a farlo con i metodi della televisione di vent'anni fa che era usa dipingere tutto in rosa, e Matteo Renzi è figlio di quella televisione.
    Pier Carlo Padoàn e non Pàdoan ma Padoàn, come insegnano altri cognomi simili, Trevisàn, Furlàn e non Fùrlan, non sappiamo perché abbia cambiato il suo accento tonico, forse per risultare più attraente, più digeribile; lo sappiamo invece grande privatizzatore, estremo difensore degli interessi forti, dei grandi interessi delle banche. L'operazione che sta facendo in questi giorni infatti lo dimostra e prende le mosse dalla scusa di voler diminuire il debito pubblico.
    Sto parlando della privatizzazione delle Poste italiane dopo una forsennata campagna pubblicitaria, volta a dimostrare, a convincere tutti i cittadini italiani, che si tratta di un buon affare per la nazione, quando invece è una rovina, una delle tante rovine.
    Già le Poste avevano ricevuto un duro colpo quando amministratore delegato era Corrado Passera: erano schizzate le tariffe alle stelle, i servizi erano scesi paurosamente in basso - e lo sono tutt'ora - aveva eliminato la spedizione delle stampe, e applicato, stabilito, delle tariffe talmente indecenti da costringere la maggior parte di giornali periodici a non spedire più e quindi a chiudere mettendo in grave difficoltà il mondo dei poligrafici che si vedeva privato di una massa di clienti che non potevano più materialmente spedire.
    Passera, non riuscì neppure ad eliminare la tassa sui conti correnti che oggi ha raggiunto il livello di un euro e cinquanta per ciascun conto, una tassa che non ci è mai stato spiegato che motivo, che origine avesse.
    Padoàn, insieme all'attuale amministratore delegato delle Poste che si chiama Francesco Caio, stanno vendendo il 40 per cento del pacchetto azionario di Poste italiane, un altro bene se ne va e lo scempio continua.
    Ci domandiamo a questo punto, le associazioni dei consumatori, se ritengono ancora di avere uno scopo, una funzione, perché non dimostrano di saperla esercitare?

  2. #2
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    Predefinito Re: Poste Italiane..fregatura in arrivo: occhio!

