La giudice di Palermo compra una laurea al figlio

[yure22]

La giudice di Palermo compra una laurea al figlio


Il figlio del giudice antimafia sapeva che la sua laurea era una farsa «e non è giusto, perché gli altri sgobbano per prenderla e lui invece non ha faticato», diceva il 14 luglio al telefono la madre, Silvana Saguto. Perché Emanuele Caramma, detto Elio, non sapeva nemmeno il titolo del proprio elaborato ed ebbe difficoltà a riferirlo al professore che, secondo la Procura di Caltanissetta, gli aveva scritto tutto, Carmelo Provenzano. «L’ho copiato dal foglio che tu hai consegnato – disse il laureando al docente –. “I beni sottoposti ad amministrazione giudiziaria: bilanciamento fra tutela del mercato e garanzia della legalità”».
Il figlio del giudice antimafia sapeva che la sua laurea era una farsa «e non è giusto, perché gli altri sgobbano per prenderla e lui invece non ha faticato», diceva il 14 luglio al telefono la madre, Silvana Saguto. Perché Emanuele Caramma, detto Elio, non sapeva nemmeno il titolo del proprio elaborato ed ebbe difficoltà a riferirlo al professore che, secondo la Procura di Caltanissetta, gli aveva scritto tutto, Carmelo Provenzano. «L’ho copiato dal foglio che tu hai consegnato – disse il laureando al docente –. “I beni sottoposti ad amministrazione giudiziaria: bilanciamento fra tutela del mercato e garanzia della legalità”».

Le agevolazioni


A pensarci bene, oggi che la sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo, fino al mese scorso presieduta proprio dalla Saguto, costretta a dimettersi per via di uno scandalo che non ha eguali, in Sicilia, quel titolo appare beffardo: perché Provenzano era stato nominato amministratore giudiziario “di fatto” proprio dalla Saguto e si era dato da fare non poco per agevolare Elio Caramma, di mestiere chef e però laureato in Economia all’Università Kore di Enna. E agli atti dell’indagine condotta dalla Finanza, oltre alle prove che Provenzano aveva scritto la tesi, ci sono intercettazioni in cui si fa riferimento agli otto punti generosamente conferiti dalla commissione, sebbene il ragazzo si fosse “inceppato più volte” durante la discussione. E proprio il giorno dopo la proclamazione, uno dei membri della commissione, che lavorava a un’amministrazione giudiziaria, ricevette con un bonifico duemila euro, mentre un altro prof, che aveva fatto allusioni a queste “parcelle”, era oggetto del risentimento dello studente svogliato: «Forse a lui non diamo niente». Che cosa doveva essere dato, al professore?
Il rancore del figlio era condiviso dalla madre, pronta a prendersela con i figli di Paolo Borsellino: «Manfredi che si commuove… - diceva la Saguto ma che minchia ti commuovi a 43 anni, per un padre che ti è morto 23 anni fa? Che figure fai?». E il riferimento era all’abbraccio tra Borsellino e il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: «Le palle ci vogliono - diceva ancora la presidente - ma vaffanculo. Perché è uno squilibrato, Manfredi… lo è stato sempre, lo era pure quand’era piccolo… sua sorella è cretina precisa».
«Siamo senza parole, è solo cattiveria«, commentano i figli del giudice ucciso da Cosa nostra. «Frasi estrapolate dal contesto, nella stessa conversazione elogiavo Paolo», replica la Saguto. E sempre dal contesto viene fuori che la Saguto fece una festa a Villa Pajno, residenza privata istituzionale del prefetto di Palermo, Francesca Cannizzo. A che titolo?

[yure22]

Uffaaaaaaaaaaa, che c'é di male? Se avesse regalato un trenino elettrico avrebbe dovuto contattare prima il ministrro dei trasporti?

[yure22]

Meraviglia il disinteresse per la notizia.
Ricordo lo scalpore di quando un cewrto "trota" andò a tira na per laurearsi.
Due pesi, due misure? Scommetto che la giudice non era in forza a forzaitalia.

[Seyen]

Meraviglia il disinteresse per la notizia.
Ricordo lo scalpore di quando un cewrto "trota" andò a tira na per laurearsi.
Due pesi, due misure? Scommetto che la giudice non era in forza a forzaitalia.

