Anche oggi, di nuovo e ciclicamente, riecco le notizie su quanto l'immigrazione in Italia sarebbe produttiva. Che dicono questi nuovi dati? Che gli immigrati occupati producono il l'8,6% del Pil nazionale ( Il dato è tratto | Immigrazione, una risorsa che vale l?8,6% del Pil e ?paga? l?assegno a 620mila pensionati ). Questo dato viene stiracchiato in lungo e in largo, cercando di dare l'impressione che sia qualcosa di notevole.
Ma proviamo a controllare meglio qualcuno di questi dati:
- Complessivamente, gli immigrati regolari residenti sono circa 5 milioni, quindi poco oltre l'8% della popolazione nazionale
- Gli immigrati che lavorano sono circa 2,3 milioni. Significa che poco meno della metà lavora, producendo il citato 8,6%
- Confrontiamo con gli italiani: gli italiani sono circa 55 milioni (60 la popolazione complessiva con gli stranieri), ossia il rimanente 91% e passa
- Gli occupati in Italia sono 22,5 milioni ( dati ISTAT ). Ossia, tolti gli stranieri, una ventina di milioni. Significa che poco più di un terzo degli italiani lavora, producendo il rimanente 91% e passa di PIL
- Da questi dati se ne ricava che gli stranieri producono, per il PIL, all'incirca in proporzione alla propria presenza sul territorio italiano. Anche gli italiani producono in proporzione alla propria popolazione, ma gli occupati, in questo caso, sono percentualmente di meno (uno su tre contro uno su due)
Ciò significa che gli italiani (quelli veri) producono maggiore ricchezza, anche in proporzione.
C'è però un altro dato da considerare: i versamenti Irpef degli stranieri, nel 2014, sono stati circa 6,8 miliardi. Però, nel 2015, la spesa per tutta la macchina immigrazionista-genocida sarà all'incirca di oltre 3 miliardi, ossia poco meno della metà di quanto versato dagli stranieri occupati. ( Migranti, Padoan vuota il sacco: nel 2015 ci costano 3,3 miliardi - IlGiornale.it )
Un gran bel risultato (e senza considerare altre questioni, come quella dell'ordine pubblico, della frammentazione socio-culturale, della maggiore propensione di alcune etnie alla delinquenza, ecc., ecc.)! Nell'articolo citato del Sole24Ore si ripete, nuovamente, che l'immigrazione andrebbe valorizzata e, qualche riga prima, si ricorda che gli immigrati, per la gran parte, non hanno ancora diritto a percepire la pensione. Sta tutta lì la loro utilità: nel fatto che non gli si debba ancora pagare la pensione. Ma quando questo dovesse avvenire? Che facciamo? Importiamo masse sempre crescenti di nuovi stranieri giovani per continuare questo ridicolo schema Ponzi, con crescita infinita della popolazione?
Per il resto, potete continuare anche con la discussione avviata settimane fa:
https://forum.termometropolitico.it/...ono-altro.html