    È par­tita lunedì la pri­va­tiz­za­zione di Poste Ita­liane, che verrà rea­liz­zata con la col­lo­ca­zione sul mer­cato di azioni della società cor­ri­spon­denti a poco meno del 40% del capi­tale sociale. L’obiettivo dichia­rato dal governo è l’incasso di circa 4 miliardi da desti­nare alla ridu­zione del debito pub­blico. Già da que­sta pre­messa emerge il carat­tere ideo­lo­gico dell’operazione: l’incasso di 4 miliardi di euro com­por­terà, infatti, un dra­stico calo del nostro debito pub­blico dall’attuale ver­ti­gi­nosa cifra di 2.199 miliardi (dati Ban­ki­ta­lia) alla cifra di 2.195 miliardi (!). Senza con­tare il fatto di come l’attuale utile annuale di Poste Ita­liane, 1 miliardo di euro, andrà cal­co­lato, come entrate per lo Stato, in 600 milioni di euro/anno a par­tire dal 2016.
    Si tratta di un evi­dente rove­scia­mento ideo­lo­gico della realtà: non è infatti la pri­va­tiz­za­zione di Poste Ita­liane ad essere neces­sa­ria per la ridu­zione del debito pub­blico, quanto è invece la nar­ra­zione shock del debito pub­blico ad essere la pre­messa per poter pri­va­tiz­zare Poste Italiane.
    Occorre poi aggiun­gere come anche il prezzo di ven­dita del 40% di Poste Ita­liane sia stato ipo­tiz­zato al mas­simo ribasso, pre­fi­gu­rando, ancora una volta, la sven­dita di un patri­mo­nio col­let­tivo. Infatti, men­tre Banca Imi, filiale di Intesa San­paolo, attri­buiva, non più tardi di una set­ti­mana fa, un valore a Poste Ita­liane com­preso fra gli 8,95 e gli 11,42 miliardi di euro, e men­tre Gold­man Sachs par­lava di una cifra com­presa i 7,9 e i 10,5 miliardi, ai bloc­chi di par­tenza della ven­dita delle azioni la società risulta valo­riz­zata fra i 7,8 e i 9, 79 miliardi.
    A que­sto, vanno aggiunti tutti i fat­tori di rischio insiti nell’operazione, legati al fatto che men­tre si decide di pri­va­tiz­zare un ser­vi­zio pub­blico uni­ver­sale, con­se­gnan­dolo di fatto alle leggi del mer­cato, se ne raf­forza al con­tempo, per ren­dere più appe­ti­bile l’offerta, il carat­tere mono­po­li­stico nel campo dei ser­vizi oggi offerti, per i quali non v’è invece alcuna cer­tezza rispetto al domani: par­liamo dell’accordo vigente con Cassa depo­siti e pre­stiti per la gestione del rispar­mio postale (1,6 miliardi di com­mis­sione), così come dei cre­diti van­tati da Poste nei con­fronti della pub­blica ammi­ni­stra­zione (2,8 miliardi). Senza con­tare come la società abbia in pan­cia stru­menti di finanza deri­vata, il cui fair value, al 30 giu­gno 2015, risulta nega­tivo per 976 milioni.
    Ma aldilà di que­ste con­si­de­ra­zioni eco­no­mi­ci­sti­che, è a tutti evi­dente come, con il col­lo­ca­mento in Borsa del 40% di Poste Ita­liane, muti defi­ni­ti­va­mente la natura di un ser­vi­zio, la cui uni­ver­sa­lità era sinora garan­tita dal suo con­te­sto di garan­zia pub­blica, che per­met­teva, attra­verso i ricavi rea­liz­zati dagli uffici postali delle grandi aree den­sa­mente urba­niz­zate, di poter man­te­nere l’apertura di uffici, spesso con fun­zioni di pre­si­dio sociale ter­ri­to­riale, in tutto il ter­ri­to­rio ita­liano, a par­tire dai pic­coli paesi. E’ evi­dente come la pri­va­tiz­za­zione in atto inci­derà soprat­tutto su que­sto dato: per i divi­dendi in Borsa diverrà asso­lu­ta­mente neces­sa­rio il taglio dei rami eco­no­mi­ca­mente sec­chi, ovvero la dra­stica ridu­zione degli spor­telli nelle aree poco popolate.
    E, infatti, il piano indu­striale già pre­vede — ma sarà solo l’assaggio — la diver­si­fi­ca­zione dei modelli di reca­pito, che da otto­bre 2015 rimarrà quo­ti­diano per nove città defi­nite ad «alta den­sità postale»,52 men­tre diverrà a giorni alterni per 5.267 comuni. Quasi tau­to­lo­gico sot­to­li­neare l’impatto sul mondo del lavoro, che vedrà una dra­stica ridu­zione — si parla nel tempo di 12–15.000 posti in meno — oltre al sovrac­ca­rico di ritmi per quelli che avranno la for­tuna di essere sfug­giti alla man­naia.
    Di fatto, con la pri­va­tiz­za­zione di Poste Ita­liane si cerca di ren­dere espli­citi pro­cessi che già con la pre­ce­dente tra­sfor­ma­zione in SpA erano rima­sti sotto trac­cia: un’attenzione sem­pre più resi­duale al ser­vi­zio di reca­pito postale (anche per motivi legati all’innovazione tec­no­lo­gica) e un accento sem­pre più mar­cato sul ruolo finan­zia­rio di Poste Ita­liane, che, oggi, gra­zie alla capil­la­rità dei suoi pre­sidi ter­ri­to­riali (13.000 spor­telli), costruiti negli anni con i soldi della col­let­ti­vità, può tran­quil­la­mente lan­ciarsi in Borsa sfrut­tando la fide­liz­za­zione dei cit­ta­dini accu­mu­lata in decenni di ruolo pub­blico, per met­terla a valore in pro­dotti assi­cu­ra­tivi, finan­ziari e in sem­pre più spre­giu­di­cate spe­cu­la­zioni di mer­cato. Stu­pi­sce, ma fino a un certo punto, la totale con­di­scen­denza dei prin­ci­pali sin­da­cati. E non vale la foglia di fico dell’azionariato popo­lare, che in realtà rende la truffa ancor più com­piuta: con le azioni per i dipen­denti e gli utenti si fa un ulte­riore favore ai grandi inve­sti­tori, che potranno con­trol­lare la società senza nep­pure fare lo sforzo di met­tere soldi per acquistarla.