Uno è un politico l'altro è un magistrato. Entrambi molto gravi come situazioni, ma è ovvio che la notizia di un politico nazionale, che si era sempre professato duro e contro i "meridionalismi", che alla fine fa anche peggio, è più "succosa". Dimmi te chi conosceva quel giudice prima di oggi? Forse gli addetti ai lavori di zona. Quindi ti sei risposto da solo del perchè di tanto disinteresse.

Stante questo è una cosa GRAVISSIMA, e spero che vengano prese le adeguate misure penali e disciplinari.

[22gradi]

basterebbe licenziare chi sbaglia e tanti problemi dello Stato finirebbero.

[massena]

io non ho capito bene l'articolo.
in particolare si mischiano due cosa: la laurea "truccata" e la condotta ignobile della madre.
qualcuno mi spiega bene la faccenda della laurea? non si capisce bene il reato e la sua separazione da altre cose come eventuali mazzette alla commissione (?).
il tutto per una miserabile laurea che non serve a nulla. per uno che fa un lavoro "fico" come lo chef (una volta si chiamavano cuochi).

[yure22]

Uno è un politico l'altro è un magistrato. Entrambi molto gravi come situazioni, ma è ovvio che la notizia di un politico nazionale, che si era sempre professato duro e contro i "meridionalismi", che alla fine fa anche peggio, è più "succosa". Dimmi te chi conosceva quel giudice prima di oggi? Forse gli addetti ai lavori di zona. Quindi ti sei risposto da solo del perchè di tanto disinteresse.

Stante questo è una cosa GRAVISSIMA, e spero che vengano prese le adeguate misure penali e disciplinari.

Secondo te ha più potere un politico oppure un magistrato, specie se sinistro?

[yure22]

io non ho capito bene l'articolo.
in particolare si mischiano due cosa: la laurea "truccata" e la condotta ignobile della madre.
qualcuno mi spiega bene la faccenda della laurea? non si capisce bene il reato e la sua separazione da altre cose come eventuali mazzette alla commissione (?).
il tutto per una miserabile laurea che non serve a nulla. per uno che fa un lavoro "fico" come lo chef (una volta si chiamavano cuochi).

Il pezzo di carta non serve? Una volta i sinistri ottennero le 150 ore per diplomarsi, io ci persi 5 anni a tempo pieno.
Col pezzo di carta e la raccomandazione giusta si faceva carriera, scavalcando la massa dei coglioni come il sottoscritto che studiò 5 anni invece di darsi al sin dacato.

[baldo]

L'articolo è incomprensibile, non si capisce nulla.

Qua è spiegato un po' meglio:

Giudice antimafia Saguto: laurea del figlio scritta dal prof che lei ha raccomandato al Cara di Mineo - Il Fatto Quotidiano

Da quello che ho capito, in sintesi:

Elio Caramma è figlio di Elena Sagunto, magistrato ed ex presidente della sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo.
Qualche mese fa si è laureato in Economia ma, secondo gli inquirenti, la sua tesi di laurea è stata scritta interamente da un professore universitario, tale Carmelo Provenzano, che era molto vicino alla madre di lui.
Le accuse vengono da un'intercettazione telefonica fra i due, in cui Provenzano parla di queste cose e la ringrazia anche di averlo segnalato come potenziale commissario di un centro richiedenti asilo.

[Seyen]

Secondo te ha più potere un politico oppure un magistrato, specie se sinistro?

Potere? Sicuramente un politico. Un magistrato (sinistro...ma porca puttana ma che cazzo di espressione è!!!) ha una competenza LIMITATA ai procedimenti ai quali viene assegnato. LUI non sceglie, e non può farlo, il procedimento per il quale viene chiamato od a portare avanti l'azione giudiziaria o a giudicare. Quindi che potere ha? Quello di DOVER seguire le regole che la POLITICA ha scelto (il CP, il CPP sono emanazione del governo, non dell'autorità giudiziaria) e doverle applicare, anche spesso CONTRO i propri principi morali. E' questo il problema, il PM, ed ancora di più il giudice, hanno POCHISSIMA possibilità di scelta basata sul suo convincimento, ma sono chiusi in RIGIDE, quanto garantiste, procedure penali.
Mi sembra, caro Yure22, che tu parli tanto di giustizia ma non ti sei mai preso la briga una volta di leggere il CPP ed il CP (e capirlo magari...) tanto per comprendere di cosa tu stia parlando.

il Politico invece ha un potere IMMENSO nel suo campo, con tutta una serie di vantaggi, anche in campo giudiziario, che lo rendono uno dei soggetti più pericolosi se di questo potere ne fa uso illecito.