  3. #3
    Socialista Democratico
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    Predefinito Re: Poste Italiane..fregatura in arrivo: occhio!

    Invece di privatizzare quelle partecipate e municipalizzate eternamente in rosso e/o inutili si privatizzano quelle poche aziende pubbliche che ancora danno utili...pazzesco!

  4. #4
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    Predefinito Re: Poste Italiane..fregatura in arrivo: occhio!

    Utile annuale delle Poste pari a 1 miliardo e la vendono per ridurre il debito pubblico a 2.195 miliardi, inoltre con rischio di licenziamenti di personale e dimuzione del servizio in oltre 5.000 comuni.

    Poi se uno lo chiama BIMBO MINKIA mi sa che ha solo ragione.

  5. #5
    AUT CONSILIO AUT ENSE
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    Predefinito Re: Poste Italiane..fregatura in arrivo: occhio!

    Padoan è come Monti o peggio.
    "Io nacqui a debellar tre mali estremi: / tirannide, sofismi, ipocrisia"


    IL DISPUTATOR CORTESE

    Possono tenersi il loro paradiso.
    Quando morirò, andrò nella Terra di Mezzo.

  6. #6
    Sospeso/a
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    Predefinito Re: Poste Italiane..fregatura in arrivo: occhio!

    Citazione Originariamente Scritto da occidentale Visualizza Messaggio
    Padoan è come Monti o peggio.
    So tutti monnezza, allo stesso livello, quando uno fa schifo, fa schifo e basta, non c'è una classifica.

  7. #7
    Pro Feudalia Iura Factio
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    Predefinito Re: Poste Italiane..fregatura in arrivo: occhio!

    Citazione Originariamente Scritto da Ex Gidue Visualizza Messaggio
    Utile annuale delle Poste pari a 1 miliardo e la vendono per ridurre il debito pubblico a 2.195 miliardi, inoltre con rischio di licenziamenti di personale e dimuzione del servizio in oltre 5.000 comuni.

    Poi se uno lo chiama BIMBO MINKIA mi sa che ha solo ragione.

    Voglio proprio vedere cosa si inventeranno quando finiranno di svendere gli ultimi scampoli di gioielleria.

    Il prossimo assalto alla diligenza delle sanguisughe al governo sarà sicuramente la CDP. Tutto quel risparmio postale, tutti quei libretti di deposito intestati a famiglie e anziali. Fan troppo gola ...

  8. #8
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    Predefinito Re: Poste Italiane..fregatura in arrivo: occhio!

    Citazione Originariamente Scritto da Alla Pugna Visualizza Messaggio
    Voglio proprio vedere cosa si inventeranno quando finiranno di svendere gli ultimi scampoli di gioielleria.

    Il prossimo assalto alla diligenza delle sanguisughe al governo sarà sicuramente la CDP. Tutto quel risparmio postale, tutti quei libretti di deposito intestati a famiglie e anziali. Fan troppo gola ...





    .......presto venderanno anche il vostro culo che gli avete dato col vostro voto....italioti e piddioti...!!!!!

  9. #9
    Sagittarius A
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    Predefinito Re: Poste Italiane..fregatura in arrivo: occhio!

    Citazione Originariamente Scritto da occidentale Visualizza Messaggio
    Padoan è come Monti o peggio.
    Sono la stessa cricca alla fine e producono gli stessi disastri: Padoan, Padoa Schioppa, Monti ...

    Un tempo si sarebbe usato per qualcuno di loro anche il termine "traditore".

    Nel caso delle Poste secondo me si profila una bella mangiatoia, avranno messo gli occhi sui risparmi delle vecchiette ...

 

 

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